lunedì 8 novembre 2010

pc quotidiano 6-7-8 novembre - Firenze ..processo ..giustizia non è fatta !

Non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza che porta alla
prescrizione del reato contestato per il riconoscimento delle
attenuanti, previste dal nostro ordinamento, per tutti e 13 i condannati
per il processo del 13 maggio 99. Potremmo definire tutto questo una
sorta "di macchine indietro" da parte dell'apparato repressivo nei
confronti dei manifestanti, un passo indietro nella volontà punitiva
dello stato, essenza stessa del processo politico. Ma questo non può
bastare e non ci è sufficiente.

Sicuramente un nostro riconoscimento sincero va alla solidarietà
manifestata da tanti, ed a coloro che si sono esposti e hanno fatto
propria la costruzione della solidarietà, stanando quella indifferenza o
paura che ha contraddistinto negli ultimi anni le reazioni davanti agli
attacchi repressivi e a questo processo.

Ma, aspettando comunque le motivazioni della sentenza, niente è cambiato
nella sostanza della sentenza di primo grado. I manifestanti sono
riconosciuti colpevoli del reato di resistenza.

I veri colpevoli di quelle cariche, dei pestaggi, dei feriti, gli stessi
colpevoli della guerra nella ex-Jugoslavia, sono anche stavolta rimasti
impuniti. Non cambia la costruzione dei fatti, la scarsa attendibilità
dei testimoni a difesa, mentre rimane invariata la ricostruzione e la
campagna successiva orchestrata da questura e procura.

Questo vorremmo che a tutti rimanesse ben chiaro. Non è stato un fatto
un passo indietro su questo. La guerra e le conseguenze sul livello
repressivo interno rimangono l'elemento cardine di questo processo. La
tanto declamata giustizia, legalità non ha "trionfato" neanche stavolta.
Semplice casualità o condizione strutturale di questo sistema?

Ci preme che quanto è maturato nella solidarietà non vado disperso con
la fine di questo processo. Che questa sia sempre e comunque presente
davanti ai processi e alle denunce degli studenti, alle angherie dei
loro presidi che assumono il ruolo di agenti investigativi operando
vergognose pressioni nei loro confronti; a coloro che per l'antifascismo
verranno processati nei giorni a venire; a tutti/e coloro che si
opporranno nella pratica ai divieti di piazze e strade rivendicando il
loro pieno diritto a manifestare; a coloro che solo perchè immigrati
vengono rinchiusi per mesi.

Certo festeggeremo, ma nel bene o nel male non dimenticheremo niente.



Centro Popolare Autogestito Firenze sud

via villamagna 27/a www.cpafisud.org

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