mercoledì 18 aprile 2012

pc 18 aprile - Bologna: sgomberato lo spazio liberato No Tav di via Libia





Dopo lo sgombero in via Libia, protesta sotto la Questura

Le ultime occupanti rimaste sul tetto sono state portate giù di peso dalla Polizia e condotte in Questura: parte presidio in piazza Galilei.

18 aprile 2012 - 17:03
E’ arrivata fin sotto la Questura di Bologna la protesta degli occupanti sgomberati, stamattina, dall’ex sede della Polizia municipale di via Libia. Le operazioni di sgombero si sono concluse quando l’ultimo gruppo di occupanti, sette o otto ragazze che si erano arrampicate sul punto piu’ alto della cima dell’edificio, sono state portate giu’ di peso dalla Polizia e poi condotte
in Questura. A quel punto il presidio che si era formato in via Libia si e’ spostato in piazza Galilei, per manifestare in solidarietà alle fermate.

Nel frattempo, viene segnalato sul web un episodio di “sabotaggio” ai danni di una delle auto parcheggiate nei pressi della palazzina. Lunedi’, mentre l’auto viaggiava con quattro persone a bordo, è “improvvisamente esploso il manicotto del radiatore”. Per il meccanico che

è intervenuto sull’auto il tubo “sembrava essere stato tagliato”. Cosi’, “non ci sembra azzardato ipotizzare che questo sia stato un deliberato sabotaggio- continua il post- da parte di chi non tollera questa nuova situazione di lotta in città”.

Sempre sul web, nel frattempo, “anarchici e solidali” annunciano un corteo per il 25 aprile: nel mirino della manifestazione c’e’ l’inchiesta della Procura di Bologna sul Circolo Fuoriluogo:

“Cogliamo l’occasione per tornare in strada rompendo l’assordante silenzio in cui ci vorrebbero rinchiudere”.


BOLOGNA: sgomberata l'occupazione di Via Libia 67/69 a Bologna
da radio onda d'urto
Sgombero questa mattina all’alba, mercoledì 18 aprile, per lo spazio liberato No Tav di via Libia 67/69 a
Lo spazio era stato liberato dal degrado (in precedenza era una palazzina dei vigili urbani, poi in disuso) venerdì scorso, nell’ambito delle iniziative di lotta in solidarietà con la mobilitazione anti
Alta Velocità in Val di Susa.
All’alba di oggi la polizia ha iniziato le operazioni di sgombero.
Dall’ultimo piano continua la resistenza degli occupanti, mentre in strada si è costituito un presidio di solidali.

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aggiornamenti, ore 12,20



Le 7 persone che resistevano sul tetto della casa occupata in via Libia sono stati sgomberati e sono stati condotti i prefettura con le camionette.Una sessantina di persone giunte in solidarietà si stanno spostando in presidio sotto la Questura.
La presenza della polizia è notevole.
La questura ha approfittato per notificare delle denunce per manifestazioni non autorizzate.

Si auspica l'arrivo di altre persone sotto la questura.

ricordiamo le ragioni dell'occupazione:
“Nella serata di venerdì 13 aprile a Bologna, a seguito di un presidio NoTav in piazza, abbiamo occupato la ex sede della polizia municipale di via Libia 69 oggi di proprietà dell’amministrazione pubblica”. A spiegarlo è un comunicato inviato alla nostra redazione. “Anche in questa città infatti- continua la nota- non mancano le opere di devastazione a vantaggio dei soliti noti: il cantiere dell’alta velocità nella stazione centrale e il cantiere per la costruzione del polo amministrativo della città (Trilogia Navile) nel quartiere Bolognina sono sotto i nostri occhi ogni giorno. La tratta dell’alta velocità Bologna-Firenze ha già sventrato un intero territorio. Un’altra grande inutile opera che vorrebbero costruire è la superveloce e supercostosa monorotaia
(People Mover) tra l’aeroporto e la stazione, già perfettamente collegati”.

L’iniziativa è scattata dopo che “l’11 aprile in Val di Susa vengono legalizzati gli espropri dei terreni dei valsusini per la costruzione del cantiere della linea dell’alta velocità Torino-Lione”, si ricorda nel comunicato.



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