sabato 10 marzo 2012

pc 10 marzo - Governo 'tecnico'... o governo di polizia?

Governo 'tecnico'... o governo di polizia?

Ancora non ci siamo dimenticati l'atteggiamento della politica e le cariche delle forze dell'ordine contro la popolazione della vasusa la scorsa settimana che il governo in carica sente gia la necessità di ricordarci quale sia la "tecnica" in cui intende eccellere: quella poliziesca, della chiusura di ogni spazio di dissenso, della normalizzazione costi quel che costi.

Qualche spunto da alcune piazze italiane, oggi popolate da variegati e differenti iniziative di lotta. A Roma, dopo il corteo della Fiom, un'iniziativa cui hanno preso parte precari* del Coordinamento di lotta x la casa e dei Blocchi Precari Metropolitani sotto il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), contro le misure di austherity ed in solidarietà con la lotta notav, ha visto l'interevnto intollerante e manesco delle forze dell'ordine che hanno fermato 4 persone e (pare) trasferito qualche migrante che partecipava all'iniziativa al cie di Ponte Galeria. Nello stesso momento veniva sgomberata manu militari la tendopoli allestita dal coord. di lotta per la casa mentre un'altro spazio occupato dei Blocchi Precari Metropolitani veniva bersagliato di lacrimohgeni sui tetti per indurre gli occupanti a desistere da qualunque forma di resistenza. Altri compagni, impegnati da ieri nell'iniziativa Occupy Welfare sotto il Ministero del Lavoro, sono stati oggi "accolti" da guardie con la pettorina "antiterrorismo".

A Torino gli studenti scesi in piazza in solidarietà con la lotta della valsusa insieme a studenti della valle, sono stati "scortati" da un numero di camionette che, a detta di molti di loro, ricordavano le colonne che da quest'estate transitano in direzione del non-cantiere di Chiomonte. Diverse decine per un corteo di qualche centinaia di persone.

Scena non molto dissimile a Milano dove, ancora due ore dopo il blitz contro il club Freccia Rossa, due blocchi di diverse decine di Carabibieri da una parte e Celerini dall'altra continuavano a dare l'impressione di una Stazioen Centrale sotto presidio miliatre. E infatti non si trattava di un'impressione ma di un dato di fatto.

Più che un governo tecnico questo sembra tanto un esecutivo di pretoriani del Gran Capitale, ossessionati da un incubo ricorrente: che gli italiani e le italiane (e quanti abitano evivono in questo paese) possano iniziare a sollevarsi contro le misure inique e d'impoverimento progressivo cui li stanno obbligano le misure "tecniche"degli uomini del Monti. Non c'è di che stupirsi E' in fondo un buon segno, signfica che iniziano ad aver paura che qualcosa gli sfugga da sotto i piedi. Innanzi tutto il consenso, tanto sbandierato in questi primi 100 giorni di governo. Facciamo in modo di complicargli la vita per i prossimi 100.

A sarà dura!

Maelzel

Roma: arrestati Paolo di Vetta e altri 4 attivisti

SStamattina circa 150 senza casa e precari hanno tentato di occupare pacificamente la sede del Cipe a Roma per chiedere che i soldi buttati nella Tav vadano a finanziare lavoro, casa e welfare. La Polizia ha risposto caricando i manifestanti e arrestanto cinque attivisti.

Paolo Di Vetta, dirigente dell’Unione Sindacale di Base e coordinatore dei Blocchi Precari Metropolitani, è stato di fermo da alcune ore insieme ad altri 4 attivisti dei movimenti sociali della capitale dopo essere stato malmenato e poi prelevato dalla Polizia dal pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito di Roma. Di Vetta è attualmente trattenuto insieme agli altri attivisti presso il Commissariato Trevi, in attesa di processo per direttissima che potrebbe svolgersi già domani mattina.

L’aggressione è avvenuta nel corso di una pacifica manifestazione di protesta che si è svolta questa mattina a Roma in via della Mercede, davanti alla sede del CIPE, Comitato Interministeriale perla Programmazione Economica, dove oggi dovevano essere stanziati 20 milioni di Euro per le “compensazioni” richieste dal Presidente della Regione Piemonte Cota perla tentare di comprare il consenso di una parte della Val Susa nei confronti della Torino Lione. I manifestanti sono stati prima caricati, poi accerchiati ed identificati dalle forze di polizia.

Denuncia Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB: “È gravissimo che una manifestazione assolutamente pacifica, tesa a chiedere di spostare lo stanziamento di ingenti fondi pubblici da una mega opera inutile e dannosa comela TAV alle emergenze sociali, quali la casa, il diritto al lavoro e al reddito, venga aggredita violentemente dalle forze dell’ordine”. “È evidente – sottolinea Leonardi – che la totale chiusura del Governo Monti-Napolitano sulla TAV sta producendo l’aumento di atti repressivi nei confronti di chiunque, in Val Susa o nel Paese, osi mettere in discussione gli interessi che si celano dietro alle cosiddette ‘grandi opere’ comela TAV. Si tratta di una politica miope ed antidemocratica, che non tiene conto della profonda e crescente contrarietà nei confronti di questi progetti, obsoleti, devastanti ed appetibili per la criminalità organizzata”.

“Chiediamo l’immediata liberazione di Paolo Di Vetta e di tutti gli attivisti in stato di fermo, la fine della repressione e l’avvio di un dialogo costruttivo che tenga conto degli interessi reali del Paese”, conclude il dirigente USB.

Alle 18 i movimenti sociali della capitale, i coordinamenti di lotta per la casa e l’USB hanno convocato un’assemblea cittadina nei locali del Volturno Occupato per decidere quali iniziative di solidarietà intraprendere con Di Vetta e con gli altri attivisti arrestati

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