lunedì 21 febbraio 2011

pc quotidiano 21 febbraio - Lodi..*DIFENDERE I PROPRI DIRITTI È EVERSIVO.*

*DIFENDERE I PROPRI DIRITTI È EVERSIVO.*

*IN RISPOSTA ALLA CGIL DI LODI.*



Difendere i propri diritti è eversivo. Questo a nostro avviso è quanto esce
dalla bocca del funzionario della CGIL Guido Scarpino. Questo signore,
prende al balzo la questione sui sabotaggi avvenuti alla Fiege Borruso a
Brembio, per attribuire alla conflittualità operaia sviluppatasi in
questo sito la responsabilità di questi avvenimenti.

Vogliamo ricordare a questo signore che lo stato di perenne scontro voluto
dal sindacato intercategoriale cobas all'interno del sito di cui parla, non
è altro che la situazione quotidiana con cui i lavoratori delle
cooperative presenti devono confrontarsi quotidianamente per vedersi
riconosciute le condizioni contrattuali di cui lui come rappresentante della
CGIL insieme agli altri sindacati confederali sono firmatari, ma che non fa
nemmeno applicare.

Probabilmente, per lui anche questo straccio di contratto, vedi firma di
gennaio, che non consente di recuperare nemmeno la percentuale
dell’inflazione e che peggiora le condizioni anche normative nella logistica
e, quindi, dei diritti dei lavoratori , non è abbastanza flessibile e la
lotta “*non può che sfociare in un irreversibile danno alla produzione in
una società di servizio”.*

Probabilmente, in tempo di crisi, per questo signore, è giusto che la
committente, in questo caso la Fiege Borruso, permette alle cooperative
appaltanti di spremere ulteriormente i lavoratori, poco importa se questo
vuol dire abbassare i limiti di sicurezza sul lavoro, evadere il fisco
pagando in nero le ore straordinarie, licenziando, magari, i lavoratori
quando c'è un calo del mercato, far fare la cassa integrazione e
contemporaneamente utilizzare gli stessi lavoratori con un salario in nero
non pagando nemmeno tutte le ore lavorate. In caso contrario si domanda
questo sindacalista , come si potrà essere concorrenziali sul mercato.
Diciamo questo perchè è di questo di cui si parla, quando egli, al pari dei
padroni, accetta la tesi che all’interno del sito c’è un perenne scontro
voluto dai cobas. Per raffreddare il conflitto, prima che le ditte
committenti scappino verso altri siti più concorrenziali, lo Scarpino di
turno si appella alla Prefettura perché dal conflitto “*stante le attuali
condizioni, non scaturiscano gravi problematiche di ordine pubblico*” “*visto
il protrarsi di un grave stato di tensione (*che probabilmente c’è nella sua
testa) *fra i lavoratori ed alla luce degli ultimi accadimenti, per noi
allarmanti, afferenti pesanti azioni di sabotaggio denunciate dalla stessa
azienda con la lettera datata 16 febbraio 2011, le cui conseguenze non sono
prevedibili, anche a tutela dell’incolumità dei nostri rappresentati,
consideriamo indispensabile l’autorevole ausilio della Prefettura.*

Forse questo signore non si ricorda quanto è avvenuto poco più di un anno
fa, dove le cooperative ricattavano i lavoratori arrivando a licenziarli
se non accettavano il passaggio a una altro tipo di contratto che portava a
un abbassamento delle retribuzioni, e si è scordato che anche allora con i
suoi compagni di merende (CISL e UIL) aveva cercato di eliminare la metà dei
lavoratori del sito e aveva preso del buffone da parte degli operai . Forse
questo signore, non si ricorda che è grazie alla vittoriosa lotta degli
operai della Fiege Borruso, i quali erano stati anche aggrediti dalla
polizia perchè difendevano il posto di lavoro, che lui ora può venire a
parlare e tentare, come sempre, di svendere gli interessi dei lavoratori.

Se non si fosse innescato quella che lui chiama *“situazione di perenne
conflitto*” probabilmente all'interno della Fiege Borruso non esisterebbe
nessuna rappresentanza sindacale degna di questo nome. Forse, questo
signore al posto di appellarsi alla Prefettura perchè intervenga per
convocare le parti e raffreddare il conflitto, farebbe meglio a mettersi
dalla parte dei lavoratori (sappiamo che questa esortazione sarà difficile
per Scarpino raccoglierla) che rifiutano ogni atto di sabotaggio e che si
difendono contro questa campagna tendenziosa che mira a far passare la bassa
attività aziendale (che tra l’altro è stagionale, come gli altri anni) come
il risultato di un clima di alta conflittualità voluto dai lavoratori, che
per Scarpino sono chiaramente dei terroristi quando difendono le loro
condizioni di lavoro.

Noi, da parte nostra, stiamo con i lavoratori nel denunciare il grave atto
d’accusa dell’azienda Fiege Borruso, perché getta discredito indistintamente
verso tutti i lavoratori e perché tenta di far credere che quest’ultimi sono
dei terroristi fannulloni dediti a creare solo casino ingiustificato in
azienda.

Milano, 21 febbraio 2011



per il Sindacato Intercategoriale Cobas* *

*Fulvio Di Giorgio*

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