giovedì 20 gennaio 2011

pc quotidiano 20 Gennaio. Verso l'udienza del 24 Gennaio a Roma. Tutti gli studenti liberi subito!

Un mese e sei giorni sono passati dalla grande manifestazione del 14 dicembre a roma, una grande giornata di mobilitazione dove migliaia di studenti appoggiati da centinaia tra lavoratori, aquilani, abitanti di Terzigno, immigrati e tanti altri ancora si sono opposti ad un governo corrotto che sta ancora in piedi grazie ad un’infame compravendita di voti.
L’indignazione di massa quel giorno è stata sanzionata con la repressione di centinaia di sbirri in assetto antisommossa che stavano li a difendere i palazzi del potere.
Tanto si è detto sulla grande battaglia del 14 dicembre, il “partito di governo” com’era prevedibile ha etichettato ancora una volta gli studenti come “terroristi”, “violenti facinorosi” e “black block”.
L’opposizione di palazzo come pd,idv, sel, rifondazione, i sindacati come la cigil che chiameremo “partito della conciliazione”, non hanno esitato ad additare le pratiche radicali degli studenti e a giudicare cosa “va bene” e cosa “non va bene” circa la mobilitazione degli studenti.
Fino al giorno prima il movimento studentesco andava bene se si limitava a proteste simboliche come l’occupazione dei principali monumenti storici del paese, quando invece gli stessi studenti hanno finalmente risposto a settimane di cariche e sgomberi in maniera organizzata soverchiando le forze dell’ordine spinti dalla loro rabbia allora diventano violenti e black block…
Basta vedere le immagini e i filmati del 14 dicembre e tutto questo teorema crolla come un castello di carta: altro che pochi facinorosi, erano in centinaia a piazza del popolo a respingere il tentativo di carica delle forze dell’ordine mettendole in fuga, in migliaia hanno assediato i palazzi del potere provando l’assalto dell’ennesima e improponibile zona rossa.
Sicuramente tale risultato è stato possibile innanzitutto perché il movimento studentesco non è caduto nella retorica di divisione tra buoni e cattivi, secondariamente questo movimento a differenza dell’onda del 2008 è stato realmente autonomo da quel “partito della conciliazione” di cui parlavamo sopra e anzi ha rigettato i vari traffichini politici dei movimenti come i partiti della sinistra parlamentare ed ex parlamentare nonché la cigil della camusso.
In poche parole il “partito della conciliazione” ,anche le sue frange ritenute più vicine al movimento come la fiom, non ha avuto modo di annacquare il movimento e le sue pratiche.
Un altro fatto ormai accertato è che i 23 arrestati sono stati presi a caso nel corso dei rastrellamenti della polizia. Verso di loro si è scatenato un clima da caccia alle streghe, emblematica la reazione del ministro La Russa al programma televisivo “Anno Zero” dove non ha fatto altro che svelare la sua natura fascista e cosa ancora più emblematica dell’accanimento verso qualsiasi forma di opposizione sociale, la richiesta di Alemanno, per fortuna respinta, di costituzione di parte civile del Comune di Roma contro gli arrestati.
Ciò che è emerso dal 14 dicembre è che quando gli studenti si auto-organizzano lasciando fuori il “partito della conciliazione”, sono inarrestabili e riescono anche a mettere in rotta le forze repressive organizzate dello stato che se la danno a gambe.
Dopo un mese e sei giorni ci sono studenti ancora agli arresti domiciliari aspettando il processo che è stato rinviato a giorno 24, a loro va tutta la nostra solidarietà che concretamente dovrebbe significare di non retrocedere di un passo da quello che siamo riusciti ad ottenere con la mobilitazione, con le occupazioni di scuole,facoltà,monumenti e intere città, imponendo al potere la nostra volontà di manifestare quando e dove volevamo senza comunicare niente a nessuna questura d’Italia, organizzando didattiche alternative durante le occupazioni e così via.
Adesso è il momento di sostenere gli operai metalmeccanici per lo sciopero generale del 28 febbraio indetto dalla fiom dopo tante esitazioni. Uno sciopero generale richiesto a gran voce dagli studenti che ancora la cgil della camusso non ha voluto proclamare perché “ancora non ci sono le condizioni”… di fronte al ricatto padronale di Marchionne contro la classe operaia e i lavoratori in generale pensiamo che al contrario ci siano le condizioni anzi…
Per questo il 28 scenderemo a fianco degli operai contro il governo che colpisce lavoratori e studenti, chiedendo inoltre agli operai di stare al fianco degli studenti, i quali fin’ora hanno fatto bene da soli ma che sicuramente sarebbe interesse strategico di entrambi unirsi contro il governo per spazzarlo via.

Nessun commento:

Posta un commento