lunedì 16 luglio 2012

pc 16 luglio - braccianti di nardò.. senza la lotta si torna a condizioni di schiavismo

Stagionali, malattie e degrado
tra 'gli invisibili' dei campi

Accampamenti di fortuna, giacigli all'aperto, senza acqua, cibo e medicine: sono le condizioni in cui vivono e lavorano centinaia di lavoratori impegnati nella raccolta a Nardò, in Salento.

Accampamenti improvvisati in ruderi sperduti, o sulla nuda terra all'ombra degli ulivi. Centinaia di uomini, e alcune decine di donne, privi dei servizi essenziali per la sopravvivenza: acqua, cibo, medicine, riparo. E' "spaventoso" il degrado in cui vivono gli immigrati che lavorano nei campi nella zona di Nardò, nel Leccese. Lo denunciano i sindacalisti di Cgil, Flai e Inca

Il sistema dei servizi della Cgil ha messo a disposizione anche un medico che ha girato tra gli accampamenti per prestare visite mediche e prescrivere, dove possibile, dei medicinali. Sono stati riscontrati molti casi di eritema solare e di dissenteria, occhi irritati per la prolungata esposizione al sole, allergie della pelle, crisi ipotensive, lombalgie da sovraccarico, gonalgie bilaterali da stress lavorativo, richieste di cure odontoiatriche, casi di malnutrizione. Rifiutando la riapertura della Masseria Boncuri, la struttura di accoglienza per i lavoratori migranti che ha ospitato
negli anni scorsi gli stagionali nonostante carenze e disagi, il Comune di Nardò - lamentano i sindacalisti - "ha prodotto un gravissimo arretramento delle condizioni di vita e di lavoro per queste persone". Malattie e degrado, gli invisibili delle campagne 

Nell'estate del 2011, circa 400 braccianti agricoli di origine africana, ospitati nella Masseria Boncuri scioperarono per quasi due settimane, dando vita in Italia al primo sciopero auto-organizzato di lavoratori stranieri contro il sistema di sfruttamento basato sul caporalato, per il rispetto del contratto provinciale (previsto per legge) e per essere assunti direttamente dalle aziende. Protesta che ha portato all’apertura di un’inchiesta, sfociata anche nell’arresto dei proprietari terrieri.

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