venerdì 12 novembre 2010

pc quotidiano 13 novembre - Intifada nel Sahara occidentale



Attivisti in difesa dei diritti umani denunciano la situazione gravissima che sta vivendo in questo momento la popolazione sahrawi nel Sahara Occidentale occupato, nella città di El Ayoun sotto assedio, dov'è in corso una battaglia campale contro il terrorismo di stato del regime del Marocco di Mohamed VI che sta portando avanti un massacro, con una caccia all'uomo casa per casa. L'esercito, assieme alla polizia, è entrato con la violenza nelle case del barrio di El Ayoun, uccidendo intere famiglie e bambini, torturando e arrestando noti attivisti a difesa dei diritti umani colpevoli di aver manifestato contro il massacro nell'accampamento sahrawi di Gdeim Izik avvenuto l'8 novembre con gas lacrimogeni ed idranti da parte delle forze della repressione marocchina.
Il Fronte Polisario denuncia 19 vittime e centinaia di desaparecidos.
"La stampa internazionale che si interessa alla questione del Sahara Occidentale è nel mirino delle autorità marocchine", denuncia di Reporter Sans Frontières.
Gli attivisti in difesa dei diritti umani definiscono un "autentico genocidio" quello in corso contro il popolo sahrawi e fanno appello al Consiglio di sicurezza dell'Onu e all'appoggio della comunità internazionale. Gli attivisti denunciano che il regime del Marocco sta sterminado il popolo sahrawi nell'indifferenza dei governi spagnolo e francese, responsabili anch'essi di questo conflitto.
Questa è la risposta del colonialismo del regime marocchino ai negoziati iniziati, sotto il patrocinio Onu, proprio l'8 novembre vicino a New York, con il Fronte Polisario che si batte per l'indipendenza del Sahara occidentale occupato.

prolcomra

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