mercoledì 28 luglio 2010

pc quotidiano 28-29 luglio - PADRONI, TUTTI IN SERBIA...

"Ora è ufficiale: anche l'Omsa, storica fabbrica di calze e collant made in Italy, chiude il suo stabilimento di Faenza e vola in Serbia lasciando senza lavoro 320 operaie e più di 30 uomini. Il motivo della scelta, a detta dell'azienda sarebbero gli effetti della "crisi economica"" (da Il Manifesto del 28/7).

Hanno aperto un'Agenzia Viaggi/Affari, e la Serbia sta diventando per i nostri cari padroni italiani una meta ricercata!?

La compagnia viaggi più grossa è quella di Marchionne che dice ai lavoratori italiani della Fiat Mirafiori: "colpa vostra che non ci sapete tenere. Lì non avremo tanti problemi" (si illude, con gli operai della Zastava...).

Ora sono i padroni dell'Omsa, e la scusa è quasi banale: "gli effetti della crisi economica". La verità si chiama: Profitti! Possibilità di pluslavoro, di salari più bassi, di meno diritti ad intralciare gli interessi del padrone; ma anche sovvenzionamenti dallo Stato serbo.
Semplici, ma vitali profitti per il capitale che va dove può arraffarne più che può!
Per questi si passa, come un rullo compressore, sulla vita di 350 operai, di donne che finora hanno garantito il profitto ma ora non servono più.

I compagni di Proletari comunisti di Ravenna l'avevano scritto tempo fa su questo blog: "La vertenza OMSA dimostra ancora una volta che la crisi economica e finanziaria è solo un alibi per maggiori profitti da parte dei padroni.
Le operaie avevano lottato mettendo in piedi un combattivo presidio permanente davanti alla loro fabbrica per impedire il furto e lo spostamento dei macchinari in Serbia, come già deciso dal padrone del colosso Golden Lady, che pensa di essere pure un benefattore corrispondendo solo 300 euro come salario alle operaie dell'est".


Ma, vista la lettera degli operai polacchi agli operai di Pomigliano, vista ora la recente lettera degli operai serbi, fosse che fosse che i padroni italiani non riescono più a mettere operai di un paese contro un altro, che anzi, stanno, loro malgrado, aiutando a costruire una unità di classe al di là delle frontiere contro i padroni!?
FORSE SI STANNO DANDO LA ZAPPA SUI PIEDI, E NOI PROLETARI E COMUNISTI LI DOBBIAMO AIUTARE!

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