mercoledì 16 novembre 2011

pc 16 novembre - palermo si trasforma ed estende l'organizzazzione dei giovani - nasce il collettivo pro-testa


Pochi giorni fa denunciavamo sul blog di RED BLOCK, l'autoritarismo dell'ormai noto preside Tripodi dell'Iti Volta di Palermo, reazionario d.o.c "all'avanguardia" nel capoluogo siciliano per l'utilizzo di sanzioni disciplinari e del voto in condotta a fini politici contro gli studenti in prima linea nella lotta per una scuola laica, pubblica e al di fuori delle logiche del profitto.
A fargli buona compagnia si aggiunge adesso il preside Francesco Fiordaliso del liceo classico di Castelvetrano, cittadina in provincia di Trapani, dove ad una delle prime mobilitazioni studentesche totalmente autorganizzata dagli studenti, ha minacciato 3 studenti di sospensione da 1 a 3 giorni per aver organizzato tale protesta.
Gli studenti non si sono fatti intimidire anzi hanno risposto con la lotta e la denuncia di tali atti repressivi da vero e proprio preside sceriffo, tra l'altro in linea con l'impostazione fascista della riforma Gelmini e si sono organizzati nel collettivo Pro-testa che oggi ha avuto il suo battesimo del fuoco con un primo volantinaggio che riportiamo qui sotto.
Agli studenti ribelli va tutta la nostra solidarietà attiva e di lotta!


Volantino distribuito in questi giorni nel liceo classico Giovanni Pantaleo di Castelvetrano (Trapani):


15 Ottobre, giorno di indignazione internazionale, un gruppo di studenti che vogliono cambiare lo stato di cose presenti decide di scendere in piazza, bloccare la città e di riappropriarsi dei propri spazi. Il corteo, svoltosi a Castelvetrano, vede come protagonisti circa 500 studenti indignati di fronte al degrado politico, alla crisi prodotta dal sistema capitalista che governo e padroni vogliono che a pagarla siano esclusivamente lavoratori, giovani e masse popolari.Ma lo scandalo più grosso, oltre a questo, è che lo stato intende far pagare tale crisi a noi studenti e alle classi più disagiate, quali lavoratori e operai. Durante lo svolgimento del corteo sono stati lanciati cori di resistenza e protesta contro realtà politiche sempre più neofasciste e mafiose. Questa nuova generazione ribelle, piena di ideali, che sogna una società migliore basata sull’uguaglianza e sulla dignità umana decide di bloccare la città, di fermarsi davanti le banche(strumento del capitale), di attaccare i palazzi del potere e di occupare le piazze. Dopo circa 3 ore di mobilitazione, l’indignazione studentesca si riversa contro i presidi, quest’ultimi in linea con la riforma Gelmini, autoritari e repressivi, che non permettono agli studenti di scendere in piazza. Tali padroni negano il diritto dello studente a manifestare, minacciandolo e reprimendolo con provvedimenti disciplinari; ci stroncano sul nascere. Ma, cosa più importante ancora è notare come ogni anno fascisti di ogni specie parlano di diritto allo studio cercando di far passare come fannulloni e buoni a nulla quegli studenti che per il diritto allo studio che viene loro negato lottano con tenacia e coraggio affrontando ogni rischio. Il diritto allo studio non esiste, sono gli studenti che devono conquistarlo. Pensiamo a tutto lo spreco di denaro per permettersi gli studi, dai libri alle tasse, è forse questo il diritto allo studio di cui tanto si parla? Alcuni ragazzi del liceo Classico, per l’appunto, hanno subito gravi provvedimenti disciplinari basati su false accuse. CONTRO OGNI FORMA DI REPRESSIONE, NON UN PASSO INDIETRO. NO SUBMISSION!


COLLETTIVO STUDENTESCO PRO-TESTA

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