lunedì 20 febbraio 2012

pc 19-20 febbraio - napoli contestazione al sindacato giallo fiat

Una cinquantina di operai hanno contestato martedì scorso la Fismic di Napoli.

Il noto sindacato “giallo”, grande sostenitore di Marchionne.

Si tratta di lavoratori con contratto a termine del vecchio stabilimento Fiat di Pomigliano, ai quali era stato promesso l’ingresso in fabbrica e poi rimasti invece senza lavoro.

E’ volato qualche schiaffo, una vetrata rotta, qualche scrivania rovesciata.

La stessa Fismic, per bocca del suo segretario nazionale, Roberto Di Maulo, invita a non ingigantire : “Preferisco i toni civili ma la situazione di rabbia sociale la capisco”.

Ma la vicenda è emblematica delle contraddizioni che si accumulano a Pomigliano.

I lavoratori in questione, molto dei quali iscritti alla stessa Fismic, hanno visto i loro contratti scadere tra dicembre 2009 e marzo 2010 e dopo aver concluso anche la mobilità in deroga si sentono abbandonati da tutti.

“Ci era stato garantito il rientro in fabbrica” e c’è chi ricorda che, durante il referendum di Pomigliano, furono invitati dalla Fismic a manifestare la loro adesione all’accordo voluto dalla Fiat.

“Allora la Fismic assicurava che i posti di lavoro garantiti dalla Fiat sarebbero stati almeno 8.000″.

La situazione invece è un pò diversa.

Al momento, nel nuovo stabilimento, sono stati assunti circa 2.300 operai e, con i livelli di produzione programmati da Marchionne resteranno a casa comunque circa 2.000 operai.

Di Maulo contesta questa previsione ma sui contratti a termine deve ammettere che “effettivamente sono terminati”.

Sat. Can

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