mercoledì 8 settembre 2010

pc quotidiano 7-8 settembre -disdetta contratto.. la posizione dello slai cobas per il sindacato di classe

La disdetta del contratto metalmeccanico del 2008 da parte della Federmeccanica realizza l'unità dei padroni intorno al fascismo padronale della Fiat e costituisce il più grave attacco degli ultimi decenni ai diritti e alla libertà sindacale nel nostro paese.
I padroni metalmeccanici si mettono sulla strada del neo corporativismo fascista contro le stesse leggi, contratti, statuto dei lavoratori, Costituzione.
A questo attacco si risponde con lo sciopero!
A questa guerra si risponde con la guerra di classe prolungata!

Ma nella risposta a questo attacco esistono quattro esigenze:

Primo. L'esigenza del fronte unito di tutte le organizzazioni sindacali, dalla Fiom ai sindacati di base e di classe che sono contro questa disdetta e questo attacco generale.
In questo quadro, lo Slai cobas per il sindacato di classe aderisce allo sciopero della Fiom indetto nella giornata odierna e alla manifestazione nazionale del 16 ottobre.

Secondo. Questo attacco è costruito su scala nazionale e aziendale sulla base del patto neo corporativo con Fim, Uilm, Fismic, Ugl.
Per cui è assolutamente necessario rompere a tutti i livelli con queste organizzazioni sindacali, compreso il non riconoscimento dei loro delegati Rsu che perdono le caratteristiche di rappresentanti dei lavoratori.
Bisogna dare vita a coordinamenti in fabbrica e sul territorio che rappresentino realmente i lavoratori.
Le sedi dei sindacati collaborazionisti devono essere fatte segno di iniziative di lotta dei lavoratori, chiamando alla mobilitazione i lavoratori indipendentemente dalla loro tessera sindacale.

Terzo. L'attacco padronale è stato preparato da anni di concertazione e da accordi sindacali che hanno indebolito i lavoratori e rafforzato i padroni, di cui il gruppo dirigente e gli apparati della Fiom sono responsabili.
La ricostruzione del sindacato di classe nelle fabbriche non può quindi che basarsi sui cobas, che fuori da ogni diatriba e divisione sindacale sono lo strumento in cui i lavoratori possono riorganizzarsi e difendere realmente lavoro, salari, diritti in fabbrica.

Quarto. Il governo Berlusconi e il ministro Sacconi sono anello fondamentale del nuovo fascismo padronale; il PD e la maggioranza confederale si riconoscono negli interessi generali del piano Marchionne.
Per questo le lotte operaie devono necessariamente unire la lotta contro i padroni alla lotta contro il governo e la falsa opposizione.

La manifestazione del 16 ottobre non avrebbe né senso né coerenza se non fosse su questa linea.

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
Coordinamento nazionale
8 settembre 2010

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