giovedì 3 novembre 2011

pc 3 novembre - sbirri fascisti carogne tornate nelle fogne - Roma libertà di manifestare


gli studenti oggi sono scesi in piazza rompendo i divieti di alemanno e governo, la polizia ha caricato usando prima durante e speriamo non dopo metodi cileni
ma gli studenti romani hanno dato una lezione alla fiom di landini che il 21 ha vigliaccamente accettato i diktat del governo e di alemanno, scrivendo una pagina vergognosa di lasciar fare allo stato di polizia e trasformando la manifestazione operaia in una manifestazione legge e ordine


la cronaca

Studenti in piazza, cariche della polizia
"Noi sequestrati e identificati a Tiburtina"Bloccato il corteo contro le nuove regole del Campidoglio. Primi a partire i ragazzi del Virgilio e Mamiani sono stati i primi a partire. Identificati dalle forze dell'ordine davanti agli istituti. Poi hanno raggiunto la stazione Tiburtina. Qui la tensione è cresciuta. Dopo una lunga trattativa con le forze dell'ordine sono partite le cariche sotto il cavalcavia: prima un sit-in di protesta poi il gioco 'ruba bandiera'. Chiusa metro B Tiburtina. Alle 15 un'assemblea pubblica nel piazzale: invitati politici e cittadini

ore 14.22. Continua la trattativa tra i manifestanti, le forze dell'ordine e i politici intervenuti nel piazzale.

ore 14.03. "In questo momento c'è una situazione difficile alla stazione Tiburtina, dove sono bloccati centinaia di studenti. Faccio un appello al questore di Roma affinché ci sia uno sgombero pacifico della piazza". Lo ha dichiarato Marco Miccoli, segretario romano del Pd.

ore 14.01. ''Da Tiburtina gli studenti non possono più uscire se non identificati, tenuti in gabbia come topi. L'ennesima sconfitta di una città e di un governo debole ed agonizzante''. Ad affermarlo è Guido Staffieri, responsabile della mobilitazione nazionale Federazione degli studenti. ''Questa mattina - denuncia Staffieri - gli studenti romani hanno trovato la Digos pronta a indentificarli fuori dalle proprie scuole: dal ministero dell'Interno e dal sindaco Alemanno c'è stata una stretta inaccettabile al diritto di manifestare''.

LE CARICHE ALLA STAZIONE TIBURTINA "SE CI BLOCCANO IL FUTURO BLOCCHIAMO LA CITTA' L'URLO DEL POLIZIOTTO: "OGGI NO!"

ore 14. Gli studenti hanno provato a forzare il blocco su via Tiburtina ma sono stati fermati: sulla zona sta volando un elicottero delle forze dell'ordine, gli studenti sono "sequestrati" in piazza.

ore 13.58. Una assemblea cittadina alle 15 indetta dagli studenti Autorganizzati. "Stanno arrivando da tutta Roma - dice Bianca - Visto che non ci fanno andare via staremo qui e racconteremo quanto successo". Intanto gli studenti dicono: "Abbiamo dieci minorenni in Questura e anche un ragazzo ferito al sopracciglio con una manganellata".

BLOCCATO IL CORTEO SCONTRI CON LA POLIZIA SIT-IN DEGLI STUDENTI "SONO STATO INSEGUITO E PICCHIATO" DOPO GLI SCONTRI SI GIOCA A PALLONE TENSIONE E ''BOOK BLOC''

ore 13.50. Ci sono anche alcuni genitori a sostenere la protesta dei propri figli alla stazione Tiburtina. ''Sono qui con mio figlio di 17 anni perché quando su internet ho visto le foto delle cariche ho pensato che fosse giusto venire qui a sostenerlo'', spiega Giuseppe, padre di uno studente del liceo artistico Caravillani, che è seduto con i ragazzi. ''Con me ci sono anche altri genitori - ha proseguito - la situazione nel nostro Paese è insostenibile. Ho deciso di lasciare che mia figlia andasse all'estero e farò lo stesso anche con mio figlio, perché qui in Italia la situazione è davvero grave. Comunque rimarrò qui con gli studenti fin quando non andranno via anche loro''.

ore 13.41. Il consigliere regionale del Lazio di Sel Luigi Nieri, il coordinatore del Pd di Roma Marco Miccoli, il segretario romano dell'Idv, Stefano Pedica, e Paolo Masini consigliere comunale Pd, sono arrivati in piazza alla Stazione Tiburtina per cercare una soluzione

ore 13.36. Il segretario romano del Partito democratico, Marco Miccoli, e il consigliere regionale e capogruppo di Sel alla Regione Lazio, Luigi Nieri, stanno intervenendo a Roma 'a sostegno' degli studenti, per aiutarli a uscire dalla piazza vicino alla stazione Tiburtina. I due politici, riferiscono i ragazzi, stanno parlando con la Questura perché i manifestanti possano andare via senza essere identificati.

