sabato 1 settembre 2012

pc 1 Settembre- OPERAI GESIP IN MOBILITAZIONE A PALERMO


Il sindaco Orlando ha ricevuto un netto diniego dal governo tecnico-dittatoriale Monti-Napolitano per il finanziamento di 5 milioni di euro che avrebbe permesso di prorogare il servizio fornito dagli operai Gesip indispensabili in molti settori (trasporto disabili, pulizia dei cimiteri e scuole, manutenzione di strade e giardini, supporto al canile ecc.).
Tecnicamente da oggi i 1800 operai sono in "astensione forzata dal lavoro" ovvero quasi disoccupati, ciò rappresenta una vera e propria bomba sociale prossima ad esplodere.
 Già da ieri sera e fino a notte inoltrata gli operai sono scesi in un corteo spontaneo e combattivo per le vie del centro. Intanto i sindacati, dai confederali agli autonomi a quelli di base, fanno sapere con una sola voce che andranno a Roma "vestiti a lutto e senza bandiere".

Se queste sono le premesse siamo sicuri che i sindacati che assumono questa linea non porteranno nulla di buono, abbiamo già assistito ai "lutti" degli operai di Termini Imerese che dopo "l'estrema unzione" data da sindacati confederali e governo adesso sono morti e sepolti!
La risposta invece deve essere combattiva e di lotta a oltranza contro Giunta Comunale incapace e governo!
Chi lotta coerentemente allora dovrebbe metterci la faccia e quindi le bandiere, se non lo si fa e un altro paio di maniche ma si prendono in giro i lavoratori. Il sindaco Orlando, quello che "lo sa fare", a questo diniego di finanziamento da parte del governo ha reagito "minacciando" le proprie dimissioni per poi fare subito marcia indietro.

Il Circolo di Palermo di proletari comunisti, durante la campagna di boicottaggio elettorale attivo aveva anticipato che chiunque fosse stato eletto, di conseguenza durante il ballottaggio abbiamo fatto lo stesso discorso sia per Ferrandelli che per Orlando, avrebbe attuato il programma di Monti e nessuno avrebbe rappresentato un'alternativa per lavoratori e masse popolari. Senza i soldi del governo questa classe politica in generale e in particolare idv e rifondazione comunista, è incapace di risolvere i problemi delle masse popolari, al massimo elemosinando i soldi dal governo centrale può perpetuare lo stato di abbrutimento assistenziale alla stregua di una concezione di reddito garantito che non guarda alla risoluzione del problema in senso definitivo: il lavoro stabile come premessa per i lavoratori ad una vita dignitosa.

Invitiamo i lavoratori della Gesip a impugnare la loro lotta abbandonando i sindacati venduti e autorganizzandosi dal basso, è inoltre necessario un'autonomia politica dei lavoratori che senza il "proprio" partito non possono avere, iniziamo col respingere qualsiasi tipo di strumentalizzazione elettorale: per i proletari non esistono governi e giunte amiche, alle prossime regionali bisogna disertare le urne e organizzarsi con la lotta!

Evma

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