venerdì 6 maggio 2011

pc 6 maggio - dalla fiat pomigliano ..4 operai della fiat allo sciopero di Napoli

NON PAGA NELLE FABBRICHE FIAT LA NEW STRATEGY DELLA FIOM INAUGURATA AL REFERENDUM DELLA EX BERTONE DI GRUGLIASCO: DISERTATA DAGLI OPERAI FIAT DI POMIGLIANO LA MANIFESTAZIONE CGIL DI NAPOLI.
Stamattina erano proprio e solo in quattro (a fronte dei circa 5.000 in organico) gli operai che reggevano lo striscione della Fiat di Pomigliano d’Arco nella principale manifestazione, quella di Napoli con la Camusso, indetta dalla CGIL in occasione dello sciopero generale. A colmare gli “impresentabili” metri vuoti di striscione si mobilitavano, di rincalzo, alcuni sindacalisti territoriali ex dipendenti Fiat quali Caccavale, Napolitano, Nuzzi.
“Altro che ‘mossa del cavallo’: alla luce dei fatti”, dichiara lo Slai cobas, “possiamo ben dire che si è trattato di una vera e propria ‘mossa dell’asino’ quella con cui la Fiom ha inaugurato l’altro giorno la new strategy in occasione del referendum all’ex Bertone di Grugliasco! E il ‘naufragio’ (sotto gli occhi di tutti) di oggi della Fiom alla Fiat Pomigliano dimostra che sostenere il Si a Marchionne per
‘legittima difesa’ equivale ad abdicare definitivamente ad ogni - sia pure solo millantata - difesa delle ragioni e dei diritti della maggioranza degli operai della catene di montaggio delle grosse fabbriche Fiat a maggioranza schierati per il NO. E’ questo un importante segnale politico-sindacale che non si può ignorare e che rilancia e rafforza l’importanza della presenza, nelle fabbriche Fiat, dei sindacati di base cui oggi passa il compito di rappresentare il forte dissenso operaio alle pretese autoritarie e neoschiavistiche della Fiat che fa da bandiera all’intero padronato sia privato che pubblico”.
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate – 6/5/2011

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