martedì 15 febbraio 2011

pc quotidiano 15 febbraio - E ORA NON CI FERMIAMO... comunicato del movimento femminista proletario rivoluzionario

E ORA NON CI FERMIAMO... FACCIAMO CADERE BERLUSCONI..CONTINUIAMO A LOTTARE
..
8 MARZO DA OGNI LUOGO DI LAVORO, DA OGNI SCUOLA, DA OGNI CASA TUTTE E DI
PIU' DI NUOVO NELLE PIAZZE!
VOGLIAMO ORA LO SCIOPERO GENERALE!
VOGLIAMO COSTRUIRE INSIEME LO SCIOPERO TOTALE DELLE DONNE..TUTTA LA VITA
DEVE CAMBIARE !


Una grandissima partecipazione dovunque, oltre un milione di donne dal nord
al sud, dalle grandi città ai paesi, 230 piazze: 200 mila a Roma, 100 mila a
Napoli, Milano, Torino, ecc., 50 mila a Genova, Bologna, ecc.; oltre tutte
le aspettative - anche le nostre -. Si può dire che non c'è stato posto in
cui le donne non hanno manifestato contro Berlusconi e non solo. Anche in
tante città all'estero le donne hanno manifestato (da Parigi a New York, da
Barcellona a Tokyo.
E' andata in scena insieme alla ribellione anche la fantasia, l'ironia negli
striscioni, negli slogan (processate il porco / mo' sbarak / stop al
telefemminicidio / nel Palazzo regna il cazzo. diamogli un taglio / in
galera / Nonno Silvio fai come lo zio di Ruby / Ora basta ma non basta /
Berlusconi, una spallata femminile t'abbatterà.).
Dovunque le donne hanno superato i numeri di precedenti manifestazioni
E' andata in scena la dignità, l'orgoglio, la determinazione contro un
potere di marciume politico e di porci. E' andato in scena l'abisso tra il
senso di civiltà vera delle donne e l'inciviltà, la putrefazione del
fascista sessista Berlusconi e della sua cortedi uomini e di donne.

QUESTO MOVIMENTO NON PUÒ FERMARSI. Intanto per la giusta e necessaria
caduta di Berlusconi perché come gli scandali sessuali sono la punta di
iceberg di un sistema di moderno fascismo, di moderno medioevo, così come la
"rivolta di dignità" delle donne è punta avanzata nella battaglia di tutte
le masse popolari contro questo governo e questo sistema. Ora più che mai.
come disse Marx, la condizione delle donne esprime il grado di civiltà - o
di inciviltà - di un paese.
La caduta del governo può essere frutto solo della continuazione, sviluppo
della mobilitazione, della rivolta di massa, non certo di firme (raccolte in
alcune piazze dalle donne del PD), né di dibattiti in Parlamento o di
pressione su di esso.
Non fermarsi fino alla cacciata di Berlusconi è anche la strada perché
questo grande movimento non sia indirizzato da alcune promotrici, esponenti,
dirigenti del PD, dei partiti parlamentari,, dei sindacati confederali,
delle istituzioni, a meri fini elettorali.
Tutto il movimento delle donne deve anche negli altri 364 giorni- come
facciamo noi - occuparsi -preoccuparsi delle condizioni delle donne per
respingere, contrastare gli attacchi, la subcultura offensiva e le violenze
verso le donne, come delle lotte delle operaie, lavoratrici, precarie,
disoccupate, studentesse, delle donne delle zone disastrate, ecc:: Non lo
fanno e possono certo farlo quel ceto di donne, spesso ieri
sui palchi, che sostiene questo sistema sociale capitalista che sta nei
partiti di falsa opposizione
Serve a noi tutte un grande movimento delle donne continui ad essere
protagonista e a sviluppare autonomia di genere e di classe, politica e
sociale
Noi compagne del MFPR siamo per lo SCIOPERO TOTALE DELLE DONNE, che si
carica non solo della questione Berlusconi, ma di tutti gli attacchi che
governo padroni, chiesa, mass media, Stato, 'Famiglia' stanno facendo contro
le donne.
Noi abbiamo bisogno di una rivoluzione, di una doppia rivoluzione per
spezzare non una ma mille catene !
Nelle manifestazioni del 13 - da Roma a Padova al sud - tante hanno chiesto
lo sciopero generale. Le operaie metalmeccaniche, in particolare le
lavoratrici della Fiat in lotta contro l'altro fascismo quello di Marchionne
che per le donne comporta doppio attacco al posto di lavoro, alle condizioni
di lavoro, alla salute, alla dignità, le operaie dell'Omsa, tante altre
lavoratrici, le precarie, le disoccupate, hanno gridato
non solo in questa occasione, ma il 16 ottobre, il 14 dicembre, il 28
gennaio
"Se non ora quando" ..signora Camusso lo sciopero generale ?
L'8 marzo da ogni luogo di lavoro, da ogni scuola, da ogni casa, scendiamo
ancora di più e con più forza nelle piazze.

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
15 febbraio 2011

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