mercoledì 7 settembre 2011

pc 7 settembre - SCIOPERO DEL 6: RESOCONTO DA PALERMO

Questa mattina, 6 settembre, nel contesto dello sciopero generale indetto dalla Cgil e dai sindacati di base i lavoratori e i precari dello Slai Cobas per il sindacato di classe hanno manifestato contro la manovra del governo (che tra l'altro prevede pesanti tagli per 6 miliardi di euro alle risorse per il sociale destinate agli Enti Locali) prima davanti al palazzo della Provincia in Via Roma, "assediandolo" e minacciando apertamente con il megafono di occuparlo quanto prima; la polizia presente a difesa del palazzo ha immediatamente chiuso i cancelli nel tentativo di impedire l'accesso, ma la forte protesta e la minaccia di invasione hanno fatto sì che i dirigenti della provincia invitassero i precari, subito dopo il passaggio del corteo dei sindacati di base, al tavolo di discussione.
Sono stati esposti durante tutta la manifestazione diversi striscioni tra cui uno con su scritto "Contro la manovra lacrime e sangue, rivolta operaia e sociale"; lanciati diversi slogan tra lo sventolio delle bandiere "Manovra del governo, manovra dei padroni, governo Berlusconi ti cacceremo fuori", "Vogliamo diritti, vogliamo lavorare, qui ci vuole la rivolta popolare" , "L'art.18 non si tocca lo difenderemo con la lotta"…
Durante tutta la protesta è stata fatta una assemblea aperta con la denuncia delle malefatte del governo più delinquente della storia d'Italia, denuncia del cuore della manovra, che nella sostanza è fatta di tagli ai salari e ai diritti dei lavoratori e delle masse popolari in generale con l'aggiunta, all'ultimo minuto del tentativo di cancellare l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, contro il presidente della Repubblica Napolitano che nei prossimi giorni sarà a Palermo per una "visita istituzionale" dicendo che invece che pressare il governo per una manovra più urgente fregandosene di chi realmente ne pagherà le conseguenze, dovrebbe "spendere il suo prestigio" per cacciare via un presidente del consiglio che dice che l'Italia è un paese di m., ecc.
Forte appello alla necessità di una lotta generale che sia come si leggeva dal volantino diffuso "…autonoma dalle strumentalizzazioni di sindacati confederali e della falsa opposizione parlamentare, una lotta prolungata che non si fermi fino a risultati concreti con forme incisive e inaspettate, che diano effettivi colpi a governo e amministrazioni, che assedino le sedi istituzionali, i partiti e i parlamentari, a livello locale come a Roma…". Spikeraggio che si è ulteriormente intensificato al passaggio del corteo dei sindacati di base e centri sociali; c'è stato un lancio di slogan comuni e solidarietà reciproca alle diverse lotte rappresentate dai vari striscioni.
Dopo l'incontro con i dirigenti della Provincia la manifestazione è proseguita davanti la Prefettura sia per continuare in questa giornata il presidio dei palazzi istituzionali, sia dare forza e solidarietà ai precari già presenti (precari della scuola che quest'anno hanno subito tagli pesantissimi ai posti di lavoro e sono di fatto disoccupati), sia per tenere sotto pressione la Prefettura anche in questa giornata di sciopero generale per i tavoli aperti sulle nostre varie vertenze in corso.
Anche lì è stata denunciata la manovra e soprattutto il fatto che in Prefettura era in corso una lunga riunione per organizzare la "visita" di Napolitano. Questo punto è stato attaccato fortemente denunciando ancora una volta la funzione (scellerata) del Presidente.
Durante la giornata sono stati fatti volantinaggi anche al concentramento finale del corteo, indetto dalla Cgil , a piazza Massimo durante il comizio di Landini/Fiom che ha fatto un appello alla partecipazione al presidio davanti al Senato a Roma.
Spiegazione ai lavoratori presenti della nostra posizione, mettendo in luce, soprattutto la diversa impostazione sui mezzi della lotta!

Slai cobas per il sindacato di classe - Palermo

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