giovedì 7 giugno 2012

pc 7 giugno - nuova rivista maoista in Nepal contro la linea revisionista Prachanda-Battarai


Red Front Article

 

La sfida della rivoluzione nepalese

La leadership di Prachanda e Baburam Bhatterai nella rivoluzione nepalese si è disintegrato. Essa ha dimostrato che la politica reazionaria di destra è riemersa ancora nella storia del Nepal.
La situazione è diventata difficile, perché la loro direzione ha abbandonato l'obiettivo della Repubblica Federale Popolare.
Ma grazie alla corrente proletaria all'interno del partito, che è forte, il partito non è stato danneggiato e anche se nonostante i problemi temporanei la nostra rivoluzione è salva.
Ora il compito principale dei rivoluzionari è quello di spingere il movimento in avanti verso la vittoria.
Dobbiamo valutare come Prachanda e Bhatterai hanno diluito e corrotto la nostra politica e giungere a una soluzione chiara, secondo i seguenti punti.

1.Programma dell’Assemblea Costituente

L'obiettivo della guerra popolare era la Repubblica Popolare. Dopo sei anni di guerra popolare il Partito tenne il suo secondo congresso e Prachanda dichiarò che la rivendicazione di un’Assemblea Costituente era una tattica per conseguire l'obiettivo strategico della repubblica. Nella stessa riunione inizio il dibattito iniziato su come l’una si intrecciasse con l’altra. Prachanda disse inoltre che l'istituzione di un’AC avrebbe legittimato GP. Ma ora l’AC non è lo strumento per sancire il nostro programma, ma un'arma contro di esso. Ciò dimostra che dietro l'appello per un’AC si coltivavano le politiche capitolazioniste di Prachanda e Bhatterai e come la GP sia stata utilizzata come strumento per inserirsi delle istituzioni parlamentari in modo opportunista e riformista.
A proposito del secondo congresso del partito, ci sono due fatti interessanti: in primo luogo, Bhatterai accettò il cammino Prachanda, in secondo luogo, il precedente incontro di Prachanda e Bhatterai con Delhi che portò alla richiesta di un’AC.
Tutti i dirigenti e i quadri sapevano che Bhatterai nel quarto Plenum del Partito del 1998 si era opposto alla direzione centralizzata, dicendo che avrebbe portato autocrazia e contro-rivoluzione.
Quelli vicini a Prachanda dicevano che ciò era contro il principio comunista del centralismo democratico e che B ero un destro. Il nostro Secondo Congresso concluse la discussione interna al partito su questo integrando la direzione centralizzata nell'ideologia del partito al pari del cammino Prachanda che, dopo tre mesi di dibattito, divenne ideologia e politica del partito.
È ironico che poi Bhatterai l’abbia accettato e ne sia divenuto il principale portavoce. Nostri partiti comunisti fratelli di tutto il mondo non erano d'accordo. Se ripercorriamo questi eventi, possiamo vedere come Prachanda abbia convinto Bhatterai ad accettare il cammino Prachanda in cambio della sua accettazione della via parlamentare.
Un altro punto interessante è che al secondo congresso la rivendicazione di un’AC, di un tavolo di negoziati e di un governo di coalizione apparvero d’improvviso. Quando gli chiedevamo perché fosse successo in questo modo, Prachanda rispondeva astutamente che era per dare legittimità alla GP.
Ora sappiamo che la richiesta di un’AC era stata concordata da governo indiano e Bhatterai sei mesi prima del Secondo Congresso.

2. Tappa e sotto-tappa della rivoluzione

Quando il Partito fu d’accordo sull’AC, allora Bhatterai proposte la teoria della tappa e sotto-tappa cui inizialmente i compagni si opposero, ma poi a poco a poco mise radici. Prachanda ufficialmente non l’ha mai criticata ma nelle riunioni di partito diceva che era borghese e “di destra”. Bhatterai stesso non ha mai usato il termine “democrazia borghese” fino alla presa del potere del re Gyanendra e allo scioglimento del parlamento del 2004. Ma è ora provato che le tappe della rivoluzione proposte da Bhatterai avevano lo scopo di fondere la GP con la democrazia borghese.

