sabato 30 giugno 2012

pc 29-30 giugno - ABUSI IN DIVISA

LE SOLITE “MELE MARCE”, CHE “INFANGANO” “L’ONORABILITA’” DELLE COSIDDETTE FORZE DELL’ORDINE, O IL PROGRESSIVO AFFERMARSI DI UNA PRASSI-CULTURA-VALORI MODERNO FASCISTA?
LA SECONDA CHE HAI DETTO….
Ormai non passa giorno che dai giornali, tv, non ci giungano notizie dei tanti abusi/pestaggi/arroganza, sino all’omicidio, perpetrato nelle strade/dentro caserme e CIE/davanti le fabbriche/nei siti web, con protagonisti gli uomini in divisa. Che non guarda in faccia a nessuno. Puoi essere giovane che vuol divertirsi con gli amici e festeggiare la vittoria dell’Italia sulla Germania (magari esagerando un po’) , che un carabiniere si senta autorizzato a puntarti la pistola in faccia (come è successo Piacenza, vedersi il video in merito); puoi essere un “giovane” di 63 anni, con un tasso alcolico sopra la norma sic., che infastidito dall’atteggiamento “goliardico” di due giovani “virgulti” poliziotti, non in servizio, ti fracassino la faccia con lesioni permanenti e dichiarino il falso, come è successo a Milano; puoi essere un lavoratore immigrato, che ha perso il lavoro e sei senza il permesso di soggiorno, per essere rinchiuso nei CIE e subire torture e abusi di ogni sorta (denunciate anche da organizzazioni umanitarie internazionali), da Corelli a Lampedusa; puoi essere un lavoratore, con “l’aggravante” di essere immigrato, che sciopera contro l’ingiusto licenziamento per essere caricato/picchiato/arrestato dai “fedeli nei secoli” caramba pronti a difendere gli affari sporchi delle cooperative, come a Basiano; puoi essere una madre che chiede giustizia per l’assassinio del proprio figlio, per vederti coprire di infami insulti sul web, da chi ha commesso, ed è stato condannato, l’omicidio ed è ancora in servizio, come è successo per la mamma di Aldrovandi. Nessuno deve turbare la quiete del sistema e ai loro servi in divisa non si può contestare nulla. Questa è la morale della “favola”! D’altronde non sono anche questi fatti la conferma dell’affermarsi di uno stato di polizia che, da Genova 2001, colpisce chi lotta e si organizza per un'altra società così come chi chiede diritti, o chi “semplicemente” prova sdegno o chiede giustizia? Noi pensiamo di si e riteniamo necessario contrastarli.


Tanti i piacentini che hanno festeggiato in centro l’accesso dell’Italia in finale agli Europei, anche se non tutto si è svolto senza incidenti. A causa dell’esultanza di alcuni, come testimoniato dai video, i carabinieri di una pattuglia hanno perso il controllo. Uno dei militari, accerchiato da una trentina di giovani, ha infatti estratto la pistola in segno di minaccia.
Tra l’altro, lo stesso militare, dopo che i tifosi gli tirano acqua addosso, si avvicina a uno di loro e lo spintona fino a farlo cadere a terra. Poi si volta e torna verso la macchina, ma senza identificarlo. Sull’argomento il comando dei carabinieri di Piacenza non è intervenuto. Lo ha fatto il questore, Calogero Germanà, nella sua veste di responsabile territorialmente per l’ordine pubblico: “Evidentemente il contesto era tale per cui l’operatore ha ritenuto opportuno esibirla. E basta”.
Quattro i denunciati, tre per danneggiamento di un palco nella zona di piazzale Genova mentre un altro ragazzo è stato sanzionato per guida in stato d’ebrezza.
di Gianmarco Aimi

