lunedì 13 giugno 2011

pc 13 giugno - ancora sugli arresti di Firenze-- manifestazione oggi ore 18 prefettura di firenze


*LUNEDI 13 GIUGNO ALLE ORE 18.00 PRESIDIO CONTRO GLI ARRESTI SOTTO LA*

*PREFETTURA DI FIRENZE VIA CAVOUR
*


UN PRIMO COMUNICATO DI ALCUNE REALTA' FIORENTINE

*
*

*NUOVI ARRESTI A FIRENZE. NON SI FERMA L'ATTACCO REPRESSIVO CONTRO
L'OPPOSIZIONE POLITICA E SOCIALE*


Non si ferma l'ondata repressiva nei confronti delle realtà politiche e
sociali fiorentine. Questa mattina, esaurita la cosiddetta “operazione
“400colpi”, la Digos ha proceduto all'arresto di 7 compagni/e e
l'obbligo di firma per altri 9.

Di questi uno è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore, e gli altri
6 agli arresti domiciliari.

Le motivazioni sono riconducibili ai comportamenti tenuti durante le
manifestazioni in risposta agli arresti del 4 maggio.

Non vogliamo stare qui a disquisire sulla entità dei fatti per i quali
sono state emesse le custodie cautelari, o se siano o meno troppo
pesanti, ma ci interessa rilevare il quadro repressivo che da troppo
tempo impunemente si dispiega su tutte le componenti sociali e politiche
nella nostra città.

Il clima è cambiato e non ci vuole molto a capirlo, ma nemmeno può
essere una facile semplificazione o una sua inconscia accettazione.

Hanno iniziato con gli avvisi orali per gli studenti, hanno proseguito
con 6 mesi di arresto per un semplice petardo, con gli arresti della
famosa operazione 400 colpi, con gli obblighi di firma, con la presunta
associazione a delinquere per giustificare le misure cautelari, per
arrivare poi agli arresti di oggi. 35 compagni/e tra studenti, militanti
di centri sociali sono attualmente sotto misure restrittive, ovvero resi
inoffensivi, privati della libertà individuale, ma allo stesso tempo
privati della loro possibilità di essere in prima persona dentro le
lotte di cui sono parte, e continuano ad esserlo al nostro fianco.

Firenze città aperta! Questo era lo slogan con cui veniva elogiata la
Firenze del social forum. Se non pensavamo che lo fosse allora, è ben
chiaro a tutti che ancor meno possa descrivere quella attuale.

Firenze città della repressione, degli spazi chiusi, delle piazze
blindate, degli sgomberi dei richiedenti asilo, delle operazioni
mediatiche ben funzionali alle strategie repressive verso le legittime
richieste degli studenti. La città dove anche l'Ataf partecipa
attivamente alla repressione con le denunce verso i manifestanti per
interruzione di pubblico servizio.

Un clima in cui sarebbe un errore non sentirsi direttamente coinvolti
per chiunque pensi che sia necessario non sottacere davanti alle
ingiustizie, non fermarsi davanti ai divieti o alle nuove disposizioni
restrittive quando le ragioni di chi lotta sono quelle della
“giustizia”, quella vera. La giustizia che non nasce dai tribunali,
dalle divisioni investigative, ma quella che da sempre anima le istanze
di chi lotta in una fabbrica come in una scuola, nelle carceri e in
quartiere.


SOLIDARIETA' A TUTTI/E COLPITI DALLA REPRESSIONE



*Centro Popolare Autogestito Firenze Sud*

*Cantiere Sociale K100*

*Collettivo Politico Scienze Politiche*

*Collettivo di Lettere e Filosofia*

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