domenica 6 febbraio 2011

pc quotidiano 5-6 febbraio Brescia: immigrati il presidio si fa scontro




«Al mio Paese stanno lottando per le stesse cose per le quali lottiamo noi qui»
"Noi veniamo dai paesi del perzo mondo e sappiamo come si fa...."
Gli immigrati dopo le risposte negative della prefettura che ha ribadito che continuera ad applicare la circolare manganelli per quanto riguarda il rigetto delle domande di sanatoria, si sono giustamente arrabbiati perchè sono stanchi di essere presi in giro da queste istituzioni "fuorilegge", per questo hanno dato un primo assaggio della possibilità di intraprendere il braccio di ferro necessario per ottenere risultati dalla lotta che da tempo conducono e dopo aver forzato il cordone di polizia, sono entrati nel cortile della prefettura e quasi stavano per salire.....

uno spettro si aggira per brescia ed è la possibilità della rivolta degli immigrati unica strada per ottenere risultati, in quanto contro lo stato e il governo fascista e razzista non bastano i ricorsi legali, seppur necessari, ma serve far avanzare la coscienza dei proletari immigrati dello scontro prolungato necessario anche per ottenere i diritti visto che in italia avanza un regime di moderno fascismo e gli spazi "democratici" non ci sono piu.......
non è un caso che subito sui giornali del giorno dopo il centro migranti della diocesi ha invitato alla "calma perchè il momento è delicato. in questi giorni gli immigrati sono sotto pressione , è facile che dalla manifestazione si passi allo scontro, e su questo noi non possiamo essere daccordo..." oppure cgil-cisl-uil che per voce di damiano galletti segret. camera del lavoro dice:" è chiaro che in una situazione di forte tensione bisognerebbe evitare lo scontro" o la cisl che dice:"bisogna che tutti i soggetti tengano i nervi saldi" e intanto assieme alla diocesi cercano come sempre di gettare acqua sul fuoco, chiedendo al prefetto di convocare il tavolo territoriale per l'immigrazione, dove chiedere le stesse cose già respinte oggi dalla prefettura.
anche l'avv. Vicini dell'associazione diritti per tutti dopo l'incontro avuto in prefettura non va molto in la nell'analisi politica :"facciamo fatica a comprendere quale è la bussola che orienta la prefettura......perchè non si sospenda le espulsioni in attesa del 21 febbraio quando decidera la consulta", cosi come U.Gobbi di radio onda d'urto che quando sono scesi dall'incontro urla giustamente al megafono"vergogna dimissioni del prefetto", ma il compagno di prolatari comunisti presente gli fa eco che per ottenere questo obbiettivo serve riprendere la lotta dura, l'assedio dei palazzi del potere, la mobilitazione e da subito serve una risposta alla provocazione di oggi della prefettura che ha respinto le legittime richieste degli immigrati, che non si puo concludere con la sola conferenza stampa, è da qui che il presidio riprende ad agitarsi e fa questo piccolo passo importante di sfondare i cordoni dei poliziotti..........





Tensione in Prefettura tra immigrati e Polizia
sabato, 5 febbraio 2011
video- http://www.bresciaoggi.it/videos/TG%20Servizi/8343

Mattinata di tensione nel centro cittadino davanti alla Prefettura, dove un centinaio di immigrati ha protestato chiedendo lo sblocco della situazione dei permessi di soggiorno e il fermo delle espulsioni in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato. Dopo un incontro con alcuni rappresentanti dello Stato, alcuni manifestanti hanno invaso il cortile dove si trova la Prefettura cercando di salire negli uffici, bloccati dalla forze dell'ordine in assetto anti sommossa.

La protesta è iniziata a metà mattina, quindi una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in Prefettura; qui, secondo alcune fonti, avrebbero viste respinte le loro richieste con la conferma che la strada seguita fino ad ora non verrà abbandonata. A quel punto si sono registrati i momenti di tensione, quindi i manifestanti si sono spostati in piazza Rovetta dove ora la situazione è calma e tranquilla.



Brescia: I «senza permesso» assediano la Prefettura
L'ALLARME. Si riaccende all'improvviso lo scontro sulla regolarizzazione degli stranieri in «nero». Prima l'incontro fra le delegazioni, poi la richiesta di dimissioni
Gli immigrati hanno tentato di entrare in Broletto a forza e minacciano la ripresa «anche eclatante» della lotta sulla gru: giovedì vertice organizzativo

06/02/2011 dal bresciaoggi Irene Panighetti
foto- http://www.giornaledibrescia.it/fotogallery/le-foto-del-presidio-7.7240

