mercoledì 26 settembre 2012

pc 26 settembre - Ilva, si allarga la protesta occupati anche altri camini

TARANTO - Si allarga la protesta all'Ilva, dopo la notte passasta sulla passerella dell'altoforno cinque, altri operai stanno salendo sul camino più alto dello stabilimento siderurgico. Si annuncia una giornata ad alta tensione a Taranto, con presidi dei dipendenti che potrebbero allargarsi alla città in attesa della decisione del gip sulla sorte dello stabilimento. In particolare, sono una ventina i dipendenti dell'area a caldo che sono saliti su due torri dello stabilimento, secondo quanto si apprende da fonti sindacali. Ieri pomeriggio erano saliti i primi dieci operai sulla torre del nastro trasportatore dell'altoforno 5 mentre da questa mattina altri nove lavoratori sono saliti questa mattina per protesta sulla passerella in cima al camino E312 dell'area agglomerato, a circa 70 metri d'altezza. Gli operai hanno issato tre striscioni con le scritte 'la nostra salute è la vostra salute', 'Noi strumentalizzati da salute e lavoro, voi da chi?' e 'Noi per ambiente salute e lavoro'.

"La notte l'abbiamo passata a cento metri di altezza, ci auguriamo che tutto vada bene. E'
stata una cosa spontanea nata ieri per esprimere la nostra opinione. Vogliamo che si trovi un punto d'incontro tra la Procura e l'azienda". Così ha detto uno degli operai dell'Ilva che protestano a Taranto sull'altoforno. "La nostra è una protesta pacifica, non stiamo arrecando danno a nessuno. Ci auguriamo che si trovi una soluzione, che gli impianti siano resi ecocompatibili, altrimenti siamo pronti a partire per Roma.

Centinaia di lavoratori dell'Ilva si stanno radunando nei pressi della direzione dello stabilimento, nella parte interna, in attesa di conoscere le decisioni del gip sulla richiesta dell'azienda di continuare la produzione. E' in corso una riunione tra i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm. Un'altra cinquantina di operai sosta all'esterno della direzione. I custodi giudiziari, a quanto si è appreso, hanno sollecitato le operazioni di spegnimento degli Altiforni 1 e 5.

La tensione aumenta anche per la ridda di ipotesi sul destino dell'acciaieria. Oggi è attesa la decisione del gip Todisco sulla richiesta avanzata dall'azienda di consentire la produzione al minimo durante le operazioni di bonifica. Intanto i custodi giudiziali avrebbero comunicato all'azienda l'intenzione di avviare lo spegnimento dell'altoforno 5 (lo stesso dove è in atto la protesta) e delle batterie 5 e 6. Lo si apprende da fonti sindacali che annunciano per le 11 di oggi un incontro con il responsabile delle relazioni industriali dell'Ilva
.




comunicato

lo slai cobas per il sindacato di classe Ilva taranto invita gli operai a una propria manifestazione per giovedì 27 settembre alle 15 e alle 16 alla port.a a 
noi siamo per una mobilitazione unitaria e di massa
non per difendere Riva e il piano aziendale, ma contro Riva e il governo che non mettono i soldi necessari per il risanamento della fabbrica e della città
non per chiudere la fabbrica ma per tenerla aperta con una vera messa a norma
noi partecipiano a tutte le iniziativa di lotta in fabbrica che abbiano questi obiettivi e lavoriamo da parte nostra a uno sciopero generale autorganizzato ilva e indotto per il 19 ottobre

slai cobas per il sindacato di classe ilva indotto
cobasta@libero.it
347-1102638
26-9-2012


Nessun commento:

Posta un commento