3. Sviluppo istituzionale della democrazia repubblicana

Il Plenum del partito di Chunwang, nel 2005, stabilì la tattica della democrazia repubblicana, di fare un'alleanza con i partiti reazionari. Fu intesa come una mossa temporanea per spianare la strada alla Repubblica Popolare. Prachanda indicò chiaramente in un documento di partito che il partito comunista avrebbe trasformare questa tappa nella Repubblica Popolare, che i partiti dello status quo avrebbero tentato di instaurare il capitalismo borghese e che su quello stesso punto si sarebbe concentrata la rivoluzione. Tutto il Partito era d'accordo su questo, ma dopo il la Andolan (insurrezione) del 2006 e il rovesciamento di Gyanendra, Bhatterai iniziò a usare il termine “democrazia repubblicana”. Da parte nostra, i nostri quadri non hanno mai discusso in dettaglio le implicazioni dello sviluppo istituzionale di questo progetto. Con questa formula si intendeva chiaramente uno stato a favore del popolo, ma anche che non sarebbe mai stata questa la strategia del partito. Non era adatta ad un paese semi-feudale e neo-coloniale come il Nepal, le cui strutture sociali rimanevano sempre le stesse.
Nel Partito si è sempre inteso che la democrazia repubblicana era una tattica di transizione verso una Repubblica Popolare e nulla più. La nostra strategia rimaneva quest’ultima, ma il concetto di sviluppo istituzionale di Bhatterai, ebbe l'effetto di congelare questa transizione e, peggio, di attestarsi sulla democrazia capitalista borghese. Questo non è un obiettivo finale di un partito comunista, è anzi capitolazione e abbandono di una rivoluzione che cambi la struttura sociale ed economica e le caratteristiche generali dello stato capitalista.

4. Pace e Costituzione

Ora Prachanda e Bhatterai si concentrano su pace e costituzione, come se tutto il resto fosse illusione.
Vogliono che sia promulgata una costituzione borghese e criticano chi vuole dare un senso rivoluzionario a pace e costituzione. Il punto è che non vogliamo una costituzione di tipo borghese, ma piuttosto una che garantisca i diritti dei contadini, dei lavoratori, dei janjati, dei dalit, delle donne e dell’EPL. Niente di tutto questo è menzionato nelle proposte che loro formulano.
Sì, ci servono una pace e una costituzione, ma che siano chiaramente definite. Ciò che abbiamo oggi pone l’interrogativo: come possiamo portare la vera pace? E per che cosa abbiamo combattuto con la GP? Queste sono le domande su cui occorre concentrarsi. Avevamo una pace e una costituzione di un certo tipo prima della PW, ma nella nostra analisi questa non era a favore del popolo, tutto il contrario. Era un sistema che non ne rifletteva gli interessi, ma solo quelli delle classi borghesi-feudali consolidate. Per questo fu iniziata la grande GP e rivendicata una pace e costituzione a favore del popolo. Ma ora loro stanno cercando di ricostruire il sistema così come era prima, e questo è inaccettabile. Sarà disegnato per funzionare a favore di quelle che erano già in passato erano classe dominante. Questo crea la necessità di lottare per un ordinamento a favore del popolo.

5. Democrazia repubblicana

La linea politica di Prachanda e Bhatterai li ha intrappolati dentro i confini della democrazia repubblicana borghese. Le ragioni che portano per accettarla sono le difficoltà dei rivoluzionari dato l'equilibrio di forze a livello nazionale e internazionale. Questo non è vero, il fatto è che questo li ha portati a una posizione di destra e opportunista.
Sono le stesse persone che hanno definito reazionario il precedente sistema democratico-borghese e erano dirigenti della GP per porvi fine. È chiaro che la democrazia borghese favorisce il capitalismo e commetteremmo un errore se pensassimo che questo sistema possa favorire il nostro popolo. Sono le stesse persone che usavano dire che dobbiamo completare la nostra rivoluzione e stabilire una Repubblica popolare, ma ora dicono che questa è un'aspirazione “estremista”e “dogmatica”, contraria a una pace duratura. Oggi la loro attività di segnalazione dei nomi dei dirigenti rivoluzionari nei distretti e villaggi dimostra che non solo sono di destra e capitolazionisti, ma anche fascisti. Noi sappiamo che l’esito finale della democrazia capitalista in nell’epoca dell’imperialismo è il fascismo, e a quanrto pare Prachanda e Bhatterai, sostenendo e la realizzazione di questo sistema, stanno lavorando per raggiungere questo risultato.

