mercoledì 23 febbraio 2011

pc quotidiano 23 febbraio - Commemorare Pierre Overney, operaio maoista, riprendere la lotta rivoluzionaria


39 ANNI FA PIERRE OVERNEY OPERAIO MAOISTA

VENIVA UCCISO DAVANTI LA FABBRICA RENAULT

Venerdì 25 Febbraio, 1972, sono le 14.30. All’uscita del turno di mattina. Porta Zola, una dozzina di militanti maoisti, compresi ex operai Renault licenziati, distribuiscono volantini che invitano ad una manifestazione antifascista alle 18 h 30, metro Charonne. È organizzata per ricordare i manifestanti uccisi l’8 Febbraio 1962 presso la Metro Charonne dalla Squadra Mobile della polizia durante la manifestazione di protesta contro i crimini razzisti dei fascisti dell'OAS. Quella sera, 25 febbraio 1972, la polizia agirà con la stessa violenza. Per fortuna, non ci sono morti.

Pierre Overney è stato ucciso perché era maoista e i maoisti denunciavano i crimini razzisti (quasi 150) di cui erano vittime i lavoratori immigrati, ma anche perché gli immigrati e i maoisti organizzati nel Comitato di Lotta rifiutavano i licenziamenti che cominciavano alla Renault di Billancourt. 20 anni dopo, il sito sarà definitivamente chiuso e il personale licenziato.

Oggi, il razzismo e il fascismo non sono morti, e i licenziamenti neppure.

Il fascismo, già denunciato all'epoca, ora veste nuovi abiti, quelli del fascismo del nostro tempo: il moderno fascismo. Questo è possibile perché la borghesia non ha ancora bisogno del fascismo all’antica perché non ha più di fronte ad essa né l'Urss, né forti partiti comunisti. Oggi, la linea dei vecchi partiti comunisti è socialdemocratica, conciliatrice, come quella dei dirigenti sindacali. Già i maoisti dell’epoca denunciavano questo spirito di conciliazione con la borghesia, che ha portato alla situazione odierna.

La borghesia ha oggi bisogno del fascismo, che avanza nascosta sotto la maschera della "democrazia" borghese, per riprendersi ciò che i lavoratori le avevano strappato con la lotta. La borghesia sta attaccando tutte le conquiste del movimento operaio, pagate al prezzo di sangue e lacrime. Il fascismo avanza senza reale opposizione politica che contesti il sistema capitalista e abbia come progetto la sua distruzione.

Lo stato di polizia e militarizzato si rafforza, stimolato dalla mosca cocchiera del Fronte Nazionale, mentre nell'ombra si moltiplicano i gruppi neofascisti e neonazisti. I conciliatori frenano il movimento operaio, seminando la confusione politica e preparano la via al fascismo.

Di fronte a questa situazione che richiede la ripresa nelle proprie mani della lotta rivoluzionaria, i maoisti riprendono la bandiera rossa trascinata nel fango dalla borghesia e dai rinnegati. Le guerre popolari si sviluppano in Perù, India, Bangladesh, Filippine e i partiti maoisti si ricostruiscono in molti paesi dal Sud America all’Europa.

Celebrare la memoria di Pierre Overney significa assumere l'eredità del movimento operaio, della Comune di Parigi per le lotte attuali, il cui legame è così forte al cimitero Père Lachaise, dove i Comunardi furono fucilati e il nostro compagno Overney è sepolto.

LA CAUSA DEL POPOLO PER LA QUALE PIERRE OVERNEY E’ MORTO E’ ANCORA VIVA! LA COMUNE DI PARIGI NON E’ MORTA! RENDERE OMAGGIO A PIERRE OVERNEY SIGNIFICA CONTINUARE LA SUA LOTTA RIVOLUZIONARIA!

INCONTRO 26 FEBBRAIO 2011 ALLE 10

METRO PERE LACHAISE

DEPORREMO UNA CORONA DI FIORI SULLA SUA TOMBA

Firmatari: PC maoïste de France, la Cause du Peuple (journal), Front Révolutionnaire Anticapitaliste Antifasciste Populaire (FRAP)

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