martedì 5 luglio 2011

pc 5 luglio - ancora testimonianze dalla val susa

Ecco come lo stato italiano tutela i suoi cittadini.


Ancora una volta la libertà di espressione la possibilità di manifestare diventa, in Italia, un diritto negato.


Durante la manifestazione nazionale del 3 giugno in val di susa del popolo no-tav le forze dell'ordine dello stato italiano manifestano tutto il loro disprezzo per la vita ed i diritti dei manifestanti.

Oggi come dieci anni fa a genova la democrazia è stata sospesa, si è assistiti ad autentiche scene di guerriglia ma questa volta a fare da sfondo non più un panorama urbano ma i monti della val di susa.

Le forze dell'ordine per difendere gli interessi delle aziende private, le sole a giovarsi dei cantieri della tav, hanno sparato una quantità impressionante di lacrimogeni ad altezza d'uomo , (gas questi fra l'altro più nocivi di quel che si pensi) sapendo bene di poter causare feriti se non addirittura morti, fra i manifestanti notav; molte sassaiole sono partite dalle forze dell'ordine http://lombardia.indymedia.org/node/39845 .

Molti dei manifestani sono stati feriti , fermati, picchiati, torturati fisicamente e psicologicamente

in una novella bolzaneto, addirittura sono state negate le cure ai feriti caduti nelle mani delle forze dell'ordine per molte ore. Ad oggi 4 luglio, rimangono in carcere due fermati.

Ancora una volta torna la favola dei black block utile a giustificare la violenza delle forze dell'ordine
Al presidio della maddalena le forze dell'ordine non esitano a distruggere, devastare e saccheggiare le tende del presidio.

Chi sono i veri bruti? Chi sono gli autentici violenti in questa storia? chi difende la proprai terra o chi saccheggia, distrugge e tortura per difendere interessi privati?

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