domenica 6 marzo 2011

pc quotidiano 6-7marzo - roma.forte manifestazione delle donne contro la caserma dei carabinieri stupratori - indegna copertura della stampa

proletari comunisti appoggia e sostiene la pronta manifestazione di denuncia
delle compagne di roma davanti alla caserma del quadraro a roma.
Questo caso non deve essere lasciato cadere,
Gli stupri di stato sono un fenomeno interno all'arbitrio poliziesco che uccide come cucchi e aldrovandi e che stupra come è stato per JOY e al governo del 'utilizzatore finale' Berlusconi
Proprio il caso Joy è importante perchè il poliziotto stupratore è stato assolto e non vogliamo che finisca così anche questo gravissimo episodio della caserma romana.
A questo proposito occorre dire che al di là dei pronti provvedimenti dell 'Arma è in atto una campagna di disinformazione a fini assolutori da parte della stampa e tv tutte.
Gli organi di stampa hanno dato oggi notizia con grande risalto al fatto che non si sarebbe trattato di stupro a Roma nel caso della ragazza spagnola che si sarebbe inventato tutto - possibile.. ma il risalto e il modo come viene gestito vuole far confondere questo stupro forse con avvenuto con lo stupro vero della caserma.
Questo è chiaramente dimostrato dal giornale 'il messaggero' che nella prima pagina nel titolo relativo allo stupro smentito, mette una foto della polizia con auto, per cui è facile per il lettore superficiale equivocare su quale sia lo stupro risultato non vero; in questa maniera è gestita in generale la notizia anche su televideo ecc.
Questo dà ancora più rilievo alla manifestazione di roma delle compagne




dalla cronaca di Repubblica
Lancio di uova contro la caserma dove sarebbe stata violentata la ragazza 32enne. Sono stati esposti striscioni e urlato slogan. Anch un breve corteo nel X municipio Uno striscione esposto davanti alla caserma del Quadraro
''Alemanno dimettiti'', ''Fuori i carabinieri stupratori'' e "Meglio insicure che violentate": sono alcuni degli slogan gridati da un gruppo di donne, attiviste dei centri sociali e dei collettivi femministi, in un sit-in davanti alla caserma dell'Arma del Quadraro, alla periferia di Roma, dove una ragazza in stato di fermo sarebbe stata violentata nei giorni scorsi da tre carabinieri e un vigile urbano ora indagati. Le manifestanti hanno lanciato uova verso la caserma ed esposto striscioni con su scritto: ''Carabinieri/sicurezza. Meglio insicure che violentate''.

Dopo un breve corteo nel X Municipio le manifestanti si sono fermate nei pressi della caserma gridando anche: ''Per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa''. ''E' l'ennesimo episodio di violenza sessuale a Roma che rappresenta il fallimento delle politiche securitarie di Alemanno - ha spiegato Giovanna Cavallo del movimento Action - Siamo qui per chiedere le dimissioni del sindaco e la rimozione immediata dall'Arma dei carabinieri dei protagonisti dello stupro''.

''Non è la prima volta che si verificano fatti di violenza e non è la prima manifestazione con la quale i cittadini della zona chiedono la chiusura di questo presidio - ha spiegato Simona, della Casa delle Donne Lucha y Siesta di Cinecittà - Vogliamo che la caserma sia destinata a scopi sociali, di assistenza e welfare che sono le uniche tutele che abbiamo, perché da queste forze dell'ordine non ci sentiamo tutelati''.

''Siamo furiose - ha proseguito Simona - questo stupro, il quarto in tre settimane, ci indigna ed è la dimostrazione del fallimento delle politiche securitarie di questo governo e dell'amministrazione comunale che cercano di convincere l'opinione pubblica della responsabilità del degrado e dell'immigrazione clandestina di queste violenze. Ma ricordiamoci - ha sottolineato - che l'80 per cento delle violenze e degli abusi avvengono in famiglia e...

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