sabato 21 maggio 2011

pc 21 maggio - L'Aquila: l'ultima vergogna dello sceriffo Massimo Cialente. Il sindaco offre una taglia sui writers.

Nicchie di San Bernardino: una taglia per i vandali

L'Aquila, 21 mag 2011 - Già nella notte del 20 maggio, all'indomani della loro inaugurazione ufficiale, le nicchie di San Bernardino sono diventate bersaglio delle bravate di qualche imbrattatore annoiato e imbrattate con scritte tipo graffiti. Il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente «Proprio ieri, nel corso dell’iniziativa in cui l’Associazione ‘Le Nicchie’, l’Ance, la Soprintendenza e il Comune restituivano alla città, e in particolare ai giovani aquilani, questo pezzo importantissimo della nostra storia – ha osservato il sindaco - avevo sottolineato l’importanza del senso civico nel tenersi da conto questo angolo caratteristico dell’Aquila. Non ci sono parole per esprimere il disprezzo nei confronti di chi, dopo appena 12 ore dalla riconsegna dei lavori, ha voluto vanificare il lavoro e la passione posti in questa opera». «So di compiere un atto politicamente non corretto – ha proseguito Cialente – ma sono talmente indignato e offeso, come lo sono certamente tutte le aquilane e tutti gli aquilani, che ho deciso di promuovere una ‘taglia’ perché vengano scovati questi idioti e delinquenti. Una ricompensa (i primi 1.000 euro li metto io personalmente) a chi fornirà alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria degli elementi fondati, che portino all’identificazione e alla denuncia di chi si è reso protagonista di tale scempio. Persone che, con questo gesto vergognoso, hanno imbrattato anche la nostra anima, la nostra vita e la nostra identità». Il sindaco ha ricordato come ieri mattina, in occasione della presentazione della scalinata restaurata e della consegna ideale della stessa alle ragazze e ai ragazzi della città «eravamo commossi, perché consapevoli del fatto che ogni pezzo dell’Aquila che viene recuperato è un gradino che saliamo verso il riscatto del nostro dolore, un modo per rendere un omaggio sempre più significativo alla memoria dei nostri morti, un risultato che allevia i sacrifici che sosteniamo da quella maledetta notte. Questo atto – ha concluso Cialente – suona come un’offesa alla città, al nostro dramma, al nostro dolore e come un vile attacco a questa nostra voglia di riscatto e di ricostruire. Chiedo con assoluto vigore alle forze dell’ordine di fare tutto il possibile perche vengano assicurati alla giustizia i colpevoli, veri corpi estranei della nostra comunità, annunciando fin d’ora che, quando si arriverà nelle aule giudiziarie, il Comune si costituirà parte civile».

La notizia è stata commentata anche dall'assessore comunale Stefania Pezzopane «Un gesto meschino di gratuito vandalismo, fatto da chi non ama questa città». «Imbrattare - prosegue la nota - un monumento è già un gesto incivile e grave. Addolora ancora di più un gesto insano come questo, soprattutto se si pensa che il restauro delle nicchie era stato un momento corale, cui ha partecipato la città intera, la gente, il popolo delle carriole, le associazioni, costruttori, restauratori…. Ieri abbiamo vissuto un grande momento di gioia collettiva».

Luigi D'Eramo, capogruppo consiliare de La Destra al Comune dell'Aquila, commenta l'intervento di Cialente che, a suo avviso, «fa l’ennesima sparata annunciando l’istituzione di una taglia per individuare i responsabili del vigliacco atto di vandalismo alle nicchie di S. Bernardino. E’ del tutto inutile! Da quattro anni La Destra ha chiesto, anche con l’approvazione di un apposito ordine del giorno in Consiglio Comunale, l’installazione di un sistema di video sorveglianza a difesa dei nostri monumenti. Nulla è stato mai fatto. Questa Amministrazione ha delle grandissime responsabilità perché ha permesso che L’Aquila diventasse la Città del “tutto è possibile”, senza ordine e senza sicurezza. E’ un’Amministrazione che non controlla il centro storico, in particolare la notte, che non ha voluto tutelare il nostro patrimonio, che non è voluta intervenire nei confronti di chi da diversi mesi occupa l’ex asilo di viale Duca degli Abruzzi. Molti immigrati vivono abusivamente nelle case inagibili degli aquilani, rubano le nostre cose, vendono merci contraffatte in tutti gli angoli della città nell’indifferenza dei più! Questi sono i fatti di una città che muore sotto l’inerzia di una Giunta che produce solo sterili polemiche. Riproporremo per l’ennesima volta un ordine del giorno in Consiglio Comunale per l’installazione di un sistema di video sorveglianza, vedremo se questa volta Cialente ci ascolterà!».

Il Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia – «esprime il proprio sconcerto per il vergognoso atto di vandalismo che ha colpito l’intera comunità aquilana. La notte scorsa, ignoti delinquenti hanno imbrattato con vernice spray le nicchie della Scalinata della Basilica di San Berardino. Il nostro Sindacato crede fortemente che non servano “taglie” per scoprire gli autori di questo scempio, ma spera e confida nel “senso civico” dei cittadini che sono lo strumento più semplice per risalire ai responsabili di questo come di qualsiasi altro reato. La collaborazione dei membri della comunità è sempre fondamentale per fornire agli investigatori i primi elementi di indagine. Un valido aiuto per la prevenzione degli atti vandalici sarebbe la “videosorveglianza”, ma, come spesso accade, passata l’attenzione dei media, ogni proposta finisce nel dimenticatoio. Il COISP, essendo un’associazione di categoria che si sostiene esclusivamente con le quote associative dei propri iscritti (solo poliziotti) non ha “purtroppo” risorse da destinare al ripristino dei luoghi danneggiati, ma i suoi associati saranno felici di mettere a disposizione il loro tempo libero per dare una mano affinché le “lancette dell’orologio” ritornino indietro di qualche ora».

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