martedì 10 luglio 2012

pc 10 luglio - il pool di Guariniello per la sicurezza sul lavoroviene smantellato

Nessuna proroga per il gruppo di magistrati specializzato in sicurezza del lavoro: dopo 10 anni di permanenza nello stesso gruppo, i pm devono ruotare

di OTTAVIA GIUSTETTI E MEO PONTE
Nessuna proroga, nessuna eccezione. Anche l'ultimo appello è stato respinto. La condanna all'estinzione per il pool del procuratore Raffaele Guariniello specializzato in sicurezza del lavoro e tutela del consumatore è senza appello. Inutili sono stati gli incontri con diversi ministri e persino con il presidente della Repubblica. Il Csm a cui Guariniello in un estremo tentativo si era rivolto per ottenere almeno una proroga è stato categorico: la norma che prevede la permanenza di pm nello stesso gruppo di lavoro al massimo per dieci anni non ammette eccezioni. E quindi anche la squadra messa insieme dieci anni fa da Guariniello e protagonista di processi unici (e non solo in Italia) come quelli di Thyssen ed Eternit va smantellata. Sei pm se ne andranno subito. Gianfranco Colace e Sara Panelli, protagonisti dello battaglia di Eternit finiranno al gruppo Reati contro la Pubblica Amministrazione, Marina Nuccio, Nicoletta Quaglino e Fabio Scevola a quello Penale dell'Economia. E l'anno prossimo toccherà a Laura Longo e Francesca Traversa, i pm che con Guariniello hanno ottenuto la clamorosa condanna della Thyssen traslocare in altri pool. Al loro posto arriveranno nella squadra "guarinelliana" arriveranno Manuela Pedrotta, il magistrato che ha risolto il giallo del ferro da stiro e che in questi anni è stata impegnato sul fronte del terrorismo e due neofiti della procura torinese, Alessandro Aghemo e Lisa Bergamasco.

In realtà è l'intera geografia della procura ad essere ridisegnata dall'applicazione obbligatoria
della norma fissata dal Csm. Norma che ha come obiettivo quello di evitare che l'eccessiva permanenza in un gruppo specializzato finisca per dare vita a una cristallizzazione del potere. "In realtà tradisce anche un certo sospetto nell'integrità del magistrato", ironizza un pm.

Giancarlo Caselli nel 2009 quando arrivò al vertice della Procura fece una prima e radicale riorganizzazione dell'ufficio, nominando aggiunti magistrati di grande esperienza come Sandro Ausiello a cui affidò il gruppo Criminalità Organizzata, Paolo Borgna che si ritrovò con una specializzazione del tutto nuova, la Sicurezza Urbana, Alberto Perduca, messo a capo del pool Riciclaggio, Vittorio Nessi, a quello del Penale dell'Economia, Andrea Beconi alla squadra Reati contro la pubblica amministrazione e Annamaria Loreto alle Fasce Deboli. Caselli però aveva cercato in tutti i modi di salvaguardare le specializzazioni.

Ma il rispetto della norma impone un giro di poltrone che vede Giuseppe Ferrando, protagonista di tante inchieste sulla sanità, lasciare la Reati contro la Pubblica Amministrazione insieme a Francesco Saverio Pelosi. Ferrando in attesa di una nomina più prestigiosa passerà alla Fasce Deboli con Pelosi e la nuova arrivata dalla Procura dei minori Fabiola D'Errico. Al pool di Beconi però c'è un grande ritorno: quello di Enrica Gabetta, colonna della Criminalità organizzata dove andrà invece Livia Locci, il pm di Erika e Omar. In tutti restano 49 i pm della Procura, quattro in meno però di quelli previsti dall'organico.
(10 luglio 2012) © Ripr

Nessun commento:

Posta un commento