ore 13.35. "Questa mattina, davanti la scuola, identificavano tutti quelli che non entravano in classe''. Sono in molti, tra i manifestanti a riferire l'episodio: prima ancora di partire dai licei Mamiani e Virgilio per raggiungere piazzale Tiburtino e la manifestazione indetta dagli studenti di medie e superiori, "i giovani che hanno scelto di disertare le lezioni sarebbero stati identificati dalle forze dell'ordine che già presidiavano gli istituti con auto e camionette di polizia e carabinieri".

ore 13.32. In piazza è arrivato un pallone e la parola d'ordine degli studenti bloccati di fronte alla stazione Tiburtina è cambiata da "corteo, corteo" a "torneo, torneo".



ore 13.30. Hanno deciso di fare un'assemblea cittadina, alle 15, ''con tutte le forze civili, culturali e politiche della città'' per raccontare quanto accaduto oggi a Roma. Gli studenti, che presidiano ancora piazzale Tiburtino, hanno scelto così di ''chiamare a raccolta tutti coloro che possono farci uscire liberi e indenni da questa situazione''. La preoccupazione degli studenti è, infatti, che dopo gli scontri possano essere identificati e fermati alcuni di loro. ''Non abbiamo fatto nulla - spiega una ragazza del Liceo Mamiani - volevamo solo partire in corteo e questo ci è stato impedito con la forza. Un ragazzo, uno del primo anno è stato anche ferito''. Si tratta di un 14enne che durante il blitz degli studenti all'interno dei cantieri della stazione è stato ferito al sopracciglio: un taglio che lui stesso dice essere stato procurato da una manganellata. Il ragazzo non si è fatto comunque medicare in ospedale ed è ancora tra i manifestanti.

ore 13.19. Chiusi tutti gli accessi del piazzale sotto il cavalcavia, a pochi metri dal cantiere.

ore 13.10. Dopo una breve 'assemblea di piazza' gli studenti che hanno cercato questa mattina di dar vita a un corteo non autorizzato sono ancora alla stazione Tiburtina. In attesa che si sblocchi la situazione che li costringe a restare nel piazzale altrimenti verrebbero identificati dalle forze dell'ordine, per ingannare il tempo gli studenti hanno improvvisato un 'ruba bandiera' sotto il cavalcavia. Sulle note della canzoncina per bambini 'Il filo della ragnatela' in cui il ragno è stato sostituito a volte con celerini a volte con senatori, i ragazzi ingannano il tempo. Presa d'assalto una pizzeria, il sottovia è gremito di gruppetti di ragazzi che bivaccano. Ogni tanto si leva il grido "Roma libera" e "Occupiamo tutto".

ore 13.09. "Man a mano che gli studenti raccontano, apprendiamo che in diversi istituti la polizia è entrata all'interno a controllare le assenze. Una forma di schedatura da regime totalitario, inaccettabile. I costi dell'operazione di stamattina sono elevatissimi''. Lo sottolineano in una nota gli Autorganizzati Roma. ''E si sono anche rivelati inutili, visto che gli tudenti e le studentesse del Virgilio hanno sfilato persino nella emblematica e centralissima via della Conciliazione'', aggiungono.

ore 12.32. Tra i ragazzi c'è chi accusa: "Mi hanno inseguito e mi hanno schiaffeggiato" denuncia uno studente di Economia della Sapienza di 23 anni, che è stato fermato durante la manifestazione vicino alla stazione Tiburtina a Roma. "Stavo uscendo dal cantiere della stazione - racconta - mi hanno seguito perché dicevano che avevo lanciato qualcosa, ma non era vero". Continua il ragazzo: "Mi dicevano che ero a volto coperto - spiega - ma avevo solo uno scaldacollo, di quelli che si vendono sulle bancarelle. Mi hanno afferrato da dietro, ho perso anche la collana. Mi hanno schiaffeggiato senza motivo". Adesso il cantiere è vuoto e gli studenti sono tornati sul piazzale.

ore 12.25. Dopo gli scontri tra gli studenti e le forze di polizia in piazzale della stazione Tiburtina torna la calma e i ragazzi hanno srotolato per terra lo striscione hanno indetto una sorta di assemblea a cielo aperto. Un ragazzo dal megafono annuncia che uno studente del Mamiani è stato fermato e rilasciato e che al momento l'unico modo per lasciare la piazza "è quello di essere identificati dalla polizia. Siamo stati sequestrati'', dice. Rimasti in poche centinaia gli studenti per ora restano in attesa di ulteriori indicazioni anche da parte della Questura.

