martedì 12 giugno 2012

pc 12 giugno - ancora denunce e arresti a napoli contro i disoccupati precari bros


Libertà per i precari Bros, libertà per Rosario. Corteo ore 9 Porta Capuana
MARTEDI 12 GIUGNO ORE 9:00 CORTEO X LA LIBERTA’ DEI PRECARI BROS E PER ROSARIO CONCENTRAMENTO PIAZZA SAN FRANCESCO (PORTA CAPUANA) LA MANIFESTAZIONE SI DIRIGERA’  AL CARCERE DI POGGIOREALE
ieri protesta clamorosa dei Precari Bros che hanno bloccato oggi il porto di Napoli gettandosi in mare. Ancora una volta si risponde con la repressione - denunce e due arresti - a chi pone il problema del lavoro e della disoccupazione.
I disoccupati protestano a Napoli, dove circa venti persone, aderenti al movimento precari e disoccupati del "Progetto Bros", si sono gettate in acqua al molo Pisacane del Porto della città impedendo così l'approdo ai traghetti per le isole del Golfo di Napoli. Uno dei dimostranti ha avuto un malore mentre era in acqua. L'uomo è stato recuperato dalla Guardia costiera ed è stato sistemato su un gommone, per essere poi soccorso da un'ambulanza del 118. I manifestanti sono a circa 300 metri dal molo e rendono impossibile sia la partenza sia l'arrivo dei traghetti. Al molo, gestito dalla Terminal Napoli Traghetti, attraccano anche le imbarcazioni della Tirrenia provenienti da Palermo.
Sotto il comunicato dei Precari Bros sulla repressione che li ha nuovamente colpiti nella giornata di oggi:
Basta con la repressione, risposte immediate per l’occupazione!
Ancora una volta si è consumato un ennesimo episodio repressivo contro le legittime proteste messe in atto dai Precari BROS.
Mentre la settimana scorsa – dopo una manifestazione a Roma – il Ministero del Lavoro sbloccava alcuni finanziamenti le istituzioni locali, ed in primis la Regione Campania, si ostinano a non convocare un Tavolo Interistituzionale in grado di progettare una progettualità occupazionale per questa platea di precari.
A fronte di questa autentica arroganza istituzionale i Precari BROS sono stati costretti a dare vita ad una simbolica protesta eclatante nelle acque del porto di Napoli per richiamare l’attenzione verso questa vergognosa modalità di gestione di una significativa Vertenza sociale.
COME AL SOLITO SONO STATI DENUNCIATI ALCUNE DECINE DI PRECARI E DUE NOSTRI COMPAGNI SONO STATI ADDIRITTURA ARRESTATI.
Si è riprodotto – dunque – il solito copione poliziesco che tende ad oscurare, criminalizzare e reprimere le nostre sacrosante ragioni e gli obiettivi che, da anni, rivendichiamo.
  •         NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A TOLLERARE ULTERIORI ABUSI POLIZIESCHI,
  •         NON SIAMO DISPOSTI A TOLLERARE ULTERIORI RITARDI CAUSATI DALLE ISTITUZIONI REGIONALI E LOCALI,
Non saranno arresti, denunce e manganellate a fermare la nostra protesta!
Libertà immediata per i compagni arrestati
Precari Bros


napoli 2

Protesta dei precari Bros al Molo Pisacane: in venti si tuffano nelle acque gelide e putride del golfo

Chiedono di essere ascoltati ma soprattutto di ottenere assicurazioni affinché le risorse già destinate alla vertenza Bros non vengano dirottate altrove. Questa in sintesi la rivendicazione dei senza lavoro Bros sfociata nella clamorosa protesta attuata, questa mattina poco prima delle nove. Una ventina di precari, infatti, tra cui due donne, si sono tuffati nelle acque gelide e putride antistanti il Molo Pisacane, due ore in ammollo per impedire l’attracco e le partenze di navi. Le telecamere di Tv Luna hanno ripreso le fasi della protesta. Non sono mancati momenti di tensione, di sconforto. C’è chi si è sentito male, come un precario già infartuato che – a causa del ritardo dell’ambulanza – é stato trasportato in ospedale a bordo di una volante della polizia. A circa trecento metri dalla riva anche due donne, che hanno manifestato tutta la loro indignazione nei confronti della giunta Caldoro che non dà risposte dopo anni e anni di precariato. A monitorare la situazione la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera. Un uomo è rimasto a galla a pochi metri dal porto, nuotando in uno specchio di mare sporco e maleodorante. Anche questa è una prova di “resistenza”. Intanto dopo due ore i manifestanti, sono saliti a bordo delle motovedette per tornare a terra. Molti di loro hanno avuto bisogno delle coperte, c’è chi si è fatto medicare perché aveva ferite che l’acqua del mare ha riaperto. Su tutto prevale la voglia di farsi sentire e di rivendicare i propri diritti, ovvero ottenere lo sblocco dei soldi già destinati al progetto. I precari si sentono abbandonati dalle istituzioni, ma ricordano che i loro progetti sono nati circa 14 anni fa proprio da un`intesa interistituzionale, da un piano di Lavoro della Regione. La situazione è ormai paralizzata, 7 milioni e mezzo di fondi destinati all`inserimento di questi disoccupati e bloccati in Regione. Cori da stadio, slogan pronunciati ad alta voce davanti alle schiere di carabinieri e di poliziotti. Alcuni dei precari sono stati identificati e portati in Questura. Quattordici persone denunciate, due arrestate. E’ l’altra faccia della protesta, che rivela l’esasperazione e la disperazione di chi è disposto a rischiare anche la libertà per sperare in un futuro. In manette sono finiti Francesco Panico, di 36 anni, di Acerra, ritenuto leader del movimento “MDA”, e Luigi Volpe, di 38 anni, di Napoli, leader dei “Banchi Nuovi”. Per loro l’accusa è di procurato allarme e interruzione del servizio pubblicato aggravato. I quattordici denunciati in stato di libertà, invece, sono accusati solo di procurato allarme e interruzione di servizio pubblico. La protesta è terminata intorno alle 11, quando sono ripresi gli approdi e le partenze dei traghetti da e per le isole del Golfo di Napoli.

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