lunedì 11 giugno 2012

pc 11 giugno - Firenze-LA REPRESSIONE NON FERMERA' LA NOSTRA LOTTA


Tra il 4 maggio e il 13
giugno dell'anno scorso la repressione ha colpito quasi cento compagni
tra studenti, lavoratori e militanti dei centri sociali appartenenti a
tutte le realtà politiche fiorentine con perquisizioni, denunce e
misure cautelari restrittive della libertà personale (1 arresto in
carcere, 11 ai domiciliari e 23 all'obbligo di firma). Addirittura si è
arrivati ad utilizzare il reato di associazione a delinquere contro il
dissenso politico.
Gli imputati sono accusati di aver partecipato alle
lotte sociali e politiche tra il 2009 e il 2011: dalle manifestazioni
studentesche per il diritto allo studio a quelle antifasciste contro l’
apertura di Casapound; dalla battaglia contro l’apertura dei CIE alla
contestazione dell’on. Santanché al polo di Novoli, fino ad arrivare
alle lotte contro l’attacco ai diritti ed alle condizioni di vita dei
lavoratori.
Per il 14 Giugno è prevista l'udienza preliminare del
processo.
L’obiettivo è quello di colpire e criminalizzare l’intero
movimento fiorentino e le sue pratiche.
Nell'attuale fase di crisi del
sistema capitaslista determinare autonomamente il proprio agire e
lottare al di fuori di qualsiasi forma di compatibilità rappresenta per
lo Stato un comportamento già di per sè da reprimere al di là delle
forme che poi esso può assumere: le pesantisssime condanne inflitte
dopo il G8 di Genova del 2001 sulle quali il 13 giugno si esprimerà la
Cassazione, l'occupazione militare del territorio in Val Susa e gli
arresti contro il movimento No TAV, l'accanimento giudiziario contro i
compagni fermati dopo il corteo del 15 ottobre a Roma e le centinaia di
denunce e condanne contro altrettanti compagni in tutta Italia stanno
lì a dimostrarlo.
In questo momento è importante e necessario ribadire
che la solidarietà è un’arma e che continueremo a lottare contro questo
sistema basato su profitto e sfruttamento, al fianco di tutti coloro
con cui da anni condividiamo e portiamo avanti le nostre battaglie.
Per
questo, in occasione dell'udienza preliminare del processo fissata per
il 14 Giugno, come imputati,
lanciamo un presidio a partire dalle ore
10 davanti al Palazzo di Giustizia su viale Guidoni.
Partecipa e porta
la tua solidarietà!

    

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