domenica 25 settembre 2011

pc 25 novembre - 19° anniversario del discorso dalla gabbia del presidente Gonzalo

dichiarazione emessa dal PCm Italia

Il 25 settembre 1992, dalla oscena gabbia in cui l'aveva rinchiuso il regime corrotto, genocida e antipopolare di Fujimori sostenuto dall'imperialismo e dalla Cia, il Presidente Gonzalo, capo della rivoluzione peruviana, teneva il suo discorso, in cui, tra l'altro, affermava netto e chiaro:
“Noi siamo qui come figli del popolo e stiamo combattendo da queste trincee che sono anche trincee di lotta, di combattimento, e lo facciamo come comunisti perchè noi difendiamo qui gli interessi del popolo, i principi del partito, la guerra popolare. Questo è quello che facciamo, lo stiamo facendo e continueremo a fare... il cammino è lungo e lo continueremo, trionferemo... .... Di cosa abbiamo bisogno? Necessitiamo che il maoismo sia incarnato e lo si sta facendo e che si vadano generando Partiti Comunisti, capaci di condurre e infine dirigere questa nuova grande ondata della rivoluzione proletaria mondiale che si annuncia...”.
A 19 anni di distanza il Presidente Gonzalo, la Guerra Popolare in Perù soffre ancora di una inflexion (flessione) ma le parole del Presidente restano il punto di riferimento di come avanzare in Perù e di grande importanza nel mondo.
Il nostro Partito alla difesa di questo discorso e del Presidente Gonzalo, al sostegno al Pcp e della guerra popolare non ha mai rinunciato, anzi in questi anni è stata l'unica forza nel MRI, nel MCI e nel nostro paese ad attenersi coerentemente e a portarli avanti.

Il PCP e il suo Comitato Centrale si sono mantenuti fermi e si mantengono fermi anche oggi
“nel respingere e condannare tutte le montature della Linea Opportunista di Destra (LOD), nello sviluppare la guerra popolare, applicando il Pensiero Gonzalo e con la guerra popolare portare avanti il raggruppamento e il lavoro di massa nelle campagne e nelle città”.

Oggi il PCP nel combattere il nemico principale l'opportunismo di destra su scala nazionale e internazionale, segnala anche che vi è un piano sistematico dell'imperialismo e della reazione mondiale portato avanti con l'aiuto di ogni tipo di revisionisti e principalmente del nuovo revisionismo che si presenta come 'maoista', con individui, frazioni o gruppi che oggi si sforzano di creare scissioni e confusioni nelle file del Partito con una Linea Opportunista di 'Sinistra' (LOI) che ha lo stesso scopo e obiettivi della LOD.

Noi condividiamo con il PCP e il suo CC, l'appello all'unità nel MRI e nel MCI sulla base del bilancio dell'applicazione del maoismo e la costruzione dei partiti comunisti che lo incarnino in ciascun paese, e condividiamo l'individuazione nella 'nuova sintesi' di Avakian PCRUSA e nel revisionismo della direzione del PCNUm Nepal, le posizioni da cui delimitarsi in questo bilancio e costruzione.

Allo stesso tempo, noi non pensiamo che l'applicazione del maoismo debba avvenire in forma dogmatica e stereotipata, perchè questo origina effettivi partiti 'menbrete' incapaci di applicare alla realtà concreta il mlm con le necessarie innovazioni che i cambiamenti dell'imperialismo e le differenze nei singoli paesi domandano. Questa linea è fallita già nel nostro movimento e ha provocato danni e deviazioni, crea feudi e non partiti.
Così come è assolutamente necessario che il bilancio del MRI e il suo rilancio come nuova organizzazione internazionale domanda il contributo di tutte le esperienze della guerra popolare e della rivoluzione, in Perù come in Nepal, come in India, Filippine; dei tentativi di sviluppo della guerra popolare Turchia, in altri paesi Turchia, Sud Asia,ecc; della costituzione dei Partiti Comunisti maoisti nei paesi imperialisti, Partiti che esistono in realtà anche se nella loro fase iniziale. Ignorarli è liquidazionismo, della stessa natura di quello perseguito da Avakian e Prachanda. Nessuno addebiti al Presidente Gonzalo simili semplificazioni.
Il Presidente Gonzalo, maestro di dialettica, ha, ad esempio, analizzato in maniera corretta e indicativa l'esperienza della lotta armata nei paesi europei negli anni '70, differenziandosi da ogni liquidazionismo, pur mettendo in luce che solo i Partiti Comunisti guidati dal mlm possono correttamente sviluppare questo tipo di lotta nei paesi imperialisti, nel contesto della strategia universale della gp applicata alla realtà di questi paesi, gp che non può non avere come culmine e obiettivo finale l'insurrezione popolare per la conquista del potere politico.