Il tentativo dei migranti di entrare a forza nel cortile di Palazzo Broletto respinto dalla polizia FOTOLIVE «Se non saranno riconosciuti i nostri diritti torneremo sulla gru»: se fino a ieri la minaccia che i protagonisti della lotta per i permessi di soggiorno stanno ripetendo da settimane sembrava poco più di uno scherzo, dal presidio di ieri mattina è chiaro a tutti che l'intenzione è invece molto seria. Perché gli immigrati sono esasperati e delusi da quelle che giudicano «non risposte» e dalle continue espulsioni.
«Sono qui per ricordare Mimmo e gli altri egiziani espulsi», spiega davanti il Broletto Yehey, egiziano, in Italia da 5 anni che al collo porta un cartello raffigurante le piramidi affiancate da una gru e sovrastate dalla scritta «Freedom and rights», libertà e diritti: «Al mio Paese stanno lottando per le stesse cose per le quali lottiamo noi qui», spiega e sostiene Yehey.
«I migranti nutrono tante speranze, ma sono anche molto determinati e irritati per l'atteggiamento della Prefettura», dichiara Manlio Vicini, legale dell'associazione Diritti per Tutti, presente alla manifestazione davanti al Broletto promossa dalla sua associazione e dal presidio «sopra e sotto la gru» per chiedere il blocco dei rigetti delle domande di sanatoria, dopo i pronunciamenti del Consiglio di Stato e la direttiva europea che contrasta con la Bossi-Fini.
Vicini, assieme ad alcuni rappresentanti delle comunità egiziana, pachistana, senegalese e marocchina di Brescia, verso mezzogiorno è salito negli uffici della Prefettura per illustrare le richieste dei manifestanti: dapprima sapere i numeri aggiornati delle domande e dei rigetti delle domande di sanatoria e poi, anzi soprattutto, chiedere alla Prefettura di sospendere le espulsioni e i rigetti in attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato previsto per il 21 prossimo venturo. Un passaggio fondamentale per l'intera vicenda, dopo che in diverse occasioni a gennaio la massima autorità della giustizia amministrativa si è espressa per la sospensione di tutti i provvedimenti di rigetto della richiesta di sanatoria a quei migranti che hanno una condanna per il reato di clandestinità.
«I DUE FUNZIONARI che ci hanno ricevuto non hanno dato risposte precise alla prima domanda e hanno fatto sapere che la Prefettura non intende sospendere i rigetti nemmeno per questi pochi giorni che ci separano dal 21 febbraio e che, se la decisione definitiva del Consiglio di Stato sarà positiva per i migranti, loro si atterranno invece alla circolare Manganelli e alle direttive del ministero», ha dichiarato l'avvocato Vicini, secondo il quale la Prefettura di Brescia «non rispetta la legge». Nel frattempo gli immigrati hanno urlato in coro «dimissioni» e «vergogna» verso la Prefettura. E in un attimo dalle grida sono passati all'azione: con una mossa improvvisa che ha colto di sorpresa le forze di polizia in servizio in Broletto, i migranti sono corsi verso il portone del palazzo sede del Governo, con la chiara volontà di entrare. Dopo alcuni minuti di sbandamento la polizia si è organizzata ed è riuscita a fare da scudo all'ingresso, pur non facendo ricorso ai manganelli, perché i migranti hanno deciso di non forzare la situazione e preferendo spostarsi in corteo verso il mercato di piazza della Loggia, dove hanno informato i passanti della situazione.
«Siamo all'ottusità istituzionale - ha commentato Fiorenzo Bertocchi segretario di Rifondazione Comunista nell'accompagnare il corteo -: la Prefettura dovrebbe far applicare la legge e invece rifiuta i suoi compiti in spregio delle altre istituzioni e delle normative italiane e europee».
DAI VICOLETTI adiacenti a piazza Loggia i migranti sono arrivati fino a piazza Rovetta dove, in Italiano, Arabo e Urdo, hanno annunciato «la ripresa anche eclatante della lotta» dando appuntamento per giovedì alle 20.30 al centro sociale Magazzino 47 per un'assemblea organizzativa dalla quale usciranno le modalità, che si preannunciano eclatanti, delle prossime iniziative.


radio onda d'urto Notizia scritta il 05/02/11 alle 16:13. Ultimo aggiornamento: 06/02/11 alle: 09:46

BRESCIA: LA PREFETTURA SI SCHIERA CON LA LEGA E MARONI E CONTRO I DIRITTI DEI MIGRANTI
Centinaia di antirazzisti e migranti hanno partecipato questa mattina a un presidio all’esterno della prefettura di Brescia per chiedere il blocco delle espulsioni e dei rigetti delle domande di sanatoria 2009. In piazza gli stessi protagonisti della lotta di fine 2010, che ha avuto il suo culmine con l’occupazione della gru in Piazzale Cesare Battisti. Una lotta che sta dando sta dando i primi, seppur parziali, risultati.

Alla luce infatti dei recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato, che ha accolto i ricorsi dei migranti contro l’impedimento per ottenere la sanatoria perchè colpiti in precedenza del cosiddetto reato di “clandestinità” (smentendo quindi anche il TAR di Brescia) i manifestanti hanno chiesto che le domande vengano riconsiderate e i permessi quindi concessi. A fronte poi della volontà della Procura di Brescia di applicare la direttiva europea in materia di espulsioni, che contraddice le legge Bossi-Fini, la piazza ha chiesto che si rivaluti anche tutta l’attuale politica in tema di immigrazione in Italia.

“Vogliamo per permesso di soggiorno” Senza giustizia nessuna pace” “lotta dura senza paura” “basta espulsioni basta rigetti” “siamo scesi dalla gru la nlotta non è finita” “il consiglio di stato ci da ragione” alcuni dei cartelli innalzati dai manifestanti. La corrispondenza da Palazzo Broletto con Gaetano della redazione

Una delegazione ha poi incontrato funzionari della prefettura per esporre le istanze dei manifestanti , che però non sono state accolte, confermando la sudditanza della più alta istituzione bresciana (come più volte denunciato dal movimento di migranti e antirazzisti) alla politica di governo e lega . A questo punto i migranti e gli antirazzisti hanno fatto irruzione nel cortile della prefettura al grido di “vergogna” , occupando il cortile per alcuni minuti. Alcuni momenti di tensione per l’arrivo di poliziotti a guardia del palazzo. Poco dopo i manifestanti sono partiti per un corteo spontaneo in centro città, come raccontiamo nella corripondenza realizzata ancora con Gaetano della redazione

In colclusione si è lanciata una assemblea per decidere le prossime iniziative di lotta. L’appuntamento è per giovedì 10 febbraio alle 20.30 al centro sociale Magazzino47 di via industriale 10 a Brescia.

Nessun commento:

Posta un commento