martedì 27 dicembre 2011

pc 27 dicembre - Val di Susa studenti in gita: la polizia identifica gli insegnanti mentre il PD denuncia "il fattaccio" al Ministro Profumo

No Tav, gita scolastica al cantiere. Polizia e l'onorevole Esposito nel panico

di Giulia Zanotti

Altro che pericolosi black bloc. A far paura a chi difende il cantiere della Maddalena di Chiomonte ora sono anche dei semplici studenti. Già, perchè qualche giorno fa due classi di un liceo del bergamasco sono state avvistate tra i boschi della Valsusa in prossimità dell'area in cui si stanno effettuando i lavori per la linea ad alta velocità Torino-Lione.

I giovani accompagnati da due insegnati hanno pensato di dedicare parte della loro gita scolastica all'osservazione di quel cantiere di cui tanto avevano sentito parlare negli ultimi mesi. E la loro presenza non è di certo passata inosservata: infatti, i due professori sono subito stati identificati dalle forze di polizia che presidiano la zona, ma non sono stati formalmente denunciati.

Un episodio che poteva tranquillamente chiudersi lì se non fosse che l'onorevole del Pd Stefano Esposito, strenuo sostenitore del fronte Si Tav, ha pensato bene di scrivere una lettera al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo per evitare che fatti così «sconcertanti» si ripetano. Naturalmente a preoccupare il parlamentare non è «l'instancabile impegno propagandistico» dei No Tav, quello l'ha già denunciato più volte. No, ora a far paura ad Esposito è il sistema scolastico italiano e il fatto che «possa essere promossa ed autorizzata una gita didattica in un luogo dove da mesi si commettono reati, dove centinaia di agenti sono stati feriti e contusi in occasione dei ripetuti assalti al cantiere, consentendo a personaggi ritenuti responsabili di atti illegali di fare lezioni contro lo Stato e le istituzioni italiane ed europee».

Se poi si considera che secondo Esposito a far da Cicerone ai ragazzi c'era anche un consigliere comunale di Villarfocchiardo «pluridenunciato per atti illegali commessi contro il cantiere» capiamo bene l'urgenza della sua lettera. Restano solo un paio di dubbi ancora da chiarire. Per prima cosa che il deputato del Pd abbia ingoiato uno schedario di polizia, visto la sua conoscenza delle fedine penali di chiunque si aggiri attorno al cantiere. Secondo, che questa sua denuncia, più che dal desiderio di migliorare il sistema scolastico italiano non nasca dalla voglia di vendicarsi su quei liceali, questa volta di Pinerolo, che qualche giorno fa gli avevano fatto fare scena muta in un dibattito sulla Tav?

27/12/2011

http://www.nuovasocieta.it/

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