In sintesi

Il partito maoista che ha iniziato la GP e che ha organizzato e gestito le zone liberate e l’EPL era divenuto il centro della rivoluzione internazionale, ma Prachanda e Bhatterai hanno consegnato tutto questo a Delhi, al Nepali Congress, all’UML e alle forze reazionarie, annunciando la fine del PW, lo smantellamento delle istituzioni del dualismo di potere, dei Tribunali del Popolo, delle Comuni e dell’EPL. Sotto la loro guida la rivoluzione nepalese sta collassando. Perché ciò è accaduto? Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare al momento della GP in cui hanno introdotto l’AC e i tavoli di negoziato come due fasi della lotta ed essa era fu conseguenza logica del loro piano per creare una democrazia repubblicana borghese. In breve, possiamo dire che la loro agenda si è consolidata quando Prachanda ha assimilato l'ideologia e la politica di Bhatterai.

Le responsabilità dei rivoluzionari

Il loro tradimento della rivoluzione nepalese ha provocato una crisi, ma questa non è mortale rivoluzione, possiamo e dobbiamo raccogliere la sfida. Abbiamo dunque dei doveri e non dobbiamo attardarci nell’adempiere le nostre responsabilità, concentrandoci sui quattro punti che seguono:
1). Proteggere la nostra ideologia rivoluzionaria
Stanno attaccando il marxismo-leninismo-maoismo, utilizzandolo per sostenere che la situazione oggettiva specifica Nepal richiede che la rivoluzione assuma caratteristiche borghesi capitaliste e che non può essere usata come modello per la rivoluzione mondiale. In breve, i comunisti dovrebbero accettare la democrazia multipartitica in uno stato borghese capitalista. Per questo motivo, tutti le nostre strutture di potere duale sono state smantellate, sciolte e abbattute. Dobbiamo prendere posizione contro questa diluizione della nostra prassi rivoluzionaria. Dobbiamo contrattaccare questa ideologia che blocca la rivoluzione attraverso per stabilire la democrazia borghese e radicare il capitalismo. Non c'è dubbio che attualmente la socialdemocrazia rifletta la crisi del capitalismo.
2) Formazione di Centri Rivoluzionari
Lo smantellamento della direzione di Prachanda e Bhatterai lascerà un vuoto che i rivoluzionari devono riempire. Essi sono ormai dei revisionisti di destra quale che sia la forma di retorica “rivoluzionaria” che usano, e questo è diventato oggi un grave problema che la nostra rivoluzione ha di fronte.
La lotta tra le due linee nel partito ha formato le fondamenta della direzione rivoluzionaria, ma formalmente Prachanda è il leader del partito ciò ha reso più facile per loro implementare un programma destra/revisionista e più difficile attuarne uno rivoluzionario. Se vogliamo risolvere questo problema dobbiamo affrontare la questione di una direzione rivoluzionaria. Sappiamo molto bene che la direzione deve corrispondere alla nostra ideologia, altrimenti non siamo in grado completare la rivoluzione. Se abbiamo l’ideologia e il piano giusti, senza il complemento della direzione senza non avanzeremo in niente.
È opinione comune all'interno del Partito che fino ad ora la situazione è stata favorevole per la rivoluzione in Nepal, soprattutto perché tra i tanti emarginati c'è un’ardente aspirazione a cambiamenti radicali. Ma Prachanda e Bhatterai hanno dimostrato di non essere disposti a rappresentare e organizzare per questo.
Non sono disposti a correre il rischio rivoluzionario. Perciò, per essere pratici, non è così difficile per noi rompere con questo approccio timoroso e andare avanti con coraggio.
3) Stato Popolare alternativo
Solo uno Stato popolare può rappresentare un'alternativa per i diritti e la liberazione del popolo. Il capitalismo parlamentare non può servire a questa funzione, ma attualmente Prachanda e Bhatterai sono i portavoce di questa politica. Vanno dicendo che non c'è altra via che la democrazia borghese e ciò mostra quanto sia diventato di destra e di capitolazione il loro pensiero. Esso produce difficoltà per il popolo e dobbiamo manifestare contro di essa.
Le strutture di potere duale costruire per servire il popolo durante la GP sono state abilmente, a gradualmente e rovinosamente distrutte da Prachanda. A questo scopo Prachanda ha retoricamente sollevato la parola d’ordine della rivoluzione urbana e molti sinceri rivoluzionari gli hanno creduto, nonostante il suo vero obiettivo fosse quello di trascinare il partito verso il parlamentarismo riformista.
Di fatto, in ultima analisi, ciò diventa controproducente per Prachanda.
Ci sono ora nuove opportunità di riunificare il movimento e la democrazia popolari. Nel dramma dell’AC hanno prevalso le tendenza a rafforzare la democrazia parlamentare. Si stanno per seppellire i diritti del popolo e sottomettersi alle agenzie di potere internazionali dell'imperialismo, il che ispira una forte resistenza popolare contro questa tendenza.
4) Lotta rivoluzuonaria
Senza lotta, il vecchio non muore e il nuovo non può nascere e finché c’è un sistema parlamentare è qui e contro di esso che dobbiamo indirizzare le nostre energie. Dopo le ultime elezione per l’AC non abbiamo neppure cercato di riorganizzare la nostra rivoluzione. Le parole d’ordine più estreme di Prachanda erano sollevate solo confondere i rivoluzionari.
Agricoltori e contadini hanno problemi con Prachanda per la restituzione delle terre espropriate agli zamindar feudali (latifondisti). Ci sono problemi per i lavoratori, ma Prachanda e Bhatterai stanno considerando di negare loro il diritto di sciopero. Mentre noi parliamo di problemi per la nostra sovranità nazionale, loro firmano ancora più trattati ineguali. Non si assumono la responsabilità di affrontare i problemi di ogni giorno dalla gente comune. Ma criticano i rivoluzionari come “estremisti” perché denunciano questi problemi. Questi esempi dimostrano che si stanno preparando per vietare ulteriori lotte, ma la corrente rivoluzionaria è forte nel paese e la il popolo la sostiene. Non c'è alternativa per noi, se non riorganizzare le forze rivoluzionarie nei prossimi giorni e mesi.

