venerdì 2 marzo 2012

pc 2 marzo - le minacce di Monti alla Val susa troveranno in val susa e ovunque le risposte che si merita

ROMA - "I benefici economici della Tav sono rilevanti, i tempi di percorrenza tra Milano e Parigi si riducono drasticamente a 4 ore, si crea occupazione sul territorio e non solo. Alla luce di tutto ciò il governo ha deciso di confermare con convinzione il proprio impegno per la realizzazione tempestiva dell'opera". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti parlando della Tav al termine della riunione di tre ore sul dossier. Il governo sceglie dunque la linea della fermezza, e con riferimento ai disordini degli ultimi giorni in Valsusa ammonisce: "Non tollereremo illegalità".

A stretto giro è arrivata la replica di Alberto Perino, leader dei No Tav: "Monti ha detto un sacco di cose roboanti e ha mostrato i muscoli", ha detto nel corso di un'assemblea a Bussoleno. "Gli vogliamo bene. Ma eviti le prove di forza con noi. Non servono. E si sprecano soldi. Pensaci bene - ha aggiunto Perino rivolgendosi al premier - prima di buttare soldi dalla finestra per il Tav. Se vuoi farci fare ginnastica su e giù per la Valle - ha aggiunto - noi siamo pronti".

Le parole di Monti arrivano al termine di un'altra giornata di tensione, non solo in Piemonte. Un ultimo appello, firmato da don Luigi Ciotti, chiedeva al premier di ricevere i sindaci della valle prima di prendere qualunque decisione. Una moratoria era stata chiesta anche dal leader Idv Antonio Di Pietro, mentre migliorano le condizioni di Luca Abbà il manifestante caduto da un traliccio sul quale si era arrampicato per protestare, dichiarato ufficialmente fuori pericolo.

Monti: "La Tav si farà". "Ci siamo posti in particolare tre interrogativi - ha affermato il premier - C'è stato nel corso dell'anno un sufficiente ascolto delle opinioni delle popolazioni della Val di Susa; si è tenuto conto di quelle preoccupazioni; l'opera è giustificabile economicamente e soprattutto è sostenibile dal punto ambientale?". Le risposte secondo Monti sono naturalmente tutte positive: "C'è stato nel corso degli anni un sufficiente ascolto delle opinioni e delle preoccupazioni delle popolazioni della val di Susa, si è tenuto conto di quelle preoccupazioni. L'opera è sostenibile dal punto di vista ambientale". "Il progetto iniziale - ha insistito - è stato profondamente e radicalmente cambiato per tenere conto della fase di ascolto mentre è stata approfondita l'analisi di costi-benefici che verrà resa pubblica presto".

Quanto alla convenienza economica "il nostro governo è impegnato in tutti i campi a superare i blocchi che vengono da categorie particolari in nome dell'interesse generale per creare sviluppo" ed è "anche il caso della Tav", ha proseguito il presidente del Consiglio.

"Ci sono state forme di violenza - ha poi detto il premier - la libertà di espressione del pensiero è bene fondamentale che lo Stato è impegnato a tutelare" ma "non saranno consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza". Poi, tornando sulle ragioni che spingono l'esecutivo ad andare avanti, Monti ha affermato che "il nostro paese avverte un crescente disagio sociale, soprattutto tra i giovani è così difficile trovare lavoro, e questo è il risultato di un paese che si stava progressivamente staccando dall'Europa, con una decrescente competitività, con una difficoltà sempre maggiore di trovare spazio nell'economia internazionale, e di creare posti di lavoro per i giovani. Vogliamo noi lasciare andare dolcemente alla deriva, staccandosi dall'Europa, questa nostra penisola, rendendosi così sempre più difficile per l'economia italiana risalire, essere competitiva, creare posti di lavoro, consentire una maggiore equità, un maggior benessere sociale ed economico?".

La linea della fermezza è stata ribadita anche dal ministro dell'Interno Cancellieri, che esprime preoccupazioni per il valore simbolico assunto dalla Tav in determinati ambienti: "E' diventata un simbolo dell'antagonismo", rileva. "Questo potrebbe avere riflessi anche altrove, per questo la situazione è delicata. Ma non c'è nessun dubbio che l'opera debba andare avanti.

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