ore 12.19. "Non molleremo, non ce ne andremo. Ci riprenderemo la città", dicono gli studenti seduti a terra all'interno del cantiere della stazione Tiburtina. Tra loro un 23enne dell'università La Sapienza, identificato dopo le cariche. "Mi hanno preso a schiaffi - racconta - perchè dicevano che avevo lanciato qualcosa contro le forze dell'ordine. E' assurdo", prosegue mostrando una collanina che si è rotta durante i disordini.

ore 12.18. Agenzia per la Mobilità informa che la situazione del trasporto pubblico che transitano nella zona della stazione Tiburtina è la seguente: stazione metro B Tiburtina chiusa, treni non fermano; chiuso capolinea stazione Tiburtina; le linee 111, 211, 409 limitano al deposito Portonaccio; le linee 490, 491, 495, 649 limitano a via della Lega Lombarda; le linee 71 e 492 limitano piazzale Valerio Massimo, mentre le linee 163, 309, 443 e 448 non transitano dalla stazione Tiburtina.

ore 12.13. Il ragazzo di 17 anni, inseguito e preso dalla polizia alla stazione Tiburtina, è illeso. L'inseguimento a piedi da parte di alcuni uomini delle forze dell'ordine in borghese aveva allarmato il resto degli studenti che protestano in via Tiburtina. Uno di loro, parlando al megafono, aveva anche paventato che lo studente fosse stato picchiato: in realtà, una volta preso, è stato allontanato dal corteo, portato vicino ai chioschi delle biglietterie Atac e lì identificato. Operazione questa che è svolta, tra l'altro, sotto gli occhi attenti dei molti altri studenti. Il ragazzo è stato quindi rilasciato ed è potuto tornare all'interno del corteo.

ore 12.08. I ragazzi sono seduti a terra sotto il cavalcia per un'assemblea.

ore 12.04. Dopo qualche momento di calma in cui gli studenti avevano steso in terra lo striscione e si erano seduti di fronte alle forze dell'ordine alle spalle un gruppo ha sfondato le transenne dei lavori alla stazione Tiburtina. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno bloccato l'accesso anche con spintoni nei confronti dei ragazzi tutti a mani nude e volto scoperto. E' partita una nuova carica di alleggerimento. Intanto dall'altro lato della piazza sta arrivando in appoggio anche lo schieramento della guardia di finanza. All'interno dell'area dei lavori i ragazzi hanno acceso qualche fumogeno.

ore 12.03. ''Hanno picchiato a sangue un ragazzo di 17 anni e adesso non sappiamo dove sia''. Lo ha detto, dal megafono, uno degli studenti che stanno protestando a Roma. Dopo l'invasione del cantiere della stazione Tiburtina, infatti, in molti sono fuggiti dalle forze dell'ordine che cercavano di raggiungerli per identificarli.

ore 12.02. I ragazzi hanno tentato di occupare il cantiere della nuova stazione, aprendo una rete di metallo. Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine, che li hanno circondati e con delle piccole cariche di alleggerimento li hanno sgomberati dal cantiere. Un poliziotto è finito in terra ed è stato colpito con qualche calcio da un manifestante.

ore 11.53. Nuove cariche delle forze dell'ordine nel cantiere della stazione Tiburtina

ore 11. 47. "Dalle testimonianze raccolte da alcuni studenti ci giunge notizia che, davanti a numerose scuole romane, come il Tasso e il Righi, le forze dell'ordine avrebbero intimidito i ragazzi intimandogli di non prendere parte alla manifestazione e, cosa ancor più grave, avrebbero chiesto ai presidi di fornirgli i nominativi degli alunni che non si sono presentati oggi a scuola". E' quanto rende noto il portavoce romano della Federazione della Sinistra, Fabio Alberti che in questo momento si trova proprio alla stazione Tiburtina dove sono radunati gli studenti. "In tal caso - conclude Alberti - saremmo di fronte a un episodio gravissimo e a un abuso bello e buono. Ci auguriamo, per questo, che nessun preside abbia accolto questa richiesta, a dir poco inaudita e illegittima".

ore 11.38. "Abbiamo tra i 14 e i 20 anni, siamo a volto scoperto e ci impedite di girare liberamente per la città. Prendete a manganellate i minorenni, buffoni". A urlarlo gli studenti dopo le cariche alle forze dell'ordine, schierati in tenuta antisommossa. Tutte le vie d'uscita dalla piazza sono presidiate dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Gli studenti, fermi davanti all'ingresso della stazione Tiburtina, hanno acceso alcuni fumogeni.