Giustamente il CC del PCP denuncia oggi la LOI, che altro non è che una forma di “revisionismo armato”, infiltrato nel movimento comunista; così come evidentemente è di questa natura il militarismo di alcune posizioni presenti nel movimento comunista nei paesi imperialisti: la lotta armata senza partito, il partito senza politica rivoluzionaria, militaristi senza masse che lasciano il proletariato sotto il dominio dell'economicismo e del revisionismo.
E' proprio la strada opposta quella perseguita dai proletari comunisti che costituiscono il PCm - Italia. Strada e percorso necessario avviato in altri paesi imperialisti, come Francia, Canada, ecc.

In riferimento al MRI. Esso nasce sulla Dichiarazione del 1984, avanza con l'affermazione della Dichiarazione 'Viva il mlm' e culmina con la dichiarazione 'Per un secolo di guerre popolari'.
Poi vi è stata crisi, stagnazione e tentativo di liquidazione, principalmente da parte del CORIM guidato dal PcrUsa. Lungo la stessa strada, quella della liquidazione, è andata l'affermazione del revisionismo nella direzione del PCNM-Nepal.
Dopo questo non vi è stata alcuna nuova dichiarazione. Quello che vi è stato è l'azione del Partito Comunista maoista- Italia, Naxalbari -India e di altri partiti e organizzazioni presenti nel nostro movimento per opporsi a questa liquidazione e costruire nella pratica una Riunione come tappa verso una Conferenza Internazionale.
Questo è stato un punto alto dell'attività rivoluzionaria in seno al nostro movimento da parte di partiti e organizzazioni, che non si limitano a domandare bilanci o chiedere Riunioni che altri devono organizzare. Nello stesso tempo abbiamo cercato di rendere utile a tutto il MCI questo sforzo associando partiti e organizzazioni dentro e fuori del MRI perchè tornino a far sentire forte e chiara la posizione del maoismo e l'azione dei maoisti nella tormenta attuale della situazione mondiale.
E' questo il senso del messaggio del 1° Maggio che non è una nuova dichiarazione ma un atto politico nella congiuntura attuale necessario a questo piano.
Non ci sono altre dichiarazioni nel movimento comunista marxista-leninista-maoista
Il Messaggio del 1 maggio Q rende nuovamente attivo in forma congiunta il movimento comunista mlm. tanto da avere la firma del Partito Comunista dell'India maoista, tanto da far arrivare il messaggio del maoismo e della guerra popolare nel cuore del mondo arabo con la firma del Movimento comunista maoista di Tunisia; tanto da offrire una sostegno ai maoisti in Nepal di mantenere la rotta del maoismo anche in questa fase di difficile dominio nel PCNUM del revisionismo Prachanda-Battarai.
Chi può dirsi maoista ed essere così cieco davanti a tutto questo?
Chi non ha firmato questo messaggio non è “più maoista” ma semplicemente non comprende cosa significa pplicare il maoismo nella realtà concreta della battaglia in seno al MRI nel contesto dell'attuale situazione internazionale. Il PCP del Presidente Gonzalo è entrato nella fondazione del MRI nel 1984, pur considerando che la Dichiarazione del 1984 non è quella che il partito richiede, e nel MRI si batte per l'affermazione del maoismo.
Il PCP-CC è chiamato a perseguire la stessa strada nel contesto attuale oggi.
Il nostro Partito riconosce la validità generale della posizione contenuta nella LINEA INTERNAZIONALE del PCP e quindi ritiene che su questa strada la marcia comune debba proseguire ed avanzare. E' positivo che l'MPP applichi le direttive del Partito nel cercare di lavorare con i partiti di Nepal e India, nel sostegno alla guerra popolare in India, nel sostegno ai maoisti nepalesi nella lotta contro il revisionismo Prachanda-Battarai .
Nel ricordare quindi il discorso del Presidente Gonzalo rilanciamo con forza il sostegno alla guerra popolare in Perù, al PCP/CC,per la difesa della vita del Presidente Gonzalo e la richiesta di una presentazione pubblica e dal vivo che permetta al Presidente Gonzalo di pronunciarsi.

