venerdì 28 ottobre 2011

pc 28 ottobre - YEMEN, LE DONNE BRUCIANO I BURQA




YEMEN
Donne in piazza contro Saleh bruciano i burqa

Migliaia di donne yemenite sono scese in piazza per sfidare la brutale repressione delle proteste perpetrata da 9 mesi dal presidente Ali Abdullah Saleh (con il tacito appoggio degli Usa e degli altri paesi che hanno partecipato alla «liberazione» delle Libia). Ieri, a migliaia, si sono ritrovate nelle strade della capitale Sanaa e hanno dato fuoco ai loro burqaa, il velo integrale islamico, e innalzato cartelli in cui stava scritto: «Il macellaio Saleh uccide le donne ed è orgoglioso di questo» o «Noi donne non abbiamo alcun valore agli occhi di Ali Saleh». Era la prima volta che nei 9 mesi di rivolta contro il presidente a vita (è al potere da più di 30 anni e non vuole saperne di togliere le tende), con centinaia di morti e una guerra civile strisciante, che le donne hanno «alzato il livello dello scontro» a un punto molto sensibile della simbologia islamica. Il recente conferimento del Nobel per la pace alla attivista yemenita Tawakkol Karman ha dato ulteriore spinta alle donne yemenite impegnate in una lotta di liberazione che va al di là dell'uscita di scena di Saleh, uomo degli americani, pur nella sostanziale indifferenza della «comunità internazionale» così pronta a intevenire in difesa dei diritti umani e dei «civili» nella Libia di Gheddafi. Secondo una della leader della protesta, Ruqaiah Nasser, solo in ottobre più di 60 donne sono state «attaccate» dalle forze governative nel silenzio «lamentevole» dei leader tribali: «Noi non staremo in silenzio e ci difenderemo se i nostri uomini non sono in grado di difenderci». (IL Manifesto del 27.10.11)

SANAA - Sono ancora una volta le donne a scendere in piazza. Centinaia di donne yemenite hanno dato fuoco, ieri, ai tradizionali veli in segno di protesta contro la brutale repressione del governo alle rivolte popolari del paese.
Sarebbero rimasti uccisi 25 persone, secondo alcune fonti locali. Sarebbero morti durante la notte a Sanaa e nella città di Taiz, nonostante il cassate il fuoco annunciato da Saleh martedì.
"Questo è un appello di donne libere dello Yemen, qui si bruciano le nostre makrama (il tradizionale velo) di fronte al mondo per protestare contro i massacri sanguinosi del tiranno [presidente Ali Abdullah] Saleh,'' si legge sui volantini che le stesse donne scese in piazza hanno distribuito.
Le donne yemenite hanno assunto un ruolo chiave nella rivolta contro il regime di Saleh iniziate lo scorso marzo, e ispirata dalle rivoluzioni in Tunisia, Egitto e Libia.(red. Il Mediterraneo)

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