sabato 9 aprile 2011

pc 9 aprile - MARGHERA LE LAVORATRICI SI MOBILITANO CONTRO LE UCCISIONI DI PROSTITUTE IMMIGRATE












Oggi, sabato, a Marghera mercato, volantinaggio delle Lavoratrici -immigrate e non- di Slai Cobas per il sindacato di classe contro l'assassinio di Faith a Marghera.


MARGHERA. "E' morta ieri notte all'ospedale di Mestre, dov'era ricoverata in coma da tre giorni, la giovane prostituta nigeriana trovata priva di sensi sul ciglio di una strada a Marghera, poco dopo la mezzanotte di sabato. Originaria di Benin City, aveva 23 anni. L'ipotesi è di omicidio: il corpo non presentava segni evidenti di lesioni o ferite ma gli investigatori sono convinti che la donna sia rimasta vittima di un'aggressione che le avrebbe provocato il vasto edema cerebrale che ne ha causato la morte.
La donna è stata trovata priva di sensi da una famiglia che faceva ritorno a casa. Non aveva documenti nella borsetta, ma solo pochi euro... Non è escluso che possa essere stata vittima dell'aggressione di un cliente.
Nel 2002 si era verificato un caso simile a Marghera, rimasto irrisolto: una prostitura di colore era stata seviziata con una bottiglia di coca cola".

Riportiamo dal volantino diffuso dalle lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe di Marghera

“... NOI SIAMO LAVORATRICI E DIVERSE DI NOI SONO DISOCCUPATE, molte di noi sono immigrate e anche della stessa nazionalità di “Faith”.
Come in moltissimi altri casi, l’Unità un paio di mesi fa riportava oltre 200 i casi di donne nigeriane uccise in Italia, a morire è stata una donna NIGERIANA.
La NIGERIA ha più di 100 milioni di abitanti, forse 130 milioni oggi, e quello che sta avvenendo è un genocidio pianificato dalle multinazionali petrolifere, anche italiane, che hanno distrutto il sistema di vita tribale precedente per estrarre petrolio, e che in questo modo hanno portato decine di milioni di persone a vivere nelle megalopoli, nelle metropoli, in città-inferno dove l’unica cosa che conta sono i soldi, e dove esistono disparità sociali immense, dove mancano del tutto i servizi sociali, dove per andare a scuola occorre pagare. Per questo moltissime giovani donne vengono spedite in Europa dietro la promessa di un facile lavoro e di una introduzione sociale, che spesso si conclude con la morte. Infatti, una volta scese dagli aeroporti, i loro sfruttatori le privano del passaporto, e le costringono alla prostituzione finché non arrivano a pagare una certa “cifra” di riscatto, senza la quale se fuggono o si rifiutano di prostituirsi, rischiano di essere uccise. Queste cose la Polizia le sa, le sanno tutti, e però nessuno pone un rimedio a questa situazione. Solo di tanto in tanto, anziché portare nei CIE le prostitute rese così “clandestine”, gli organi inquirenti arrivano ai “centri” dello sfruttamento. Anche questo, è il prodotto della legge Bossi-Fini. In Italia, non arriva dalla Nigeria solo un mare di immigrazione e di donne sfruttate, arriva anche il petrolio. E’ questo lo “scambio” che i potenti fanno. Vite umane contro soldi...
... Chiediamo che l’AMBASCIATA DELLA NIGERIA così come le altre ambasciate, inizi a rilasciare passaporti gratuiti a quelle donne nigeriane che denunciano di averlo smarrito, poiché va detto che i loro passaporti (loro arrivano regolarmente in Europa), una volta che arrivano in Italia, vengono distrutti dai loro sfruttatori.
COME LAVORATRICI E DISOCCUPATE, COME DONNE, CHIEDIAMO A TUTTE LE DONNE DI AVVIARE UNA LOTTA SENZA QUARTIERE CONTRO LO SFRUTTAMENTO SESSUALE E CHI LO PROTEGGE...

Lavoratrici e Disoccupate di SLAI Cobas per il sindacato di classe

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