Partito Comunista maoista-Italia
25 settembre 2011



dichiarazione in spagnolo del Movimento Popular Perù

¡VIVA EL XIX ANIVERSARIO DEL MAGISTRAL DISCURSO DEL PRESIDENTE GONZALO, QUE RESPLANDECE VICTORIOSO Y PUJANTE ANTE EL MUNDO COMO ARMA DE COMBATE!
¡ENARBOLAR, DEFENDER Y APLICAR EL PENSAMIENTO GONZALO!

“Nosotros estamos aquí como hijos del pueblo y estamos combatiendo en estas trincheras, que son también trincheras de combate y lo hacemos porque ¡somos comunistas!, Porque nosotros defendemos aquí los intereses del pueblo, los principios del Partido, la Guerra Popular, ¡Eso es lo que hacemos, lo estamos haciendo y seguiremos haciendo!”

“Nosotros estamos aquí en estas circunstancias; unos piensan que es una gran derrota, ¡sueñan!, les decimos sigan soñando. Es simplemente un recodo, nada más, ¡un recodo en el camino!. El camino es largo y con ese llegaremos, y, ¡triunfaremos! ¡Ustedes lo verán! ¡Ustedes lo verán!
Finalmente ahora escuchemos esto, como vemos en el mundo, el maoísmo marcha inconteniblemente a comandar la nueva ola de la revolución proletaria mundial ¡entiéndase bien y compréndase! los que tienen oídos, úsenlos, los que tienen entendimiento y todos los tenemos manéjenlos ¡basta de necedades basta de oscuridades! ¡Entendamos eso! ¿Qué se desenvuelve en el mundo? ¿Qué necesitamos? necesitamos que el maoísmo sea encarnado y lo está haciendo y que pase generando Partidos Comunistas, a manejar, a dirigir, esa nueva gran ola de la revolución proletaria mundial que se nos viene.”
“Todo lo que nos dijeron, la cháchara vacía y necia de la famosa "nueva etapa de paz" ¿en qué ha quedado? ¿Qué de Yugoslavia? ¿Qué de otros lugares? Todo se politizó; eso es mentira. Hoy día la realidad es una, los mismos contendientes de la I y II Guerra Mundiales, están generando, están preparando la III nueva guerra mundial. Eso debemos saber y nosotros como hijos de un país oprimido somos parte del botín ¡No lo podemos consentir! ¡Basta ya de explotación imperialista! ¡Debemos acabar con ellos! Somos del tercer mundo y el tercer mundo es base de la revolución proletaria mundial, con una condición, que los Partidos Comunistas enarbolen y dirijan. ¡Es lo que hay que hacer!”
El Discurso del Presidente Gonzalo, 1992

El Movimiento Popular Perú se reafirma una vez más en el magistral Discurso de nuestra Jefatura el Presidente Gonzalo de septiembre de 1992, con el cual el Presidente transformó el espectáculo de la reacción en un gran triunfo para el Partido y la revolución, dirigiéndose a todos los militantes del Partido, todos los combatientes y a todo el pueblo peruano y firmemente trazando las líneas y estableciendo la actitud y la posición que corresponde a los comunistas frente a la situación de su detención y en cuanto a la revolución peruana. Allí sintetizó lo central de los planes establecidos por el III Pleno del Comité Central, pleno histórico y trascendental, y llamó al Partido a continuar y desarrollar la guerra popular como guerra popular de liberación contra el imperialismo, principalmente yanqui.

