giovedì 30 dicembre 2010

pc quotidiano 30 dicembre - La protesta degli aquilani al consiglio regionale


Natale tra sfratti e abitazioni al freddo

La protesta degli aquilani all'Emiciclo
Urla e attacchi ai consiglieri in aula

Striscione in Regione contro Cicchetti
Tensione e contestazioni in aula
L'AQUILA. Anche il consiglio regionale, in maniera compatta, è sceso in campo a sostegno dei cittadini e dei centri del cratere che rivendicano da tempo modalità, provvedimenti e risorse messe in campo già per i terremotati di Marche e Umbria. Ma ieri è stato un blitz improvviso di un folto gruppo di esponenti dell'assemblea permanente di piazza Duomo a costringere l'assemblea regionale, riunita per il bilancio, ad approvare all'unanimità la risoluzione urgente che impegna il presidente Gianni Chiodi e i parlamentari abruzzesi ad adoperarsi con il Governo per rendere giustizia all'Abruzzo.


Stesso trattamento fiscale riservato alle Marche e all'Umbria nella restituzione delle tasse cominciata molti anni dopo e in forma ridotta, l'inserimento nel primo provvedimento utile del governo di parametri e tempi certi sulla restituzione dopo la proroga da gennaio a giugno 2011 considerata umiliante per le popolazioni terremotate alla luce del fatto che è stata strappata all'ultimo minuto e che bisogna ridare il 100%. E ancora, la pianificazione di iniziative unitarie per il rilancio economico, sociale e occupazionale dei territori colpiti dal sisma. Sono queste le richieste.

I rappresentanti dei comitati cittadini si sono prima ritrovati in un sit-in di fronte a palazzo dell'Emiciclo e poi, dopo aver fatto pressione fuori dai cancelli, mentre alcuni rumoreggiavano nell'aula, dove i consiglieri erano pronti a iniziare la seduta, hanno invaso il settore riservato al pubblico.

Non sono mancati momenti di tensione con alcuni battibecchi, tra cui quello tra qualche dimostrante e il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano: anche se forze dell'ordine e sicurezza del consiglio non sono dovuti intervenire. Alla fine, è andata in scena una protesta silenziosa comunque caratterizzata dalla esposizione di cartelli e striscioni alcuni molto critici: "Ricostruzione: più mattoni meno Chiodi", "Sempre più mentalmente fragili", "L'Aquila problema nazionale", "No deroghe, sì regole" e Chiodi aria fritta: dimissioni commissario, alcuni degli slogan. Dopo aver centrato il risultato i dimostranti hanno lasciato palazzo dell Emiciclo consapevoli con il licenziamento della risoluzione bipartisan firmata dai consiglieri
Il consigliere comunale aquilano è stato ricevuto da Chiodi: al termine del colloquio il commissario per la ricostruzione ha sottolineato che «il mio impegno, come è sempre stato nei mesi scorsi, è rivolto affinché i terremotati aquilani e del cratere sismico siano trattati, dal punto di vista fiscale, come le popolazioni di Marche e Umbria. Mi pare che in questi mesi la proroga ci sia stata sempre», ha aggiunto il governatore, «e sarà così anche questa volta. Quando abbiamo saputo che nel Milleproroghe non c'era la proroga del pagamento delle tasse sospese, siamo andati direttamente a Roma e il risultato è stato ottenuto».

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