Conclusione

L'asse Prachanda Bhatterai è già screditato nella rivoluzione nepalese. È la realtà, dato che hanno dimostrato nel corso degli ultimi sei anni di essere agenti della democrazia parlamentare capitalista. Ciò si è riflesso nello smembramento delle strutture del dualismo di potere popolare e nella loro personale corruzione finanziaria. Questa è un'ulteriore dimostrazione che l'agenda Bhatterai di una sotto-fase della rivoluzione e l'adozione di Prachanda di tale stratagemma hanno comportato l'abbandono del comunismo rivoluzionario a favore della democrazia borghese capitalista.
La destra all'interno del partito deve essere il bersaglio dei rivoluzionari e trattata secondo i principi MLM. essa deve essere o trasformata e reintegrato nelle forze rivoluzionarie o eliminata. Una volta identificata, la tendenza di destra/riformista all'interno del partito, essa non vi deve restare a lungo.
Logicamente, c'è un'alternativa al sistema capitalista parlamentare e questa è la Repubblica Popolare che affronti e risolva i problemi del popolo. Questo obiettivo sarà raggiunto da parte dei comunisti e dei democratici patrioti dando una direzione che miri a una pace duratura e allo sviluppo e prosperità del paese.
Non c'è altro modo, ed è necessario che il centro rivoluzionaria istituisca una la Repubblica Popolare. Dobbiamo assumere questa verità e applicare questa strategia. Questa è la responsabilità primaria dei rivoluzionari ed è ciò uno eleverà la rivoluzione nepalese a nuove altezze.

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