El Comité Central asumió y sigue asumiendo firmemente esta llamamiento y todo lo establecido por la Jefatura en su Discurso, y así se mantiene firme en rechazar y condenar todas las patrañas de la línea oportunista de derecha, en desarrollar la guerra popular aplicando el pensamiento gonzalo y así en medio de guerra popular llevar a cabo el reagrupamiento y el trabajo de masas en campo y ciudad. Es con esta línea roja de nuestra Jefatura, y forjado a su imagen y semejanza, que el Partido sabe enfrentar cualquier situación difícil o cualquier golpe del enemigo; como comunistas no nos dejamos sorprender ni desesperar nunca frente a reveses o dificultades en el camino de la revolución, y nos reafirmamos en las palabras del Presidente: “Es simplemente un recodo, nada más, ¡un recodo en el camino!. El camino es largo y con ese llegaremos, y, ¡triunfaremos! ¡Ustedes lo verán! ¡Ustedes lo verán!”.

Es solo aferrándose a y aplicando el maoísmo que los comunistas podemos superar los problemas y triunfar – no como algunos quieren, revisándolo, haciendo “nuevas síntesis” sustentado con supuestas “nuevas condiciones”. Y con nuestra ideología el marxismo-leninismo-maoísmo, principalmente el maoísmo y su aplicación a las condiciones especificas de cada revolución, en nuestro caso el pensamiento gonzalo que para nosotros es principal, estamos suficientemente armados para enfrentar cualquier plan contrarrevolucionario y cualquier intento de cambiar la línea del Partido. El Presidente Mao Tse-tung estableció sobre el equilibrio estratégico que es la etapa de la guerra en la cual “los elementos vacilantes abogarán a voz en cuello por el compromiso, y el estado de ánimo pesimista alcanzará serias proporciones. Nuestras tareas entonces consistirán en movilizar a las masas populares de todo el país para que se unan como un solo hombre y perseveren con inquebrantable firmeza en la guerra; ampliar y consolidar el frente único; barrer todo pesimismo y toda idea de compromiso; promover el espíritu de tenacidad en la lucha” (Mao Tse-tung, Sobre la guerra prolongada). Y ésta es la política que tenemos que aplicar: somos maoístas, y como tales sabemos que el revisionismo es el peligro principal. Hoy, todos los hechos lo confirma, en Perú y a nivel mundial; el negro sueño del imperialismo y la reacción es precisamente derrotar la revolución con “acuerdos de paz”, con “amnistía” y cretinismo parlamentario. Sueñan con aniquilar el “peligro maoísta” difundiendo ilusiones demo-burgueses y patrañas negras de “totalitarismo” o “autoritarismo” entre los pueblos del mundo. Por eso, hoy es decisivo e indispensable entender que eso es un plan sistemático del imperialismo y la reacción mundial, llevado a cabo con la ayuda de todo tipo de revisionistas, principalmente el nuevo revisionismo que se presenta como “maoístas”, y que todos los individuos, las llamadas “fracciones” o grupillos que hoy se esfuerzan para generar escisión y confusión en nuestras filas, objetivamente son partes de este plan. En Perú tenemos la LOD y la nueva LOI, amamantadas por la reacción para este fin, y a nivel internacional tenemos la “nueva síntesis”, el “camino de Prachanda” en Nepal y otros que repican las patrañas de la reacción (que “el PCP está dividido”, que “la guerra popular ha sido derrotado” etc.) para servir al mismo plan. Es un plan que apunta a negar lo fundamental del maoísmo que es el Poder, y a formar partidos y movimientos revisionistas, armados o no, que difunden el cretinismo parlamentario y los ‘acuerdos de paz’ para desenrrumbar la revolución. Hoy, el Partido Comunista del Perú está combatiendo estas líneas contrarias en medio de la guerra popular, desarrollándola, construyendo el Nuevo Poder y desarrollando el trabajo de masas, poniéndose a la cabeza de sus luchas heroicas.

