sabato 2 ottobre 2010

pc quotidiano 2 ottobre - continua quotidiana la lotta dei disoccupati e precari a napoli

anche ieri un'altra giornata di lotta, con al centro l'occupazione dell'inps.
una giusta occupazione della sede di via medina, invasione , striscioni, tra cui quello dei disoccupati precari di banchi nuovi "ribellarsi è un dovere2, ma vi era i disoccupati di acerra e i precari del progetto bros naturalmente
attivisime come sempre le donne disoccupate
' non ci pagano il sussidio.. la regione ha sbloccato i fondi che avremmo dovuto avere ad agosto.. ma è tutto fermo all'Inps.
ma al centro della lotta non è certo la rivendicazione immediata del pagamento del sussidio ma il lavoro, promesso e mai arrivato, anzi con un nuovo piano per il lavoro
si vuole mandarli - tranne poche centinaia - definitivamente a casa
per quwesto da giorni, manifestazioni, occupazioni..ma anche quella che il mattino chiama "guerriglia dei disoccupati" azioni alla ferrovia, bus assaltati e dati alle fiamme, centro bloccato
Il mattino autore di una campagna prolungata chiama alle sue responsabilità Prefetto e questore Giuffrè, che si era impegnato nella tolleranza zero verso cortei, manifestazioni, blocchi occupazioni
Il mattino ritorna alla carica chiamando i disoccupati organizzati, le realtà più combattive ' professionisti della paura in cerca di notorietà televisiva '
fermare la lotta per il lavoro con la repressione è l'illusione constante che si scontra con i bisogni della lotta
la battaglia di napoli dei disoccupati precari è di valore nazionale - senza affiancare alle lotte delle fabbriche, alle lotte dei precari, un forte movimento di masssa autorganizzato dei disoccupati non si compone un fronte proletario e di classe
per questo i disoccupati di napoli come di taranto, palermo non si sono limitati a riprendere questo autunno lotte e vertenze sul territorio a diversa intensità e diversa forza ma , hanno provato con la riunione nazionale del 15 settembre a taranto a dare vita a un coordinamento delle realtà di lotta per il lavoro e/o il reddito-salario garantito, che a partire dal sud riesca a costruire questo coordinamento su base nazionale
una battaglia e una proposta da sostenere come valore aggiunto alla lotta dura che si sviluppa in questi giorni sopratutto a napoli

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