mercoledì 13 ottobre 2010

pc quotidiano 13 ottobre - 16 ottobre - per il coordinamento delle realtà di lotta autorganizzate per il lavoro e il salario garantito

Per l'allargamento della lotta e l'unificazione di operai, precari,
disoccupati, studenti, colpiti dalla crisi

per il coordinamento delle realtà di lotta autorganizzate per il lavoro e il salario garantito

Governi, padroni e banche stanno scaricando sui lavoratori, sui disoccupati, sui precari, i costi di una crisi di cui non sembra prossima la fine.
Licenziamenti, cassa integrazione, abbassamento dei salari, aumento di precarietà e disoccupazione, difficoltà a farsi o mantenere una famiglia, mettere su una casa, taglio alle spese sociali, dalla scuola alla sanità, sono diventati una dura realtà per milioni di proletari, strangolati anche da tasse, mutui multe e bollette.
Padroni e governo usano la crisi come una clava contro i diritti dei lavoratori. Non solo l’attacco allo statuto dei lavoratori attraverso il cosiddetto “collegato lavoro” ma lo smantellamento dello stesso contratto nazionale. Il senso del ricatto della Fiat, capofila del fronte padronale, sta tutto qui: non si tratta solo dell’aumento della produttività, dell’orario di lavoro, dei 18 turni. La posta in gioco è ancora più alta: è l’abolizione del contratto nazionale (quello metalmeccanico è stato già disdetto da Confindustria), è la capacità di difesa collettiva e sindacale dei lavoratori, è il diritto allo sciopero e alla resistenza contro l’arroganza e lo strapotere del padrone.
Di fronte a tutto questo manca una risposta generale e decisa dei lavoratori e di tutti quelli che subiscono le conseguenze della crisi.
La politica dei sacrifici, della compatibilità-concertazione con gli interessi delle aziende e della cosiddetta 'economia nazionale', i cedimenti da parte dei sindacati concertativi in tutti questi anni, hanno determinato un arretramento non solo nelle condizioni salariali e di lavoro ma soprattutto sul piano dell'unità e della tenuta di tutta la classe operaia e le masse proletarie.
Padroni, governo, partiti parlamentari, mass media cercano di sviluppare la contrapposizione e la concorrenza tra lavoratori e tra precari e si approfondiscono le spinte xenofobe, contro i lavoratori immigrati, e quelle leghiste, a Nord ma anche al Sud. Le lotte, che pure ci sono, su tutti i terreni non riescono ancora a superare la frantumazione e la divisione per diventare lotta unitaria e generale.
Come si esce da queste difficoltà?
Siamo convinti che la ripresa, l'intensificazione e l'allargamento della lotta autorganizzata per la difesa intransigente degli interessi di classe, l’unificazione di operai, lavoratori, disoccupati, precari, studenti e di tutti i soggetti colpiti dalla crisi, sono l’unica via per fronteggiare gli attacchi di padroni e governo.
Come realtà autorganizzate di disoccupati e di precari di Napoli, Taranto, Palermo, abbiamo chiamato ad un primo confronto su questi temi a Napoli il 21 maggio. La riuscita di questa assemblea nazionale e delle successive iniziative unitarie, la crescita di adesioni di altre realtà in lotta, non solo meridionali, sono indicative di una diffusa consapevolezza a dover superare l’inadeguatezza dell’attuale risposta nostra agli attacchi della controparte. Dalla consapevolezza e dal disagio bisogna passare ai fatti. Per questo, proponiamo a tutte le realtà di disoccupati, lavoratori, precari, che, come noi, sono impegnati nelle proprie aziende e sul proprio territorio a difendere o a rivendicare un lavoro e le proprie condizioni di vita, a rafforzare questo sforzo a partire da una campagna di incontri/assemblee in tutto il paese per cominciare a ragionare ed a costruire un movimento generale intorno a parole d’ordine unificanti per tutti i proletari:
lavoro per i disoccupati, difesa del posto di lavoro e blocco dei licenziamenti, fine della precarietà, drastica riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, salario/reddito garantito con o senza lavoro, tutela della salute e sicurezza sui posti di lavoro, più servizi sociali a partire da scuola e sanità gratuita, vivere in un ambiente non devastato da produzioni e rifiuti tossici, dalla lobby inceneritorista, nucleare e del cemento, dagli accaparratori di risorse (v. privatizzazione dell’acqua).
Su questi contenuti punteremo a costruire una prima manifestazione nazionale autorganizzata a Roma.
Non facciamoci intimidire dalla repressione delle lotte e dalla criminalizzazione del dissenso. Diciamo no a qualsiasi “patto tra produttori”: i proletari non hanno nessun interesse in comune con il padronato.
Costruiamo un fronte ampio di tutti gli sfruttati per respingere insieme l’attacco di governo e padroni e ribaltare gli attuali rapporti di forza in favore dei proletari.

Le prime assemblee costruite in forma autorganizzata dalle realtà di lotta e da tutti coloro che ne condividono gli obiettivi si terranno a Torino, Milano, Marghera, Palermo, Napoli,Taranto a partire dalla fine di ottobre.
Facciamo appello a tutti a organizzarle con noi


COORDINAMENTO REALTà AUTORGANIZZATE di lotta
PER IL LAVORO E IL SALARIO GARANTITO


Per contatti: assemblea.21maggio@yahoo.it

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