martedì 15 febbraio 2011

pc quotidiano 15 febbraio - Fiat Termini Imerese, firmata prima intesa sulla riconversione

Firmato l'accordo di programma quadro per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese

La firma definitiva su questo “accordo” dovrebbe avvenire domani 16 febbraio presso il ministero dello sviluppo economico; riportiamo ciò che ne dice la stampa, il cui contenuto comunque era già noto, e rimandiamo le nostre valutazioni alla pubblicazione integrale dell’accordo; nel frattempo indichiamo solo alcune perplessità messe in risalto dall’inserto di Palermo del quotidiano La Repubblica di oggi che la dice lunga sulla “complessità” dell’operazione: “L’accordo è stato firmato, ma i dubbi del Lingotto rimangono tanto che ancora ci sono diversi punti in bianco nel testo…”; la Fiat, quindi, avrebbe dei dubbi! Per esempio sulla cessione dello stabilimento e delle linee d’assemblaggio la Fiat ha chiesto che vengano istituiti tavoli separati per la cessione dei singoli spazi e dei macchinari, che non è detto vengano lasciati a Termini gratuitamente! E ancora un dubbio su chi gestirà la fase di transizione. La Fiat ha ribadito che sosterrà l’accordo solo se al 31 dicembre 2011 non dovrà farsi carico degli attuali lavoratori dello stabilimento…

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Firmato al ministero dello Sviluppo economico il contratto di programma per la riconversione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, dopo che il Lingotto ha annunciato la cessazione della produzione a fine anno. Ad annunciarlo è stato il ministro Paolo Romani, poco prima della riunione con i sindacati. Hanno firmato il governo, la Fiat e gli enti locali siciliani. L'investimento complessivo, pubblico e privato, è di circa un miliardo.

Per la parte pubblica, 100 milioni verranno stanziati dal ministero, 200 milioni dalla Regione siciliana per la reindustrializzazione del sito e altri 150 milioni, sempre dalla Regione per le infrastrutture. Le sette aziende selezionate nella "short list" faranno parte del progetto e potranno utilizzare l'infrastruttura. Mercoledì ci sarà la firma ufficiale.

L'advisor Invitalia ha chiuso la selezione delle manifestazioni di interesse per la riconversione dell'area con una lista di sette iniziative che potranno convivere una accanto all'altra: non più solo auto, ma anche cinema e tv, fiori ed energia solare. Ci sarebbe pure un'ottava offerta che punta invece a occupare l'intera area, senza lasciare spazio ad altre iniziative, ma che advisor e ministero considerano in stand by perché arrivata a tempo scaduto. Anzi, è quasi certo che sia fuori gioco.

In linea con la tradizione automobilistica dell'area si apprestano a sbarcare a Termini Imerese la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (per produrre auto di lusso) ed il finanziere siciliano Simone Cimino insieme all'alleato indiano Reva con il progetto Sunny Car: produzione di auto elettriche e una rete solare per rifornirle di energia.

L'ottava offerta, rimasta fino ad ora fuori dalla lista finale dell'advisor Invitalia, è quella del costruttore molisano di auto Dr Motor Company, di Macchia d'Isernia, che punta all'intero sito per "mantenere lo stesso assetto della Fiat: lastratura, verniciatura e assemblaggio" per produrre 60mila auto l'anno in quattro modelli. Proposta "arrivata tardi" ed ora "in panchina", ha spiegato il ministro Romani.

A Termini Imerese guardano aziende impegnate nella produzione televisiva ma anche aziende di floricoltura. Ciccolella è uno dei gruppi leader in Europa nei settori della produzione e della commercializzazione di fiori recisi e piante da vaso, prima azienda florovivaistica quotata in borsa in Europa. Affianca alle serre progetti innovativi nell'energia. A Termini dovrebbe portare serre fotovoltaiche.

Il progetto med-studios pensa invece ad una Hollywood siciliana: teatri di posa per cinema e fiction tv per la Einstein Multimedia. Le altre manifestazioni di interesse selezionate sono delle Lima (protesi mediche ortopediche) New Coop (logistica e grande distribuzione) Biogen Termini (produzione energia da biomasse).

"Da una situazione di crisi ne abbiamo ricavato una straordinaria case history italiana di ristrutturazione aziendale, industriale, che dà anche alla Sicilia la possibilità di raddoppiare l'occupazione. Quello che sta avvenendo è un caso unico, una straordinaria occasione". Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, commenta la firma dell'accordo. "Una volta che le sette aziende si saranno stabilite - aggiunge - a fronte dei circa 1.500 dipendenti attuali si arriverà a 3.300 dipendenti".

Secondo il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, "l'accordo per Termini Imerese rappresenta il punto di avvio per una strategia di rilancio industriale, che vede la Regione recitare un ruolo da protagonista". Di sicuro, sottolinea Lombardo, "ogni passo di questo accordo verrà compiuto coinvolgendo i sindacati territoriali, per determinare delle scelte condivise".

(14 febbraio 2011)

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