venerdì 10 agosto 2012

pc 10 agosto - si prepara la contestazione alla cantante sionista Noa


L'assessore alla cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, ha invitato la cantante israeliana Noa a Women for Expo.
Noa è una razzista sostenitrice di tutte le guerre israeliane compresa l'operazione Piombo Fuso contro Gaza (27 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009).

email di Stefano Boeri
assessore.boeri@comune.milano.it

Il suo invito a Noa per Women for expo è una infamia.
Noa è una razzista al servizio del governo israeliano.

RADUNO SABATO 11 AGOSTO ALLE 20 a LARGO CAIROLI (METRO CAIROLI)
Il concerto è a entrata libera alle ore 21.30 al castello sforsesco.
ANDIAMO TUTTI AD APPLAUDIRE ENTUSIASTICAMENTE NOA!!!!

ISM-Italia



Il rovescio di Noa
Milano da capitale morale a  capitale ipersionista di Italia.
2011
Pisapia e company hanno permesso l’occupazione israeliana di piazza del Duomo a Milano.
Strette di mano con un criminale di guerra come Benjamin Netanyahu.
Presenti Noa, Grossman e così via.
dossier ism italia 2008 02 la fabbrica del falso il caso israeliano la militarizzazione della cultura edizione 2
2012 torna Noa
L’assessore alla cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, invita Noa a Women for Expo.
Sabato 11 agosto 2012 alle ore 21.30 al Castello sforzesco – ingresso gratuito.
Scrivere una email di protesta a:
assessore.boeri@comune.milano.it

Tournée 2012 Il caso Noa come la fabbrica del falso israeliana trasforma una ignobile razzista in una infame pacifista

Premessa
L’ultimo tour di Noa in Italia, anche nella patria dei santi
Dichiarazioni di una pacifista a La Stampa il 23 luglio 2006
Una lettera di Noa ai palestinesi di Gaza durante l’operazione “Piombo Fuso”, 2008-2009
La risposta del regista Udi Aloni alla lettera di Noa
L’uso di scudi umani palestinesi da parte dell’esercito israeliano
Una macabra “pacifista di sinistra” al servizio del governo israeliano
Noa 2006
«Hezbollah è uguale al nazismo, lo scriva. Bisogna cacciarli e liberare il Libano come la Germania mezzo secolo fa». … «Difendevo il dialogo con Arafat, sostengo Abu Mazen, mi batto da gennaio perché ci si confronti anche con gli estremisti di Hamas, eletti dai palestinesi».
Noa 2009
“Io so che nel profondo del vostro cuore DESIDERATE la morte di questa bestia chiamata Hamas che vi ha terrorizzato e massacrato, che ha trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura fatto di povertà, malattia e miseria”. … “Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, oggi chiamato Hamas. E che questi assassini scoprano quanta poca compassione possa esistere nei loro cuori e CESSINO di usare voi e i vostri bambini come scudi umani per la loro vigliaccheria e i loro crimini”.
… un esempio di coerenza …..

Aggiungendo poi: “Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas. E che questi assassini scoprano quanta poca compassione possa esistere nei loro cuori e CESSINO di usare voi  e i vostri bambini come scudi umani per la loro vigliaccheria e i loro crimini”.
Con l’operazione “Piombo Fuso” Israele non è riuscita nell’intento di liberare i palestinesi di
Gaza dal “cancro” di Hamas; in compenso, li ha “liberati” dal fardello di oltre 1.400 dei loro fratelli, massacrati da Tsahal. Questo, senza contare gli oltre 5.000 feriti provocati dai crimini israeliani e gli oltre 22.000 edifici pubblici e privati totalmente o parzialmente distrutti (si tratta del 14% di tutte le costruzioni presenti nella Striscia!).
Dunque, secondo Noa, la responsabilità di aver trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura in cui regnano fame, miseria e disperazione ricade su Hamas, e non sul progressivo blocco dei valichi attuato progressivamente da Israele, anche durante i periodi di tregua, che ha impedito l’afflusso nella Striscia di energia elettrica, carburanti, beni di consumo, attrezzature, pezzi di ricambio e persino dei beni umanitari.
Secondo Noa, così come per la più becera propaganda sionista, la colpa di tanti morti e feriti, la responsabilità per questi poveri bambini mutilati ed uccisi risiede nel loro utilizzo come “scudi umani”, e non nei reiterati crimini di guerra e crimini contro l’umanità di cui Israele, (vedi Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto a Gaza - rapporto Goldstone - Zambon editore 2011), viene da più parti accusato, non nella violazione dei principi basilari del diritto umanitario, non negli armamenti proibiti adoperati dalle truppe israeliane quali i proiettili all’uranio impoverito o le granate al fosforo bianco, di cui ora anche Israele ufficialmente ammette alcuni casi di utilizzo.
Nessuna  condanna  o  biasimo,  da  parte  di  Noa,  per  i  propri  governanti  e  per  i  generali
dell’esercito che provvede alla sua “difesa”, nessun accenno al fatto che le prime violazioni della tregua sono state poste in essere da Israele, con i raid aerei a partire dai primi giorni del  novembre 2008, nessun rilievo al terrificante rapporto tra perdite dell’IDF (Israeli Defence Force) e uccisioni di civili palestinesi non combattenti, passato da 1:6 nella prima Intifada a 1:109 nell’operazione “Piombo Fuso”.
Basta con i finti e macabri “pacifisti” israeliani, come Noa, ma anche come Yehoshua, che dispensano frasi gentili e intrise di compassione ma che sono sempre pronti a giustificare i più orrendi crimini e le più feroci operazioni militari dell’esercito israeliano, ivi inclusi i massacri di civili in Libano e, ora, nella Striscia di Gaza. Spacciandole addirittura come un “bene” per il popolo palestinese!

