venerdì 29 ottobre 2010

pc quotidiano 29 ottobre - dalla sicilia - marchionne nella crisi profitti e opportunità

Marchionne ha il dente avvelenato con gli operai, che non smette mai di
offendere, e con i politici, a cominciare da quelli siciliani per la questione
Termini Imerese, che considera naturalmente gente scappata dallo zoo… è anche
questo che entra in gioco nelle sue prese di posizione e nel suo insistente
tentativo di riscrivere le regole tra padroni e operai, mettendo in mezzo il
governo.

Tutto questo cerca di condirlo con atteggiamento da antico cavaliere del
lavoro, da manager che sa quello che dice e fa e snocciolando numeri.

Ma il suo giochino con i numeri e le percentuali che ripete come una campana
stonata viene facilmente smentito non soltanto dai dati ufficiali che dicono
che da sempre la Fiat prende soldi da tutti i governi, dal fatto che le sue
previsioni sul futuro dell’economia mondiale servivano essenzialmente ad avere
più soldi pubblici, dalla nuova cassa integrazione a Mirafiori che esplicita
come la crisi sia ancora in corso e che lui cerca di nascondere con il
“luccichio” dei risultati della Chrysler tutti da verificare, ma, dulcis in
fundo, dallo stesso giornale della Confindustria…

Il sole 24 ore di mercoledì scorso, infatti, riporta in un piccolo riquadro un’
analisi che parte dalla domanda: “Quanto vale davvero Fiat Auto? Quanto
guadagnano le sue attività in Europa?” mettendo in luce che “i report
pubblicati in questi giorni su Fiat – oltre ad alzare i target di prezzo in
seguito ai conti trimestrali positivi – prendono di petto la questione.
Barclays [come si sa le grandi banche fanno continui studi che servono ad
indirizzare gli investimenti]stima per il 2010 un rosso di 650 milioni delle
attività europee, che verrà più che compensato da Brasile e veicoli commerciali
per un risultato operativo positivo per Fga di 611 milioni.”

Tutti sanno, tranne Marchionne!, che un’azienda qualsiasi viene valutata per
il complesso delle sue attività e per il suo risultato finale! E il giornale
continua con questo interessante “esercizio”:

“Soprattutto, gli analisti della banca inglese si lanciano in un esercizio che
pochi finora hanno fatto: calcolare quanto guadagnerebbe Fiat Auto se anche l’
Europa tornasse a fare utili nel 2011: in caso di Europa al pareggio, l’
operativo potrebbe più che raddoppiare a 1,313 miliardi contro i 478 (in calo
quindi sul 2010) nel caso in cui non cambi nulla; in caso di margine del 3% in
Europa, la redditività di Fiat Auto arriverebbe a 1,7 miliardi.”

Quindi si raddoppierebbero i profitti finita la crisi! E tutto questo senza
bisogno di stravolgere gli attuali assetti contrattuali! La Fiat in Europa, al
contrario di ciò che dice il mentitore ufficiale Marchionne, e chi gli tiene
bordone come la Marcegaglia e Bonanni, è in grado di fare profitti esattamente
come avveniva prima della crisi mondiale dell’Auto.

Certo, adesso la crisi del settore si sente, e infatti nell’articolo alla fine
ci si chiede quanto questo scenario sia fattibile, visto che attualmente anche
la Ford in Europa annuncerà perdite.

Bisogna fare della crisi un’opportunità, come ripetono i padroni, e
Marchionne, anche mentendo spudoratamente, questa opportunità la vuole
sfruttare fino in fondo.

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