giovedì 28 ottobre 2010

pc quotidiano 29 ottobre - Lo sciopero degli immigrati del 29 ottobre



Il rapporto Caritas/Migrantes 2010 uscito alla viglia dello sciopero degli immigrati ci dice quanti e dove vivono gli immigrati, che il loro apporto al PIL nel 2008 è stato dell'11% e "rendono al sistema pubblico più di quanto assorbono in servizi ed assistenza" (hanno versato 7.5 miliardi di contributi previdenziali e 3.5 miliardi di tasse, mentre per i permessi di soggiorno e le richieste di cittadinanza sono stati costretti a pagare 100 milioni di euro).
Ma è la realtà del "come" vivono che richiede ancora di più ribellione, autorganizzazione, unità di classe con i lavoratori italiani per spezzare le catene della loro condizione di moderno schiavismo, dello sfruttamento, delle morti sul lavoro, dei diritti negati, del razzismo (istituzionale, che ha fatto breccia tra alcuni settori delle masse), della persecuzione poliziesca.
Contro tutto questo si sono battuti l'8 e 9 ottobre gli immigrati di Napoli e Caserta con i blocchi alle rotonde del caporalato e con un corteo a Castel Volturno, come a Brescia contro la sanatoria-truffa, dove hanno risposto alla violenza poliziesca resistendo con un presidio permanente e con un corteo, con la rivolta degli al CIE Elmas di Cagliari.
Lo Stato, il governo Berlusconi-Maroni e i mass media intanto perseguono la loro politica razzista del pacchetto-sicurezza, con i respingimenti di massa, con l'apertura di nuovi lager-CIE, con gli sgomberi dei campi rom, con la sentenza razzista di un giudice di Torino sui risarcimenti ridotti alla famiglia di un lavoratore perchè immigrato albanese, con alcune sentenze di Cassazione come quella che legittima la cacciata di una donna immigrata a Mestre "in avanzato stato di gravidanza" col permesso di soggiorno scaduto, con la copertura dell'assassino di Maricica Hahaianu, la signora rumena di 32 anni uccisa con un pugno nella metropolitana di Roma.
Anche l'"opposizione" del Pd cavalca la canea reazionaria. Non è che "veste i panni della destra" ma la sua politica è di autentica destra. Ha aperto la strata al razzismo di Stato con la legge Turco-Napolitano e lo dimostra ancora oggi, oltre alle politiche dei sindaci sceriffi, con il documento finale della corrente di Veltroni l'"africano" sull'immigrazione, approvato all'assemblea nazionale del Pd che prevede l'immigrazione a punteggio, cioè una selezione degli aspiranti-immigrati in base a punti corrispondenti a variabili quali età, sesso, stato civile, istruzione, specializzazione, conoscenza della lingua, della cultura e dell'ordinamento del Paese.
Oggi la crisi economica peggiora di molto questa condizione che è già di moderno schiavismo ed espone i lavoratori immigrati al rischio deportazione per il legame, che deve essere spezzato, tra contratto/permesso di soggiono.
L'unità di classe passa dall'autorganizzazione di base e di classe, proletari immigrati uniti ai proletari italiani.
Organizzarsi nello slai cobas per il sindacato di classe
Sosteniamo la campagna promossa dalla Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro per una manifestazione nazionale contro le morti sul lavoro dei lavoratori immigrati
Rovesciamo il governo Berlusconi del razzismo di stato, del moderno fascismo, comitato d'affari dei padroni che attaccano le condizioni di vita e di lavoro dei proletari e delle masse popolari!

prolcomra

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