La risposta del regista Udi Aloni alla lettera di Noa
Cara Achinoam Nini,
ho scelto di rispondere a te e non all'intera destra rabbiosa, perché credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra di migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa dare una vera resistenza all'occupazione.
Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d'amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai a Israele il ruolo di liberatore. A Israele - che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. "Io so dove è il vostro cuore! E' proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!" scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e li abbiamo imprigionati nel ghetto chiamato Gaza.
Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell'inferno e
seminando  morte  a  caso.  Di  quale  speranza  stai  parlando?  Abbiamo  distrutto  ogni  possibilità  di moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo aver parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale, e noi abbiamo parlato in nome di Dio.
... Hamas non è il mostro, mia cara Achinoam. È il figlio del mostro.
L'occupazione israeliana è il mostro. Essa e solo essa è responsabile per la povertà e la malattia e l'orrore. Siamo stati così spaventati dalla sua leadership laica, che ha minato la nostra visione della Terra di Israele, che abbiamo scelto di finanziare e sostenere Hamas, nella speranza che da una politica di divide et impera avremmo potuto andare avanti con l'occupazione per sempre, ma quando la cosa ci si è ritorta contro, tu scegli di incolpare l'effetto invece della causa.
Tu scrivi: "Io posso solo augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve essere fatto, e, infine, VI LIBERI da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas ... Sarebbe lo stesso se la tua sorella palestinese scrivesse: "Speriamo che Hamas faccia il lavoro per voi, e vi liberi della Destra ebraica".
Quindi, forse, invece di ordinare a un popolo al quale abbiamo asportato chirurgicamente ogni barlume di speranza, potresti aiutare i tuoi fratelli e sorelle in Palestina a liberarsi dall'occupazione, dall'oppressione e dall'arrogante colonialismo inflitto dal tuo paese. Solo allora li puoi invitare a lottare democraticamente e riportare la Palestina allo stato mentale in cui era prima che noi li spingessimo in un angolo del muro che abbiamo costruito.
E se i tuoi fratelli in Palestina scelgono Hamas, devi rispettare la loro scelta, proprio come le
nazioni  del  mondo  hanno  rispettato  Israele  quando  ha  scelto  l'omicida  Sharon.  Hamas  lo  devono combattere loro, proprio come tu hai combattuto lui. Questa è la democrazia. Solo allora potrete tu e i tuoi fratelli da entrambe le parti di Palestina e Israele condividere - da uguali - la gioia della terra, il cielo e la musica; solo allora riusciremo a combattere insieme per la parità, per ogni uomo e ogni donna che vivono nella nostra terra santa. Amen.

Udi Aloni

L'uso di scudi umani palestinesi da parte dell'esercito israeliano
Il rapporto della Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto di Gaza documenta al
capitolo XIV (pagine 251-265) l'uso di civili palestinesi come scudi umani da parte dell'IDF durante
l'operazione Piombo Fuso.
Testimonianze sull'uso di civili palestinesi come scudi umani sono state anche raccolte da Breaking the silence, una associazione di militari israeliani. http://www.breakingthesilence.org.il/
6. Una macabra “pacifista di sinistra” al servizio del governo israeliano
Se non bastasse tutto questo a dimostrare come Noa sia una macabra “pacifista di sinistra”, basta leggere:  Il progetto israeliano per la sicurezza, la libertà e la pace (The Israel Project’s 2009, GLOBAL LANGUAGE DICTIONARY) Dizionario per un linguaggio globale.
“A livello culturale, una recente Miss Israele era un’araba israeliana e Israele sta per mandare una ebrea-israeliana (Noa, ndt) e una araba-israeliana (Mira Awad, ndt) a cantare insieme al prossimo
concorso dell’Eurovisione.”
La  macabra  pacifista  è  al  servizio  del  governo  israeliano  che  la  manda  al  concorso
dell'Eurovisione con Mira Awad e poi a Revello, a Trento e a Matera, per dare di Israele una
immagine falsa.


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