mercoledì 8 giugno 2011

pc 8 giugno - solidarietà con la lotta degli immigrati di s.maria capua vetere contro gli sbirri razzisti - chiudere il CIE

Incidenti al Cie di S.Maria Capua Vetere
sotto sequestro il centro immigratiNella notte fuoco alle tende dopo una protesta dei migranti. Gli ospiti: l'ha appiccato la polizia con i lacrimogeni. Il questore: no, sono stati loro. Alla fine l'intervento della Procura
di RAFFAELE SARDO



La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato il sequestro probatorio del Centro di identificazione e di espulsione per gli immigrati del Casertano, dopo che nella notte un incendio era divampato distruggendo parte della tendopoli durante tensioni fra gli ospiti e la polizia.

Il capo della Procura, Corrado Lembo, sottolinea che sono stati "accertati fatti eloquenti e gravi di devastazione" che hanno reso "oggettivamente inutilizzabile il Cie di Santa Maria Capua Vetere". Il sequestro consentirà di effettuare accertamenti e di reperire tracce dei reati commessi. E' ipotizzabile, ma è al vaglio degli organismi amministrativi competenti, l'individuazione di una soluzione per la sistemazione logistica degli immigrati.

Un passo indietro, ed ecco la cronaca di cosa era accaduto nel centro, dove la tensione è tornata a salire improvvisamente nella notte tra martedì e mercoledì: una nuova battaglia tra i 90 immigrati tunisini rinchiusi dal 18 aprile nell'ex caserma Andolfato e le forze dell'ordine, intervenute in assetto antisommossa poco dopo le due.

La scintilla è scattata quando un ragazzo tunisino, saputo della morte del fratello in patria, ha chiesto di rientrare nel suo paese. La sua richiesta, però, sarebbe caduta nel vuoto. Così, il giovane, per protestare, ha rotto uno specchio e ha cominciato ad ingoiare pezzi di vetro. E' stato portato dai suoi compagni vicino alla porta di uscita del campo in un tentativo di soccorrerlo.

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Ma, secondo quanto raccontato al telefono da un immigrato, il ragazzo è stato trascinato per le braccia e maltrattato. E di fronte alla protesta degli altri immigrati la risposta delle forze dell'ordine sarebbe stata quella di sparare gas lacrimogeni all'interno del recinto dove sono rinchiusi gli immigrati. Diversi candelotti sono caduti sulle tende del campo, sfondandole e provocandone l'incendio. Gli immigrati, a loro volta, hanno lanciato contro gli agenti bottiglie di plastica piene di urina (li fanno andare in bagno solo due volte al giorno). La conferma di questa versione è stata fatta da altri otto immigrati direttamente al Numero Verde per Richiedenti e Titolari di Protezione Internazionale dell'Arci. Diversa, invece, la versione fornita dal Questore di Caserta, Guido Longo, secondo il quale sono stati gli immigrati ad appiccare il fuoco alle tende; con i supporti in ferro delle stesse tende avrebbero poi tentato di fuggire forzando il blocco delle forze dell'ordine. Nella concitazione sono rimasti contusi e feriti cinque tra poliziotti e carabinieri, ed un funzionario di polizia ha riportato la frattura della caviglia. Feriti e intossicati dai gas anche molti immigrati. La rete antirazzista parla di più di venti persone ferite, per metà delle quali non si conosce la gravità delle condizioni. Di 16 persone non si avrebbe più notizia. Quattro, invece, sono stati portati in ospedale ma poi rientrati nel campo. Tutti gli altri sono stati visitati dai medici della Croce Rossa presenti nel Cie.

Insomma, ci poteva scappare anche il morto, come ha confermato la Questura. Le fiamme, che hanno distrutto dieci tende e i servizi igienici, sono state spente dai Vigili del Fuoco e la calma è ritornata solo alle quattro del mattino. Nella tarda mattinata esponenti delle associazioni umanitarie hanno tentato di entrare nel Cie per ottenere maggiori informazioni. Ma l'ingresso è stato vietato a tutti. "Ormai il Cie Andolfato è un girone dantesco e va immediatamente chiuso - Afferma Alfonso De Vito della Rete Antirazzista Campana - Negli ultimi giorni ci sono stati prima alcuni gravi atti di disperazione e di autolesionismo con un profugo che è stato ricoverato dopo aver bevuto la candeggina e un altro che si è procurato ampie ferite col vetro dei bagni". E per la chiusura immediata del Cie di Santa Maria C. V. si sono pronunciati anche il senatore Marco Perduca (Radicali) e Annamaria Carloni (Pd), il parlamentare Europeo Andrea Cozzolino e la deputata Pina Picierno (Pd).

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