lunedì 26 marzo 2012

pc 26 marzo - ILVA TARANTO: UNA STRANA E INTERESSATA MANIFESTAZIONE

COMUNICATO DELLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE ILVA SULLA MANIFESTAZIONE DI OGGI.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva di Taranto non ha partecipato oggi alla manifestazione indetta dai sindacati confederali sotto la Prefettura sulla questione ambiente/lavoro, ma di fatto per contrastare l'inchiesta in corso da parte della magistratura contro l'Ilva per l'inquinamento.
La ragione è che non aderiamo alle manifestazioni organizzate sulla linea e posizioni dell’azienda (basta vedere il testo del documento presentato al prefetto di cui riportiamo ampi stralci sotto), per il tramite dei capi e sindacalisti compiacenti che vogliono portare gli operai al carro degli interessi e dei profitti di padron Riva, agitando lo spettro della chiusura dell’ilva.
Non ci sarà alcuna chiusura dell'Ilva, nè tantomeno noi la vorremmo. Chi lo dice vuole solo fare dello stupido allarmismo, per non dire una cosa semplice: che Riva deve attuare tutte le norme di sicurezza e di tutela ambientale e deve pagare per i gravi danni ambientali, di salute, per le morti da inquinamento (oltre che quelli per infortuni) che colpiscono prima di tutto gli operai che stanno in questa fabbrica la maggior parte della loro vita, tra cui tanti abitano nei quartieri più inquinati, come Tamburi; che gli investimenti che l'Ilva fa sono una goccia nel mare di una disastro ambientale che ha portato Taranto a record nazionali di morti e malati dentro e fuori la fabbrica.
Si vogliono creare artatamente contrasti e contrapposizioni con giovani, cittadini e ambientalisti e fermare le inchieste della magistratura. E’ un lavoro sporco che va isolato e respinto in fabbrica e in città.
Dobbiamo unire la lotta vera per il lavoro a quella della sicurezza, salute e ambiente in un fronte unito di operai, giovani, cittadini e ambientalisti. E' possibile mantenere il lavoro e nello stesso tempo non ammalarsi e morire per il lavoro. E' possibile se al primo posto c'è la vita degli operai e delle persone e non il profitto a tutti i costi e comunque costi.
L’ilva non si chiude e non deve chiudere, ma Riva deve pagare i danni in sicurezza e salute agli operai e alla città. Perchè a Taranto non ci può essere un processo come quello avvenuto recentemente a Torino alla Eternit per l’amianto?

Cosa dicono e fanno invece cgil, cisl, uil, e fiom, fim, uilm?
A fronte di una perizia depositata in Tribunale che con dati e fatti nudi e crudi mostra tutta la tragicità dell'inquinamento dell'ilva, tuttora in corso, evidenziano la “positività dei percorsi e dei risultati raggiunti dall'Ilva;
sottolineano, con enfasi, gli investimenti fatti da padron Riva;
si rendono disponibili ad un confronto costruttivo con l'azienda;
generalizzano la questione della bonifica a tutta l'attività industriale e militare da oltre un secolo, all'unico scopo di attenuare le responsabilità dell'Ilva (la fabbrica più grande a livello europeo);
non chiedono alcun risarcimento all'Ilva ma parlano genericamente di reperire investimenti finanziari...
RIVA NON PUO' SPERARE IN DIFENSORI PIU' SOLERTI..

Stralci del documento presentato al Prefetto e al governo.

"Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL, congiuntamente a FIOM, FIM e UILM, in relazione alla situazione di criticità ambientale determinata dall’attività siderurgica, culminata con il deposito delle perizie presso il Tribunale di Taranto, ritengono necessario ribadire la positività dei percorsi sin qui avviati evidenziando i notevoli risultati raggiunti.
La politica di ambientalizzazione della fabbrica avviata con la Legge Regionale n.44/2008 sul contenimento dei livelli di diossina è proseguita con investimenti costanti e rilevanti, che hanno già prodotto significativi risultati (riduzioni del livello delle polveri sottili, contenimento delle emissioni di benzo(a)pirene, avvio per il rilascio della certificazione Emas).
Il percorso intrapreso va perfezionato e, soprattutto, accelerata la sua piena attuazione aggredendo le situazioni di maggiore criticità, che si possono sintetizzare nella copertura dei parchi minerali e nel contenimento delle emissioni fuggitive.
In tale ottica le scriventi OO.SS. si rendono disponibili a fornire ogni supporto utile anche attraverso un confronto continuo e costante con l’Azienda...
Ritengono ormai indifferibile l’avvio di una radicale attività di bonifica del territorio che consideri oltre un secolo di attività industriale connessa anche agli imponenti insediamenti militari...
Il programma abbisogna, però, di ingenti investimenti finanziari che vanno reperiti con immediatezza e finalizzati con altrettanta rapidità...
La bontà degli interventi effettuati e di quelli già focalizzati dalle Istituzioni, rappresentano un percorso importante e ambizioso..."

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