mercoledì 11 gennaio 2012

pc 11 gennaio - una denuncia antifascista da bologna

Bologna, 20/12/2011



A TUTTE LE COMPAGNE ANTIFASCISTE

A TUTTI I COMPAGNI ANTIFASCISTI



La sera dello scorso 7 dicembre si sono aggirati per ore (4 o 5 ore!), nel comprensorio di via del Pratello, tre loschi personaggi provenienti dagli ambienti dell'estrema destra FASCISTA che, da varie testimonianze oculari, risultano aver messo in atto comportamenti assolutamente CONTRARI ALLA DIGNITÀ INDIVIDUALE della popolazione, storicamente antiautoritaria, della zona in questione.

Si parla, in particolare di donne (cui sono stati rivolti epiteti quali “puttana comunista”) ed immigrati (ad uno dei quali pare addirittura sia stata spenta una sigaretta in testa!).



Questo fino a quando, verso le 3 della stessa notte, un compagno, esasperato da quello spettacolo indegno, ha deciso di porvi fine sparando un colpo d' arma da fuoco che ha colpito uno dei suddetti individui alla gamba.



Riportiamo pubblicamente questi fatti poiché sembra incredibile, a chi ha vissuto lungamente la città di Bologna, che non si sia riusciti a trovare una soluzione più tempestiva e partecipata che non tollerare per lunghe ore ed aspettare che un compagno si giocasse la libertà vedendosi costretto ad ingaggiare una solitaria lite conclusasi con un colpo d' arma da fuoco.



Via del Pratello è da lunghissimo tempo una roccaforte del pensiero antifascista, degli stili di vita antiautoritari, dell' organizzazione del dissenso, della libera socialità: NON PUO' NÈ DEVE TOLLERARE CHE FATTI DEL GENERE SI RIPETANO, è necessario uno sforzo d' autocritica e d' organizzazione.



In questi frangenti ci troviamo a dover porgere all'unica persona che sia riuscita a fare qualcosa quella notte (e che ora si trova in stato di carcerazione preventiva) la nostra più sentita solidarietà: a ben vedere la responsabilità per la sua prigionia è anche di tutti noi.



Quando ci sottraiamo all' organizzazione collettiva per resistere a chi non ha rispetto per l' altrui libertà, diversità, individualità ci rendiamo responsabili delle conseguenze drammatiche che, in un modo o nell'altro, ciò potrà causare.



Pensiamo che via del Pratello non possa essere solo aperitivi: la libertà va difesa con costanza, non può essere vissuta solo nelle circostanze e nei modi più comodi e leggeri ma anche nelle sue necessarie implicazioni di lotta.



Collettivo Malasorte

Bologna

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