giovedì 21 giugno 2012

pc 21 giugno - perde il lavoro e si dà fuoco - ancora un operaio a rischio vita per lo scaricamento della crisi sui lavoratori

trezzano sul naviglio
Un muratore egiziano si dà fuoco
davanti alla
caserma dei carabinieri
Il 44enne ha ustioni di secondo grado sul 75%
del corpo, ricoverato in gravi condizioni al Niguarda
MILANO - Un
muratore egiziano di 44 anni si è dato fuoco, mercoledì pomeriggio,
pochi minuti prima delle 15, davanti alla caserma dei carabinieri di
via Volta a Trezzano sul Naviglio. L’uomo, in Italia con regolare
permesso di soggiorno e residente a Trezzano, si è avvicinato all’
ingresso pedonale della stazione e ha suonato al citofono. Poi, davanti
al cancello, si è versato addosso una tanica di benzina innescando le
fiamme con un accendino. I militari lo hanno sentito gridare e tre di
loro sono usciti immediatamente a soccorrerlo, imbracciando gli
estintori.
L’uomo era ormai una torcia umana. Gridava frasi in arabo -
riconoscibile solo l'invocazione «Allah» - e si contorceva a terra. I
carabinieri hanno spento le fiamme e chiamato il 118. Sul posto sono
arrivate la Croce Rossa di Buccinasco e l’automedica del San Paolo. Il
muratore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda dove si
trova in gravissime condizioni. I medici hanno accertato che le fiamme
gli hanno provocato ustioni di secondo grado sul 75% della superficie
corporea.
Sarebbe emerso anche un forte avvelenamento con un prodotto
chimico (del tipo candeggina) che l'uomo avrebbe ingerito prima di
darsi fuoco. I motivi del gesto sono ancora oscuri, ma tutto sembra
indicare la volontà di suicidarsi. Tra le ipotesi, quella di un crollo
psicologico derivante dalla perdita del lavoro.

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