Picchiano con violenza 63enne e lo accusano di resistenza.
Arrestati due poliziotti - Gli aggressori sono stati incastrati dalle telecamere
I due agenti, 25 anni, non erano in servizio. Sono accusati di lesioni gravissime, ma anche di calunnia. Una quarantina le fratture sul viso della vittima. Il questore Marangoni: "’Un poliziotto che sbaglia dovrebbe pagare il doppio"
Milano, 29 giugno 2012 - Due poliziotti di 25 anni di origini siciliane, Federico Spallino e Davide Sunaseri riferisce l'agenzia Kronos, sono stati arrestati a Milano per un pestaggio ai danni di un uomo di 63 anni avvenuto mentre erano liberi dal servizio il 20 maggio scorso. Le accuse nei confronti degli agenti sono lesioni gravissime, falso ideologico (perche’ hanno dichiarato il falso dicendo che il 63enne era caduto a seguito di una spinta), calunnia (per aver detto di essere stati aggrediti dall’uomo). I due sono stati incastrati dalle immagini delle telecamere nel luogo dove e’ avvenuto il pestaggi
LA VICENDA – L’aggressione è avvenuta alle 3 di notte in strada. Ancora da chiarire i motivi che hanno spinto i due agenti - in servizio alle volanti di Milano da un anno - ad aggredire con tanta violenza Vittorio M., ricoverato al Policlinico con numerose lesioni al volto che hanno richiesto una prognosi di 40 giorni. "Gli hanno fracassato la faccia", hanno riferito i sanitari. Sembra che siano stati provocati dall’uomo, risultato con un tasso alcolemico superiore alla norma. I poliziotti, che non erano in divisa perche’ liberi dal servizio, pare avessero fiori che offrivano alle passanti e il fatto di non averli offerti alla compagna dell’aggredito, una donna di 50 anni, potrebbe aver scatenato la lite.
Dopo averlo picchiato a mani nude, i poliziotti hanno chiamato il 118 e atteso l’arrivo dei soccorsi. Successivamente hanno dichiarato il falso accusando l’uomo di resistenza a pubblico ufficiale (cosa per cui era stato denunciato), ma le telecamere di vigilanza urbana hanno dimostrato l’infondatezza del racconto. Il questore di Milano, Alessandro Marangoni, ha dichiarato a margine della notizia dell’arresto che ‘’un poliziotto che sbaglia dovrebbe pagare il doppio’’.

PM: "AGGRESSIONE BESTIALE NELl'INDIFFERENZA" - ''Pochi minuti di drammatiche immagini rese ancor piu' crude dalla indifferenza del mondo circostante''. Cosi' il pm di Milano Tiziana Siciliano descrive, nella richiesta di custodia cautelare accolta dal gip Alessandra Clemente, ''i filmati della telecamera di videosorveglianza'' della polizia locale che hanno ripreso il brutale pestaggio di due poliziotti, fuori servizio, ai danni del 63enne in una zona della movida milanese.
LE IMMAGINI DELLA TELECAMERA - ''La telecamera posizionata lungo viale Gorizia'', in zona Darsena (erano le 3 di notte del 20 maggio), scrive il pm, ''documenta una narrazione del tutto differente'', rispetto a quella riportata nella ''relazione di servizio'' dei due agenti, i quali avevano detto di essere stati aggrediti dall'uomo che era poi caduto ''di faccia''. Sul volto dell'anziano, invece, sono state riscontrate ''un impressionante numero di fratture''. L'uomo, ''certamente alterato da assunzione di alcol'' compie un ''gesto tanto insensato quanto risibile'' e si ''toglie la giacca'' e segue i due, ''rimanendo poi fermo al centro della carreggiata''. Il pm scrive che non si puo' sapere cosa l'anziano ''abbia detto, possiamo ipotizzare che fossero le frasi sconclusionate e, perche' no, provocatorie di un ubriaco un po' molesto''.
Quello che ''nemmeno un pubblico ministero con anni di esperienza quale chi scrive avrebbe mai potuto immaginare e' la reazione fredda ma bestiale dei due'' che dovrebbero essere ''rappresentanti dell'ordine''. Prima un ''pugno'' quando l'uomo e' ancora in mezzo alla strada, poi ''un calcio in pieno volto di violenza inaudita'' da parte dell'altro poliziotto. ''Nel lieve sobbalzo del corpo - si legge ancora - le cui immagini la telecamera impietosamente ci trasmette, sembra poter percepire il rumore delle ossa che si frantumano''. L'uomo ''esanime'' viene ''trascinato'' dall'altro lato della strada dove l'aggressione prosegue. Le fratture in faccia, una quarantina in totale, sono elencate nelle carte delle indagini.

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