sabato 16 luglio 2011

pc 15 luglio - il volantino nazionale dello slai cobas per il sindacato di classe contro l'accordo padroni governo sindacati

diffuso nelle principali fabbriche e posti di lavoro

L'accordo padroni-governo-sindacati nuovo attacco al contratto nazionale e alla rappresentanza democratica dei lavoratori

Cazzola (PDL): “Nella Cgil si avverte un mutamento significativo di linea politica”, che le consente di tornare “al centro dell'iniziativa contro le tentazioni all'autoisolamento e all'emarginazione”.
Min. Tremonti: “Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso. Grazie per quello che hanno fatto nell'interesse del nostro paese”.

Bastano queste dichiarazioni per togliere ogni dubbio che l'accordo sulla contrattazione e rappresentanza sindacale serve l'interesse del padronato e del governo.
La stessa Fiom-Cgil ha chiamato a due scioperi generali per la difesa della contrattazione nazionale e dei diritti sindacali dei lavoratori.
La firma della CGIL-Camusso è l'imbocco di una strada, senza ritorno, di unità con i sindacati padronali e governativi cisl e uil, e di accettazione di fatto del piano Fiat che ha aperto l'attacco al Contratto nazionale e ai diritti di rappresentanza e di sciopero dei lavoratori.
Con questa firma la CGIL della Camusso contrasta con tutta la lotta, la resistenza degli operai ai piani padronali e gli stessi ricorsi presentati dalla Fiom, vengono danneggiati.

L'accordo vuole blindare la lotta sindacale in una serie di norme; come ai tempi del fascismo la attività e l'organizzazione sindacale non deve essere una libera scelta dei lavoratori, ma vengono irreggimentate e, di conseguenza, vengono previste sanzioni per chi non osserva tali norme.
L'esigibilità dei contratti vuole impedire che, una volta decisi, possano essere messi in discussione dalle lotte dei lavoratori. Questo, evidentemente, non è affatto un vincolo per le aziende che ormai scrivono loro i testi dei contratti e che continueranno a violare anche accordi e contratti da loro sottoscritti, ma è un vincolo solo per i lavoratori, per attaccare ogni sciopero che metta in discussione anche solo parti di quei contratti svendita.
Dopo ogni firma, infatti, viene prevista una tregua sugli scioperi e perfino le sanzioni per chi non la rispetta. L'accordo prevede poi che i contratti aziendali possono essere modificati per “aderire alle esigenze degli specifici contesti produttivi”, in particolare su “prestazione lavorativa, orari e organizzazione del lavoro”; viene, quindi, stabilita una deroga, in peggio, al contratto nazionale in modo che ogni azienda potrà ulteriormente violare i diritti e la tutela delle condizioni di lavoro.
L'accordo dà un definitivo colpo di spugna anche ai residui di democrazia sindacale: “D'ora in poi un contratto sarà valido per tutti se sarà firmato dal 50 per cento più uno delle Rsu che saranno costituite secondo due criteri: il voto di tutti i lavoratori e e la certificazione degli iscritti alle singole organizzazioni da parte dell'Inps. Quindi niente più referendum!. Esso resta in vigore solo dove vi sono le Rsa, al posto delle Rsu, con rappresentanti nominati direttamente dalle segreterie, ma anche in questo caso la votazione non è scontata, per il referendum serve comunque una richiesta di almeno una organizzazione firmataria di questo accordo o del 30% dei lavoratori.
Il contratto di fatto viene approvato senza la verifica del consenso dei lavoratori ma solo da delegati sempre più allineati e irreggimentati dalle segreterie sindacali che hanno siglato quel contratto!

Lo Slai cobas per il sindacato di classe respinge e denuncia questo accordo neocorporativo in sintonia con il fascismo padronale, ispirato dal piano Marchionne.
A questo accordo dobbiamo opporre: una campagna di informazione di massa, un fronte unito sindacale ti tutti i lavoratori e le organizzazioni sindacali- fiom e sindacati di base- che dissentono;
uno nuovo sciopero generale in autunno che faccia saltare accordo, governo e sindacati confederali che lo hanno firmato; per un nuovo sindacato di classe nelle mani dei lavoratori, per la rinascita dei consigli di fabbrica e sui luoghi di lavoro, per un nuovo contratto nazionale a tutela reale di salari, lavoro, diritti, condizioni di vita e di lavoro.

Slai Cobas per il sindacato di classe -coordinamento nazionale -cobasta@libero.it

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