domenica 26 dicembre 2010

pc quotidiano 26 dicembre - la rivista 'la nuova bandiera' arma indispensabile e guida dell'azione oggi

PRESENTAZIONE N. 5 DELLA RIVISTA

Torna ad uscire la rivista La Nuova Bandiera dopo un intervallo abbastanza lungo. Questa rivista non ha ancora una periodicità fissa; essa è strettamente legata ai tempi del lavoro politico ideologico nazionale e internazionale dei proletari comunisti maoisti italiani, impegnati nella costruzione del partito comunista maoista nel nostro paese, come reparto d’avanguardia organizzato della classe operaia, parte integrante del movimento comunista internazionale .
Questo lavoro procede, sia pure non con i tempi che vorremmo e che richiederebbe la situazione nazionale e internazionale.

Sul piano internazionale, siamo impegnati a uscire dalla crisi/stagnazione in cui il Movimento Rivoluzionario Internazionalista (MRI), componente marxista leninista maoista del movimento comunista internazionale, è entrato negli ultimi anni per effetto della debacle opportunista di una parte consistente dei partiti che costituiscono il Corim, il coordinamento internazionale e il centro di questo movimento. La debacle opportunista ha visto come interpreti principali il Partito comunista rivoluzionario degli Stati Uniti, il PcrUsa, e negli ultimi quattro anni la direzione revisionista del Partito Comunista del Nepal. In questo contesto è stato necessario riprendere le fila dell’unità delle forze interne ed esterne al MRI per ricostruirne una rete, un coordinamento, in prospettiva di una nuova conferenza internazionale che dia vita a un nuovo centro e a una linea generale aggiornata.
La nascita della rivista ‘Maoist Road’ è uno strumento e una tappa di questo lavoro. Il N. 0 è già uscito e si prepara il N. 1 della rivista realizzata con la collaborazione di partiti e organizzazioni e compagni che stanno contribuendo a questo lavoro.
Per queste ragioni, il presente numero de La Nuova Bandiera non contiene una sezione internazionale perchè articoli e documenti, anche nostri, troveranno spazio nei prossimi numeri della rivista ‘Maoist Road’ che verrà distribuita nel nostro paese insieme a La Nuova Bandiera.

Sul piano nazionale, la lotta per il partito cammina attualmente su due gambe. Quella della edificazione ideologica e programmatica del partito comunista di tipo nuovo, della sua strategia rivoluzionaria adatta al nostro paese, del nuovo inizio del cammino della guerra popolare prolungata necessaria. Quella dell’accumulazione delle forze necessarie alla crescita di un impianto politico organizzativo che tocchi le fabbriche, le città più importanti, indispensabile per svolgere una funzione all’altezza dei compiti che il partito comunista in costruzione domanda.
Questo richiede il rilancio e approfondimento della battaglia per l’unità dei comunisti, del lavoro per conquistare avanguardie operaie e proletarie nei luoghi centrali della lotta di classe.
Si tratta di un lavoro essenzialmente politico, radicato nelle lotte operaie e sociali, combinato con una polemica aperta e combattiva contro le tendenze, presenti nel nostro campo, che ostacolano, contrastano e danneggiano l’avanzamento della costruzione del partito.
Parte di questo lavoro è anche la formazione di base di operai, giovani, donne che costituiscono le attuali avanguardie di lotta, in generale sprovviste degli elementi basilari del marxismo e ancor più del leninismo e del maoismo.
Per questo La Nuova Bandiera, e questo numero ne è un esempio, sceglie soprattutto questo secondo aspetto del lavoro politico, teorico, come materia dei suoi scritti, del suo uso e diffusione.
La forma adatta a questo lavoro è quella dei Circoli Proletari comunisti che la rivista impulsa con la concezione e la pratica, che non ci stanchiamo mai di affermare, nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse.
Diversi di questi articoli sono già in parte usciti nel blog di Proletari comunisti – vedi Speciale Fiat – ma il loro inserimento nella rivista ha uno scopo altro, quello cioè di rendere questi testi pienamente organici al lavoro politico teorico complessivo del partito e di consolidare i punti di riferimento di essi che fanno da stella polare discriminante nel movimento operaio e comunista.

Ottobre 2010

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