sabato 2 aprile 2011

pc 2 aprile - roma e in altre città manifestazioni contro la guerra

proletari comunisti esprime il suo appoggio alle manifestazioni contro la guerra di Libia di oggi

No alla guerra contro la Libia!
mobilitazione proletaria internazionalista nazionale

Proletari Comunisti - Pcm Italia denuncia l'intervento imperialista deciso dall'ONU che autorizza bombardamenti sulla Libia, da parte di USA, Francia, Gran Bretagna, con un ruolo di prima fila dell'Italia, con messa a disposizione delle basi militari, aerei e soldati.
Il regime reazionario, neocoloniale di Gheddafi può essere rovesciato solo dalle masse libiche con la rivolta, non certo dall'imperialismo che finora lo ha sostenuto, in primis l'imperialismo italiano.
Quelle componenti della rivolta anti Gheddafi che hanno chiesto e ora salutano l'intervento armato imperialista, si pongono al servizio degli interessi imperialisti in Libia; è una tragica illusione che l'imperialismo possa portare libertà e democrazia. L'imperialismo è sempre sfruttamento, rapina e oppressione, sia quando appoggia dittatori reazionari, sia quando parla di “democrazia”.
Le masse libiche hanno bisogno di un fronte unito nazionale anti Gheddafi e antimperialista per l'autoderminazione nazionale e sociale, per una Repubblica di Nuova Democrazia nelle mani delle masse popolari.
L'imperialismo italiano con il suo intervento vuole garantire gli interessi dei padroni italiani, delle multinazionali delle energie, dei mercanti di guerra, finora garantiti da Gheddafi e che ora si vogliono difendere con l'intervento diretto, qualunque sia l'esito della guerra civile in corso.
Ancora una volta il governo e il parlamento italiano, sotto l'egida di Napolitano nel clima dell'”unità nazionale patriottica” violano l'art.11 della Costituzione e partecipano ad una guerra reazionaria e neocoloniale.
I costi di questo intervento militare saranno ancora una volta scaricati sugli operai e le masse popolari italiane. Il Sud, e in particolare la Puglia, con Gioia del Colle e Taranto, e la Sicilia viene usato come base e zona di guerra.
Proletari Comunisti fa appello agli operai, alle masse popolari, ai giovani e all'intero movimento contro la guerra a scendere in piazza per dire NO all'intervento imperialista in Libia, per rovesciare il governo guerrafondaio e ogni governo dei partiti che sostengono l'intervento militare imperialista, per ribadire il sostegno alle masse arabe in rivolta, dal Golfo Persico alla Libia, contro i regimi reazionari, dittatoriali e antipopolari – in Libia, rappresentato da Gheddafi.

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