Ver en el plano internacional como el nuevo revisionismo se aúpa con los planes del imperialismo y la reacción y ver como el problema es que la lucha contra el revisionismo (LOD y LOI) siempre les afecta a algunos, porque su posición converge con la de los oportunistas.
Así fue en el caso de Nepal, como escribe la redacción de la revista Sol Rojo el año 2009:

“Los miembros del CoMRI y algunos partidos del MRI bambolearon, ello demuestra quienes al menor ventarrón bambolean, eso marca sus derroteros quienes tiran para la derecha. Estos no condenaron el plan del imperialismo, más bien han repicado todas las patrañas de la CIA. Esta convergencia sirve al plan de la reacción. Por eso cuando surgió lo del "acuerdo de paz" en Nepal no se pronunciaron públicamente contra este plan del imperialismo y la capitulación para impulsar a la izquierda en Nepal, sino que siguieron una lucha entre "sabios", así no sirvieron más a que se imponga el plan del imperialismo y la capitulación. Eso es esperar para acomodarse; eso es actuar como la Iglesia Católica, pasando de caballeros feudales a reyes, a monopolios y ahí quieren estar para medrar. Se opusieron sibilina y tenazmente al planteamiento del Partido de que había necesidad de debate, no dejar que se den “acuerdos de paz”, así se deja avanzar el plan del imperialismo. Que hizo con esta actitud de “crítica mediante cartas secretas”, callar públicamente y dejar avanzar el problema, el mal, el cáncer. La experiencia del Partido muestra al mundo la importancia de luchar contra el revisionismo, la LOD en el Perú, así, en medio de ello el Partido avanza”.

Hoy igualmente quieren rehuir el debate sobre la aplicación del maoísmo y el balance del MRI, especialmente aquellos que fueron miembros del CoMRI, solo quieren hacer borrón y cuenta nueva. ¿Para qué? Para servir a que se repitan los mismos errores y no se avance en que el maoísmo se imponga como único mando y guía de la Revolución Proletaria Mundial, no se avance en la constitución o reconstitución de verdaderos Partidos Comunistas militarizados, que tengan como ideología el maoísmo y apunten a la toma del poder. Por ello algunos vienen formando una serie de organizaciones para evitar rendir cuentas y aportar al avance del movimiento comunista internacional y del movimiento antiimperialista. Algunos dicen ahora que ya tenemos Partidos Comunistas Maoístas, pero lo real es que no basta el nombre, sino que no nieguen el maoísmo, que por el contario lo apliquen a la realidad concreta de cada uno de sus propios países. No como las supuestas elucubraciones de superación del Maoísmo, como la llamada Nueva Síntesis de Avakian, que no es más que renegar del maoísmo y tratar de ajustarse a los parámetros de la intelectualidad burguesa. O el llamado “camino de Prachanda” que ahora ya vemos que no es sino la primera aplicación de la Nueva síntesis de Avakian, y el plan del imperialismo y la reacción de querer crear partidos de membrete maoístas pero que apliquen revisionismo y cuestionen los principios fundamentales del maoísmo y del marxismo en general. Tal como lo hizo, entre las décadas del 60 al 80, con las luchas armadas, fomentadas algunas incluso por el mismo imperialismo promoviendo al revisionismo armado: Las FARC, MRTA etc. para oponerse a que el maoísmo sea la teoría militar que guie la revolución de los pueblos del mundo.