ore 11.34. Nel momento in cui si è verificato il 'contatto tra studenti e forze dell'ordine, i primi sono stati respinti da polizia e carabinieri con "un'azione di alleggerimento". Tra la rabbia e le proteste. "Sono volate anche delle manganellate", denunciano dalla piazza. "Stanno tentando in ogni modo di impedirci di manifestare - gridano adesso al megafono gli studenti - ma è un nostro diritto, siamo cittadini anche noi". Da quando i ragazzi sono arrivati stamattina nei pressi della stazione Tiburtina, il corteo non è riuscito mai a partire. È riuscito solo a muoversi a singhiozzo nell'area intorno a piazza Mazzoni.

ore 11.32. Gli studenti con i loro book bloc, in cui oltre ai classici della letteratura sono riprodotti i motivi della protesta, ancora stazionano sotto il cavalcavia antistante la stazione Tiburtina, , 'accerchiati' dalle forze dell'ordine che gli impediscono di proseguire nel loro percorso.

ore 11.24. In un primo momento, secondo quanto riferito dai responsabili della manifestazione studentesca, era stato autorizzato un corteo fino all'Università La Sapienza, e dunque lontano dal centro dove il Campidoglio ha proibito i cortei. Quando gruppi di studenti hanno preso una direzione diversa, cordoni delle forze dell'ordine hanno sbarrato il passo al corteo. Al tentativo di forzare il blocco è partita la carica. Gli studenti ora si trovano concentrati davanti alla Stazione Tiburtina, sotto il ponte della Tangenziale.

ore 11.23. Si stanno registrando momenti di tensione alla stazione Tiburtina. Gli studenti gridano: "Vergogna, vergogna".

ore 11.22. Le forze dell'ordine hanno caricato gli studenti che si stavano muovendo in corteo a Roma. I ragazzi avevano prima bloccato dei bus alla stazione Tiburtina e una volta che si sono mossi sono stati bloccati. Dopo avere forzato il cordone delle forze dell'ordine sono stati caricati.

ore 11.16. La polizia sta caricando gli studenti in piazzale Tiburtina.

ore 11.13. Circa duecento studenti dei licei romani si stanno muovendo in corteo dalla Stazione Tiburtina. La manifestazione è autorizzata dalla Questura fino all'università La Sapienza, coprendo un itinerario lontano dal centro storico di Roma dove, per decisione del sindaco, sono vietati i cortei. Prima di muoversi gli studenti hanno bloccato i bus del capolinea della Tiburtina provocando la deviazione di numerose linee.

ore 11.12. ''Identificati senza un motivo'' e poi ''scene di blindati davanti ai licei del centro di Roma''. A denunciarlo sono gli studenti Autorganizzati riuniti a Tiburtina per dare vita a un corteo sfidando il divieto del Campidoglio e l'assenza di autorizzazione della Questura. ''Nonostante la presenza di mezzi delle forze dell'ordine, gli studenti e le studentesse del Virgilio, in diverse centinaia, si sono mosse in corteo spontaneo nel pieno centro della città e del I municipio, violando qualsiasi divieto - spiegano nella nota - in altri licei stessa scena: tre camionette al Mamiani, e due camionette al Tasso e l'identificazione di chi non andava a scuola. Al momento, oltre mille studenti sono bloccati dalle forze dell'ordine alla stazione, in una situazione di crescente tensione anche dopo che i primi manifestanti arrivati sul posto sono stati identificati dalle forze dell'ordine'', concludono gli studenti.

ore 10.50. Al grido di "corteo, corteo" gli studenti si stanno per muovere dietro uno striscione contro il G20 e contro il sindaco Alemanno.

ore 10.48. "Vogliamo arrivare in centro". Lo ripetono gli studenti romani che si sono riuniti a Tiburtina per partire in corteo. La manifestazione doveva partire poco dopo le 9, ma non è autorizzata. Per ora sembra che i ragazzi prendano tempo e aspettino magari un via libera dalla Questura.

ore 10.43. Agenzia per la Mobilità informa su disposizione della Questura che è stato chiuso alle 10.36 l'accessso alla stazione della metro B di Tiburtina. I treni transitano senza fermarsi. Inoltre sono iniziate attorno alle 10.30 alcune deviaziazioni dei mezzi pubblici di trasporto a causa della presenza di numerosi studenti nella zona della stazione Tiburtina. In particolare sono già limitate a Valerio Massimo le linee 71 e 492, la 409 a Portonaccio, mentre le 111 e 211 a via Tiburtina. Il capolinea di Tiburtina è in corso di chiusura e comunque i bus che transitano nella zona limitano ai margini del concentramento degli studenti.

ore 10.35. Dal megafono uno studente invita a restare tranquilli in piazza e comunica che sono in corso trattative con la questura per concordare il percorso del corteo. E aggiunge: "Questa classe politica non rappresenta più nessuno, neanche le forze dell'ordine schierate a loro difesa che hanno subiti grossi tagli e non hanno più i fondi per la benzina".

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