venerdì 15 aprile 2011

pc 15 aprile - lo slai cobas per il sindacato di classe dal campo di manduria

Lo slai cobas per il sindacato di classe è andato anche ieri al campo di Manduria, per verificare lo stato delle cose e come vanno avanti gli impegni del governo.
Rileviamo, e gli immigrati denunciano, che i permessi temporanei non sono stati concessi neanche ieri, nonostante siano due giorni che anche alla stampa vengono annunciati come in via di concessione.
Come mai questi ritardi? Come mai non viene detta una parola chiara e trasparente? Dipendono dai contrasti in corso tra governi? Gli immigrati sono merci di scambio di trattative occulte?
Assistiamo inoltre a livello locale a giochi politici all'interno del Pdl regionale... Si riflettono in questo andamento lento e di incertezza circa permessi e gestione del campo, cui sottostanno le stesse istituzioni locali?
Le indicazioni che arrivano dal governo e gestite dalla Prefettura fanno dell'accoglienza un mero problema di ordine pubblico, non permettendo piani di accoglienza costruiti con gli enti locali e associazioni, con sostegno finanziario, che possono rendere effettiva e partecipata questa accoglienza.
Assistiamo inoltre a messaggi assolutamente contradittori tra smantellamento graduale della tendopoli annunciata e annuncio di nuovi massicci arrivi. Anche questo non è affatto chiaro.
La stessa situazione al campo non va bene:
I dispiegamenti massicci della polizia con impedimento di entrata agli esterni e controllo/perquisizione agli immigrati quando rietrano la sera al campo. La definizione del campo come zona militare.
Sono tutte cose assolutamente illegali e intendiamo contrastarli con tutti i mezzi legittimi e necessari.
Altre cose. L'affidamento del campo a società di cui non si conosce nè la proprietà, nè la natura, nè perchè sia stato assegnato ad esse l'appalto. L'annuncio di assunzioni di cui non si capisce a che titolo, per fare cosa e con quali criteri.
Nello stesso tempo assistiamo a centinaia e centinaia di immigrati tenuti dentro e fuori il campo in stato di abbandono, senza utilizzo effettivo del tempo per attività reali di assistenza per la gestione di aiuti materiali che vengono da volontari, associazioni e cittadini, per aiutareli nella lingua, neii futuri viaggi, per fare uno screening di situazione e capacità lavorative, attività sociali e ricreative, ecc.
Senza forme di autorganizzazione nel campo in materia di gestione, rappresentanza, gestione del vivere quotidiano compreso la gestione della mensa, non c'è la possibilità degli immigrati di contare come realtà collettiva.

Intendiamo contestare questo stato di fatto come già abbiamo fatto il 2 aprile scorso con la protesta/forzatura del blocco che dette vita alla fuoriscita di massa dal campo, e come abbiamo fatto il 9 aprile con un incontro di massa ai cancelli, insieme alla contemporanea manifestazione antirazzista.
Ora la prossima settimana - peraltro settimana di Pasqua con pasquetta e 25 aprile - torneremo in azione sui diversi fronti e facciamo appello alla stampa a informare e far conoscere la realtà, senza veli e veline da parte dei gestori del campo.
- Cercheremo nuovamente di entrare nel campo e sosterremo le iniziative degli immigrati;
- chiediamo che i permessi vengano dati rapidamente a tutti avviando le partenze dal campo e la libera circolazione degli immigrati;
- chiediamo un tavolo in Provincia con istituzioni e associazioni per assumere collettivamente la gestione della accoglienza;
- chiediamo la smilitarizzazione del campo;
- faremo un esposto alla magistratura per un necessario controllo del sistema di assegnazione ad aziende del campo, delle assunzioni del personale, del rapporto stabilito con vigili del fuoco, servizi sanitari ecc., dell'utilizzo dei fondi allo scopo, ecc.
Anche su questo, c'è chi ci sta mangiando?


Slai cobas per il sindacato diclasse
Taranto
cobasta@libero.it
347-1102638

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