Así fue con la aparición de la LOD, y el nuevo revisionismo querían arrastrar a los pueblos del mundo a que abandonen el camino de la violencia revolucionaria , diciendo que no hay condiciones, y ahora cuando todo les ha reventado en la cara levantan una bandera de supuestos partidos maoístas que desenvolverían guerra popular con el negro plan de vender la revolución como en Nepal, a corto, mediano o largo plazo, lo importante es que tienen el mismo objetivo de no crear el Nuevo Poder, no destruir el putrefacto viejo Estado. Así vemos la aparición de la LOI, que hoy sirve de espejo revelador de los revisionistas, el revisionismo armado e infiltrados en el movimiento comunista, y esto debe ser cogido por todos los camaradas para exigir que nuestros Partidos comunistas desenvuelvan verdadera Guerra Popular. Exigir que aclaren cómo es que crean el nuevo poder, ¿cómo y dónde?. ¿Tienen plan estratégico para todo el país, para evitar que el imperialismo y la reacción divida el país en dos en caso de avanzar? o solo es como la LOI: desenvolver una guerra errática, buscando ser considerado por los países capitalistas e imperialistas como fuerza beligerante, reconocimiento para después ver negociaciones. Posiciones que exponen problemas con la violencia revolucionaria y que dicen “ya no actuamos como Gonzalo”, a nivel mundial dirán como Avakian: “ya no hay que actuar como Lenin, como el Presidente Mao”. “Hay que sujetarnos a los derechos burgueses, para así poder negociar en mejores condiciones y poder desenvolver en nuestros países un capitalismo burocrático”, con el apoyo de países que defienden los “derechos humanos” como Suecia por ejemplo. Nuevos “maoístas” que solo centran en acciones armadas, sin construir. Una cosa es las llamadas zonas liberadas, zonas rojas o como les quieran llamar, sin destruir el viejo estado, sin aniquilamiento, sin sabotajes contra el viejo estado, sin atacar al capitalismo burocrático y otra muy diferente es establecer nueva economía, nueva política y cultura: un nuevo orden.

Así vemos como el revisionismo de hoy busca levantar las banderas del maoísmo, pero solo para terminar en acuerdos de paz. Ver Nepal, Colombia etc. Por ello ser perspicaces y no dejarse sorprender, como dice un dicho popular: “no todo lo que brilla es oro”. Y nosotros tenemos las herramientas necesarias para distinguir y saber a dónde centrar nuestros esfuerzos, distinguir el revisionismo, desenmascararlo y aplastarlo y que esos puntos que descubren a la LOI como revisionista y amamantada por la reacción y el imperialismo, nos sirvan de espejo revelador de los revisionistas, o de posiciones revisionistas y todos los que se ponen a su servicio.

Recordemos que fue el Partido Comunista del Perú y su Jefatura, el Presidente Gonzalo quien impuso en dura lucha en el MRI el maoísmo como tercera nueva y superior etapa del marxismo y como guía de la revolución proletaria mundial, ante la oposición de algunos miembros y algunos de los cuales hoy reniegan del mismo y antes ya lo habían hecho emitiendo una nueva declaración para negar el maoísmo, obviamente sin la firma del Partido Comunista del Perú.

Y desde la fundación del MRI nuestra Jefatura ha insistido en los problemas centrales que no fueron resueltos por el CoMRI y que aun hoy son arrastrados por algunos Partidos y organizaciones y fomentados adrede por el revisionismo, el imperialismo y la reacción:

“Nuestra posición sobre la incorporación del PCP al MRI está condensada en una carta escrita al Comité del Movimiento Revolucionario Internacionalista, de octubre del 86: "Dos cuestiones quisiéramos reiterar acerca de este punto. Primeramente, desde el inicio de nuestras vinculaciones el punto de partida de nuestras divergencias fue el sustancial y decisivo problema del marxismo-leninismo-maoísmo como única, verdadera y nueva etapa del desarrollo de la ideología del proletariado, de vigencia universal y principalmente del maoísmo como clave de la cuestión; y, en consecuencia, nuestra disconformidad con la nominación de marxismo-leninismo-pensamiento Mao Tsetung. Sin embargo, hemos pensado y pensamos que resolver éste, para nosotros indispensable punto de partida, es complejo, demanda tiempo y, especialmente desarrollar la revolución".

