domenica 12 agosto 2012

pc 12 agosto - Ilva Taranto: Lo SlaiCOBAS per il sindacato di classe sulle ultime decisioni del GIP


Lo Slai cobas per il sindacato di classe ILVA già nel suo comunicato dopo la sentenza del riesame aveva messo in guardia circa gli effettivi contenuti di essa e soprattutto il tipo di interpretazione che ne sarebbe stata data dall'azienda e per valutarne la sua reale portata negli effetti sulla continuità lavorativa in fabbrica, dato che la posizione dello Slai cobas è netta e chiara su questo, sintetizzata da “operai in fabbrica padroni in galera” e dalla linea che afferma con chiarezza che questa fabbrica si risana solo con la lotta operaia e che col risanamento in fabbrica grazie alla lotta degli operai è possibile sviluppare la battaglia unitaria e popolare per affrontare e combattere i gravi effetti che la politica dei padroni, pubblici prima e con Riva dopo, hanno prodotto sulla vita e la salute della popolazione di Taranto, in particolare di quella dei quartieri contigui alla grande fabbrica.
In questo senso la sentenza del riesame – di cui però continuiamo ad aspettare le motivazioni - che pone l'obiettivo del risanamento e non della chiusura permette agli operai di aprire lo scontro con padron Riva e la sua attuale direzione, Bruno Ferrante, che certamente anche dalle prime dichiarazioni interpreta il riesame come una sostanziale continuità dell'esistente e all'interno delle decisioni minime e blande già prese al Tavolo regionale, del decreto governativo e degli impegni, anche finanziari, inadeguati già dichiarati e riconfermati con una certa enfasi da Ferrante.
Per chiarezza noi consideriamo tutto questo assolutamente insufficiente e per questo abbiamo già parlato nel precedente comunicato di alzare il tiro della lotta operaia contro padron Riva da un lato e governo /Istituzioni dall'altro, criticando e liberandosi delle posizioni aziendaliste e di quelle conciliative dei tre sindacati confederali.
Questa è l'unica strada per cambiare le cose e fronteggiare la situazione, e si può tradurre in fatti con un sindacato di classe e di massa nelle mani degli operai, che all'Ilva si chiama Slai cobas.
Ogni altra strada è illusoria e perdente per gli operai e per la città.

Perchè il giudice Todisco non ha aspettato le motivazioni del riesame per riproporre la sua ordinanza? Dato che in via normale neanche la giudice Todisco dovrebbe già conoscere i contenuti del dispositivo. Siamo di fronte ad un dissenso, ad una guerra tra magistrati? Tutte questioni legittime in cui però non vogliamo neanche entrare dentro, ma sicuramente vanno chiarite, perchè tutto questo non si può fare sulla testa degli operai.
Per questo lo Slai cobas per il sindacato di classe è per la mobilitazione degli operai ma sulle posizioni che esso esprime. Per cui non aderiamo sin da ora a mobilitazioni organizzate dall'azienda – tipo quella del 30 marzo – né a scioperi che non abbiano l'azienda come controparte.

Chiediamo agli operai di darci forza e organizzazione per procedere lungo la strada che indichiamo, e saremo comunque in ogni mobilitazione di massa degli operai per sostenere le ragioni di classe e permettere agli operai di difendere diritti e lavoro, salute e sicurezza, insieme a tutti coloro che giustamente si stanno mobilitando in città.

12.8.12

SLAI COBAS per il sindacato di classe - ILVA

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