lunedì 11 ottobre 2010

pc quotidiano 11 ottobre - palermo arresti non convalidati-antifascisti liberi a palermo

Grande assemblea studentesca.
Massiccio sit in davanti al tribunale
Grande gioia e grande accoglienza per i 3 giovani antifascisti liberati.
Gli antifascisti hanno vinto!
Gli sbirri smerdati e perdenti.
Ora e sempre resistenza !
Viva l'antifascismo !
Viva red block!



Il giudice Lorenzo Chiaramonte non ha convalidato l'arresto dei tre studenti, Francesco Mascolino, Ruggero Mascazzini e Cesare Casarino, fermati, sabato scorso, dalla polizia, durante una manifestazione antifascista organizzata davanti al liceo Umberto I di Palermo. I tre sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, manifestazione non autorizzata e rifiuto di
fornire le generalità. I ragazzi sono stati subito liberati.
Gli indagati sono difesi dall'avvocato Fabio Lanfranca. Il pm Ennio Petrigni aveva chiesto la convalida dell'arresto e il divieto di dimora davanti al liceo.
Sono stati accolti al grido di 'Resistenza' dalle decine di ragazzi che li aspettavano fuori dal palazzo di giustizia i tre giovani arrestati sabato dalla polizia, durante una manifestazione organizzata davanti al liceo Umberto I di Palermo, e liberati dal giudice monocratico dopo l'udienza di stamane. In coro gli studenti gridano "Siamo tutti antifascisti".

"Il giudice ha ritenuto l'arresto illegittimo perché deciso in assenza dei presupposti della gravità del fatto e della pericolosità sociale degli arrestati". Lo ha detto l'avvocato Fabio Lanfranca che ha difeso i tre giovani palermitani arrestati sabato durante una manifestazione antifascista davanti
al liceo Umberto e scarcerati dal giudice che non ha convalidato l'arresto.
"Non essendoci stata la convalida - ha aggiunto il legale - il processo per direttissima, prescritto in caso di arresto in flagranza, non è stato celebrato e gli atti sono tornati al pubblico ministero perché valuti la posizione degli indagati".

da
www.siciliainformazioni.com

Scontri al liceo Umberto I
liberi gli studenti fermatiRimessi in libertà i tre ragazzi fermati sabato dalla polizia davanti al liceo classico Umberto I dove avevano organizzato un volantinaggio. Il giudice Lorenzo Chiaramonte non ha convalidato l'arresto. Stamattina centinaia di studenti hanno organizzato un sit-in
davanti al tribunale e un'assemblea a scuola Tornano liberi i tre ragazzi fermati sabato dalla polizia davanti al liceo classico Umberto I dove avevano organizzato un sit-in. Il giudice Lorenzo
Chiaramonte non ha convalidato l'arresto dei tre studenti, Francesco Mascolino, Ruggero Mascazzini e Cesare Casarino. I tre sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, manifestazione non autorizzata e rifiuto di fornire le generalità. I ragazzi sono stati subito liberati. Gli indagati sono difesi dall'avvocato Fabio Lanfranca. Il pm Ennio Petrigni aveva chiesto la convalida dell'arresto e il divieto di dimora davanti al liceo. Assieme ai tre sono stati denunciati altri tre giovani (tra i quali un minorenne) per resistenza a pubblico ufficiale e partecipazione a
manifestazione non preavvisata.
"Il giudice ha ritenuto l'arresto illegittimo perché deciso in assenza dei presupposti della gravità del fatto e della pericolosità sociale degli arrestati", ha detto l'avvocato Lanfranca. "Non essendoci stata la onvalida - ha aggiunto il legale - il processo per direttissima, prescritto in caso di arresto in flagranza, non è stato celebrato e gli atti sono tornati al pubblico ministero perché valuti la posizione degli indagati".

Cesare, Ruggero e Francesco sono stati avvolti dall'abbraccio dei familiari e degli amici. L'udienza era iniziata circa venti minuti dopo mezzogiorno: erano entrati in aula senza manette e i poliziotti stavano a distanza.
Intanto, all'esterno circa cinquecento studenti e appartenenti a sigle di sinistra e antifasciste, in presidio nello spazio tra piazza della Memoria e il nuovo Palazzo di giustizia, non hanno mai smesso di protestare e di chiedere la liberazione dei compagni, contestando le modalità
dell'intervento della Digos di sabato scorso e scandendo lo slogan: "Tutti liberi, tutti liberi". A loro si sono uniti i liceali dell'Umberto giunti in corteo al termine di un'assemblea, ai quali si sono aggiunti gli studenti del Garibaldi e del Cannizzaro. Presenti anche sindacalisti e docenti che
giudicano sproporzionata la risposta degli agenti a quanto accaduto due giorni fa.
La Digos sabato era intervenuta su richiesta del preside dell'Umberto Antonino Raffaele che temeva scontri davanti all'istituto dove era in corso il presidio organizzato dalla rete "Red block". La tensione tra i manifestanti e la polizia è salita dopo che gli agenti hanno chiesto ai ragazzi i documenti e la consegna degli striscioni, in quanto la manifestazione non era autorizzata. Al rifiuto dei ragazzi c'è stato il parapiglia, alcuni agenti si sono fatti refertare per contusioni.
Un gruppo di avvocati ha annunciato che sarà creato un «soccorso giudiziario» per la difesa degli tre studenti arrestati davanti al liceo Umberto «vittime di soprusi». «E' arrivato il momento - dice il penalista Armando Sorrentino - che la nostra categoria faccia la sua parte davanti a una situazione che, sul fronte dei diritti civili, sta diventando insostenibile. Ho parlato con altri colleghi e nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, daremo un nome più preciso a questa idea che è, appunto, quella del soccorso giudiziario».
(11 ottobre 2010)

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