"Hoy día, la Declaración ha sido tachada por unos de oportunista, por otros que no sirve para resolver los problemas candentes que la revolución exige y que por tanto se debe marchar a una nueva declaración. El PCP considera que el MRI enfrenta problemas en diferentes planos: en lo ideológico avanzar en la comprensión del marxismo-leninismo-maoísmo, este avance es principal y de él depende incluso desarrollar políticamente; en lo político avanzar en definir las contradicciones fundamentales y la principal en el mundo, la cuestión de la tercera guerra mundial y que la revolución es la tendencia principal y de darse guerra imperialista transformarla en guerra popular; en cuanto construcción qué lineamientos hemos de seguir para llegar a conformar la Internacional que necesitamos que debe ser continuación del glorioso Movimiento Comunista Internacional; en cuanto a trabajo de masas partimos de nuestras divisas "las masas hacen la historia" y "la rebelión se justifica" y "el montón colosal de basura" y que el trabajo de masas es para iniciar o desarrollar la guerra popular; en cuanto a dirección, es clave y requiere tiempo para su formación, desarrollo y autoridad reconocidas; y en cuanto a lucha de dos líneas no se la maneja como corresponde. Estos son problemas de desarrollo pero que si no son justa y correctamente manejados pueden devenir en fenómenos de desarticulación y estas posibilidades negativas no pueden menos que preocupar. Consideramos que el Comité del MRI apunta a imponer la denominación "marxismo-leninismo-pensamiento Mao Tsetung", a encuadrarnos dentro de la declaración y a resolver los problemas de dirección del Comité que dan margen a pensar en la existencia de tendencias hegemonistas.” (LÍNEA INTERNACIONAL DEL PARTIDO COMUNISTA DEL PERÚ)

Por todo ello dejamos bien sentado y claro que el MPP en aplicación de las directivas partidarias busca enlazar y trabajar con los Partidos de Nepal e India y hacemos publico que la Guerra Popular avanza en dura brega y persistencia y aprendiendo del Presidente Mao, desenvolvemos una lucha firme y sagaz, planteando de frente, nunca como el revisionismo reptante, a las espaldas y en grupillos, camarillas y contubernios. Así dejamos constancia de que El Partido nunca aplica la política de trabajar “con cercanos y queridos”. Nadie podrá decirnos que aplicamos “si tu no piensas igual, no trabajamos”.

Nosotros nos reafirmamos en el principio del internacionalismo proletario, y en desarrollar nuestra guerra popular sirviendo a la revolución proletaria mundial. Nos reafirmamos en la posición del PCP, de bregar por la unidad del movimiento comunista internacional, y en que esta unidad se conquista con lucha, no con la conciliación. Por eso insistimos en la urgente necesidad, señalada por el Partido, de desarrollar el debate con todos los Partidos y organizaciones y llevar a cabo la reunión ampliada del MRI para hacer el balance de la aplicación del maoísmo. Estamos por compartir nuestra experiencia con los demás Partidos y aprender de ellos – y sabemos que tal debate es precisamente lo que el imperialismo, la reacción y sus lacayos del nuevo revisionismo no quieren.

¡LA GUERRA POPULAR VENCERA INEVITABLEMENTE!
¡VIVA EL PRESIDENTE GONZALO Y SU TODOPODEROSO PENSAMIENTO!
¡VIVA EL MAOÍSMO, ABAJO EL REVISIONISMO!
¡DEFENDER LA VIDA DEL PRESIDENTE GONZALO!
¡COMBATIR Y APLASTAR A LA NUEVA LÍNEA OPORTUNISTA DE “IZQUIERDA”!
¡ABAJO EL PLAN IMPERIALISTA DE ‘ACUERDOS DE PAZ’!
¡EXIGIMOS LA PRESENTACIÓN PÚBLICA EN VIVO Y EN DIRECTO DEL
PRESIDENTE GONZALO Y QUE SE LE PERMITA PRONUNCIARSE!
¡GUERRA POPULAR HASTA EL COMUNISMO!

Movimiento Popular Perú
24 de Septiembre de 2011



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